Colosseo e Pompei, due simboli per eccellenza dell’arte e cultura italiana (anche nel 2016 hanno registrato un record di incassi) diventano Parchi Archeologici. Lo ha annunciato il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Firmato il decreto di riorganizzazione delle Soprintendenze speciali che comprenderà anche i due siti archeologici. A guidare i due “nuovi” enti saranno direttori scelti attraverso una selezione internazionale.
“Quella del Colosseo, ha spiegato il ministro, è l’area archeologica più importante del mondo. Un simbolo del nostro Paese. Individuare il nuovo direttore di questo Parco archeologico con una selezione internazionale è un grande passo in avanti”. L’area comprenderà oltre all’anfiteatro anche il Palatino, il Foro e la Domus Aurea, che già sono visitabili con un unico biglietto. Per l’istituzione definitiva, dopo la firma del decreto ministeriale, bisognerà attendere il confronto con i sindacati prima del passaggio definitivo alla Corte dei Conti.
Sprintendenze speciali e parchi archeologici
Con l’atto la Soprintendenza archeologica speciale perde la gestione del nuovo Parco del Colosseo. Incorpora però le competenze attualmente affidate alla soprintendenza ordinaria, che viene soppressa, con il compito di occuparsi dell’intero territorio di Roma.
Al nuovo ente, che prende il nome di Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, verrà garantito il 30 per cento degli introiti dei biglietti del Parco del Colosseo, oltre i fondi ordinari provenienti dal ministero. Il restante 70% del ricavato dagli oltre 6 milioni e 400 mila visitatori annui sarà destinato per il 20% al fondo di solidarietà per l’intero sistema museale nazionale e l’altro 50 rimarrà al Parco. Infine nel decreto trova conferma il progetto di ricostruzione della pavimentazione dell’arena dell’Anfiteatro.
Parco archeologico anche per Pompei
Anche Pompei, il sito ai piedi del Vesuvio, ha annunciato Franceschini, diventerà un parco archeologico, e a dirigerlo sarà un direttore, anche in questo caso, scelto con una selezione internazionale, come è già avvenuto per 30 musei e siti italiani, dagli Uffizi a Brera.
La selezione, però, a differenza del Parco del Colosseo che sarà immediata, avverrà solo alla scadenza dell’incarico dirigenziale dell’attuale soprintendente, Massimo Osanna. “È incontestabile che ovunque in Italia il passaggio ai musei autonomi ha portato a un miglioramento su tanti fronti: dai visitatori che sono cresciuti a migliori servizi. E’ un percorso lento, che nel Paese andrà a velocità differenziate, ma che sta portando frutti”, ha concluso il ministro.