Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo, estese su antichi siti romani per 55 ettari di terreno, si aprono al turismo e diventano ancora più accessibili e visitabili. Dopo l’apertura al pubblico, due anni fa, dei Giardini e dopo l’inaugurazione nel 2015, del museo della Galleria dei Ritratti nel Palazzo Apostolico, da venerdì scorso, 21 ottobre, si sono spalancate anche le porte più private della residenza estiva dei Papi. Nelle parole del direttore dei Musei vaticani Antonio Paolucci è l’essenza della novità che attende migliaia di turisti che arriveranno a Castel Gandolfo. Certo il Papa nella sua residenza estiva non c’è più, ma tutti potranno percorrerne i corridoi, curiosare sulla scrivania e in biblioteca e guardare al di là delle finestre verso il mare di Roma, come hanno fatto i 15 Papi che in quattro secoli hanno scelto questa come residenza per le vacanze. Non è stato cambiato nulla nelle sale abitate dai Pontefici, segnate da marmi policromi, opere pittoriche e busti imponenti.
Le sale dell’accoglienza per gli ospiti, come il Salone delle Guardie svizzere, la sala del Trono, dei Palafrenieri, o gli ambienti più intimi legati al pranzo, come la sala dell’Orologio e il Salottino verde.
L’appartamento del Papa a Castel Gandolfo
Il cuore storico più prezioso del palazzo è senza dubbio la camera da letto del Papa: basti pensare alle tante donne qui rifugiate durante la seconda guerra, dopo lo sbarco di Anzio, che qui partorirono o al fatto che in quel letto semplice si spensero Papa Pacelli e poi Paolo VI e vi passò la convalescenza Giovanni Paolo II in seguito all’attentato. L’ultimo papa ad aver dimorato è stato Benedetto XVI, quando, già dimissionario, attendeva di essere sostituito dal suo successore.
Milvia Monachesi, sindaco di Castel Gandolfo esprime il suo rammarico per la scelta di Francesco di non utilizzare la villa per le vacanze estive: “L’apertura al pubblico dell’appartamento papale è la conferma della decisione del pontefice di non venire più in vacanza a Castel Gandolfo e questo ci dispiace molto. Non si tratta di un problema economico. Permettendo di visitare la sua residenza il Papa si è dimostrato molto generoso, favorendo l’arrivo di molti turisti. La vita della nostra comunità è da sempre intrecciata con quella dei papi e del Vaticano, specialmente negli ultimi trenta anni, nel corso dei quali i pontefici hanno soggiornato qui ogni estate”.
Info: www.vaticanstate.va