Sabato 20 Aprile 2024 - Anno XXII

David Hockney a Ca’ Pesaro: ritorno al figurativo

David Hockney Ca'-Pesaro-Venezia

Venezia presenta alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna, dal 24 giugno al 22 ottobre, “David Hockney 82 ritratti e 1 natura morta”. La forza dell’arte figurativa.

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Barry Humphries © David Hockney

L’intramontabile arte figurativa ritorna alla ribalta attraverso le opere di David Hockney, considerato il più grande pittore figurativo contemporaneo. La Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Ca’ Pesaro nella romantica città di Venezia, propone l’esposizione dal titolo “DAVID HOCKNEY 82 ritratti e 1 natura morta”. La mostra, visitabile dal 24 giugno al 22 ottobre 2017, è frutto di un progetto curato da Edith Devaney con la direzione scientifica di Gabriella Belli direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia.
DAVID HOCKNEY. 82 ritratti e 1 natura morta”, prima monografica in Italia, è scaturita dalla collaborazione tra importanti istituzioni museali: la Royal Academy of Arts di Londra, il Guggenheim Museum di Bilbao e il LACMA di Los Angeles. Tutti luoghi che accoglieranno le opere dell’artista dopo l’esposizione veneziana.

La forza dei ritratti di David Hockney

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Dagny Corcoran © David Hockney

I ritratti di David Hockney trasmettono forza, carattere, personalità sia che si tratti di bambini che di anziani; ogni persona spicca per la propria individualità. Come scrisse il celebre Leon Battista Alberti: “La pittura contiene una forza divina che non solo rende presente colui che è assente, ma ancor di più fa sì che una persona morta sembri ancora viva”.
David Hockney, nato 79 anni fa nel Regno Unito e trasferitosi successivamente a Los Angeles, è un artista poliedrico. Sempre pronto a nuove sperimentazioni in fatto di colori, mix di tecniche innovative. Hockney sperimenta attraverso la pittura figurativa, le incisioni, le fotografie, le scenografie e le applicazioni per realizzazioni virtuali su IPhone e Ipad. Un signore avanti con gli anni ma proiettato nel futuro. Curiosamente affascinato anche dall’universo tecnologico.

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Le figure umane e i canoni stilistici

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Fruit on a Bench © David Hockney

Il percorso espositivo consta di 82 ritratti di persone diverse ma tutte sedute sulla stessa sedia, quindi in assenza di ogni discriminazione sociale dove sono aboliti abiti sontuosi o oggetti status symbol. Le figure umane sono inserite all’interno di canoni stilistici uguali: stesso spazio pittorico, il colore dello sfondo è per tutti bitonale, la luce scelta è la medesima, quella che filtra nel suo studio californiano e il tempo di posa è per tutti di tre giorni. Le figure prendono intensità, vigore; le pose rispecchiano i sentimenti, lo stato d’animo dei soggetti raffigurati: amici, familiari, galleristi, banchieri sono le persone che si sono affidate alle mani esperte del pittore e alla sua indiscutibile creatività.
Co-protagonista dei dipinti in acrilico su tela, è senza dubbio la sedia, una seggiola con braccioli dove alcuni stanno comodamente seduti con tono disinvolto, mentre altri sprofondono sul sedile, oppure si chinano in avanti con i gomiti sulle ginocchia e osservano l’artista. Chiude la rassegna l’unica natura morta raffigurata in una veste insolita che non è il tradizionale cestino ma una panca all’interno dello stesso sfondo neutro e con le medesime dimensioni dei ritratti. Un itinerario affascinante che introduce il visitatore a conoscere un artista che non accetta committenti e non vuole compiacere a nessuno se non a se stesso.

Informazioni: www.capesaro.visitmuve.it

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