Cosa troveremo alla Bit 2017? L’appuntamento è alla fiera di Milano da domenica 2 a martedì 4 aprile prossimi. Roberto Rettani, Presidente di Fiera Milano Spa, durante la conferenza stampa di presentazione ha spiegato come la Bit (Borsa Internazionale del Turismo) punti “a diventare un ‘evento diffuso’ che aumenterà la centralità dell’Italia e di Milano nell’industria turistica mondiale”. Bisogna tener conto che “il turismo è il settore economico che in questo momento sta crescendo di più – ha aggiunto Roberto Rettani -, e il nostro scopo è quello di promuovere lo sviluppo dell’Italia. Ogni euro investito ne mette in circolo quattro”. Milano non vuole più essere solo la città degli affari, ma “una destinazione turistica a 360 gradi – ha detto l’assessore al Turismo, Sport e Tempo libero del Comune, Roberta Guaineri. La Bit non sarà un fiore nel deserto, ma da questo punto di vista la nostra città sarà un vero e proprio vivaio fiorito”.
L’area espositiva è organizzata in quattro sezioni: Leisure, Luxury, MICE e Sport. Tra le mete spiccano Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Sardegna o Veneto dall’Italia; dall’estero Canada, Costa Rica, Sri Lanka o Uganda oltre alle presenze ufficiali come Visit USA per gli Stati Uniti o gli Enti del Turismo di Cambogia, Cina, Cipro, Cuba, Egitto, Giappone, Iran, Marocco, Seychelles, Thailandia. In totale saranno oltre duemila le presenze “istituzionali” che andranno a collocarsi negli stand.
Bit 2017: mercati di nicchia dai grandi numeri
Due aree della Bit 2017 sono dedicate a due nicchie di mercato dai numeri in crescita sono il Luxury e il turismo LGTB. Lo studio, promosso dalla Bit e condotto dal Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi, presenta dati e opportunità di queste due promettenti nicchie che valgono rispettivamente quasi 300 miliardi di euro per il Luxury e circa 200 per il Turismo LGBT. La relatrice professoressa Magda Antonioli Corigliano, direttrice del master, in conferenza ha esordito che “Il lusso non conosce crisi”. L’Italia è il quarto Paese al mondo per fatturato nel settore lusso. “Anche chi può permetterselo non c’è più ostentazione del lusso”, come invece avveniva in passato. Cresce, invece, la domanda di valori esperienziali di cultura, cibo, arte, artigianato, wellness… Non bisogna dimenticare, ha precisato la professoressa Antonioli, che la spesa media di questa categoria di ospiti è di 800 euro al giorno.
L’altra area di grande interesse per il travel è quella dedicata al turismo LGBT, organizzata in collaborazione con Sonders & Beach e che riceverà il patrocinio di ILGTA – International Gay & Lesbian Travel Association. Una nicchia che, come dimostra l’indagine LGBT2030, condotta nel 2016 da Out Now sulle spese in viaggi di un campione di 130 mila persone LGBT residenti in 18 Paesi, genera un valore di fatturato stimato tra 195 e 211 miliardi di dollari l’anno.