Inaugurato il Museo della Preistoria di Nardò, allestito nelle sale del Chiostro di Sant’Antonio. Il contenitore ospita manufatti e fossili provenienti dalle indagini archeologiche svolte a partire dagli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso nelle grotte del Parco di Portoselvaggio e Palude del Capitano, frequentate nel Paleolitico (grotte di Serra Cicora A, Mario Bernardini, Uluzzo, Uluzzo C, Cavallo, Zei, Torre dell’Alto), e nel sito neolitico di Serra Cicora. La quasi totalità custoditi nelle sedi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Brindisi Lecce e Taranto. Tra i reperti di maggiore rilievo ci sono i più antichi fossili di Homo sapiens del continente euroasiatico ma un’altra eccezionalità è costituita proprio dall’elevato numero di siti archeologici che testimoniano quasi centomila anni di vita di Homo neanderthalensis prima e di sapiens poi. “L’apertura di questo spazio, aggiunge il sindaco Pippi Mellone, consentirà alla città di dare il giusto valore alle eccellenze archeologiche del Distretto del Paleolitico di Portoselvaggio e rappresenta una giornata storica per Nardò e per la Puglia”.
Museo della Preistoria di nardo, reperti unici
Finalmente tutti potranno ammirare e studiare reperti archeologici che sono unici in Europa. “Abbiamo raggiunto un obiettivo prestigioso, evidenzia il direttore del museo Filomena Ranaldo, che è frutto di un importante lavoro di squadra tra Soprintendenza, Regione, Comune e Gruppo speleologico Neretino. Il punto di forza di questo progetto di allestimento museale e di valorizzazione del distretto del Paleolitico di Portoselvaggio, sta nel far convergere le istanze di tutela, ricerca, valorizzazione e fruizione in un’ottica di sostenibilità dell’utilizzo del patrimonio per lo sviluppo sociale ed economico del territorio”.
Il museo potrà ora essere vistato tutti i giorni (escluso il mercoledì) e sino al 15 maggio 2018 dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 20. Nel periodo estivo dal 16 maggio al 30 settembre mattino dalle 9 alle 12,30, pomeriggio dalle 17 alle 21,30.
Info e prenotazioni: Museo Nardò