La scia luminosa che solca il cielo invernale è guida ormai di folle che, dietro ad una stella sempre più in anticipo rispetto a millenarie profezie, guida tour serrati verso i Mercatini di Natale. Sorpassati in malo modo i lenti Magi, cittadini imbacuccati in pellicce e colbacchi, in cerca di atmosfera natalizia, affollano autostrade e pullman, per andare a vivere la magia dell’Avvento. Ma c’è un’altra scia, una cometa meno visibile, che solo scorgendola porta ad altri luoghi, dove la magia del Natale conserva ancora il fascino del silenzio e l’incanto fiabesco che rievoca antichi sapori in un angolo della nostra Italia, l’Alto Adige. É questa la cometa che voglio indicarvi, provate a seguirla e vedrete dove vi condurrà.
Mercatini di Natale a Lagundo
A Lagundo, piccolo paese attraversato dall’antica Via Claudia Augusta (die alte Römerstraße), nei pressi di Merano, il Mercatino di Natale si tiene nella piazza della Chiesa parrocchiale di San Giuseppe, una delle chiese più belle e moderne delle Alpi. Le vetrate inondano la navata centrale di luce, un prisma che scandisce preghiere e canti con i suoi mutevoli colori nell’arco del giorno e che nasconde un segreto nelle allegorie di cui tutto il luogo è ricco. Sul sagrato, dal 24 novembre 2017 al 1 gennaio 2018, ogni fine settimana si aprono 16 casette, come scrigni ripieni di manufatti artigianali in legno, feltro e ceramica, composizioni floreali e lavori all’uncinetto, lanterne e meravigliose decorazioni. La differenza con gli altri ben noti turistici mercatini dell’Avvento, sta anche nel fatto che i prodotti che vi si trovano sono quanto di più lontano dall’oggettivistica industriale prodotta in serie.
L’atmosfera è resa anche dalla peculiarità di quello che si può vedere, assaporare e comprare: pezzi unici, dai sapori rustici, come la gastronomia: Stollen, Zelten.. e “Muas”, “Plentener Ribl”, piatti antichi cucinati su una vecchia cucina a legna. Non dimentichiamo, inoltre, che a Foresta, frazione di Lagundo, ha sede lo stabilimento della Forst, che ogni Natale propone una birra speciale, magari aromatizzata e speziata. Nel giardino della birreria è possibile visitare anche lo shop, in cui acquistare prodotti a marchio Forst, una buona idea regalo e occasione per valorizzare il territorio. Grazie al trenino natalizio, il collegamento con la vicina città di Merano è garantito, allegro e diretto.
Info: www.algund.info/mercatinonatale
Mercatini di Natale a Lana
Poco distante da Merano, al via dei numerosi tornanti che portano al Passo delle Palade, tra meli e vigneti, si arriva a Lana, paese di campioni delle neve come Armin Zöggeler e Dominik Paris, unico comune sudtirolese/altoatesino il cui toponimo è coincidente nelle due lingue ufficiali della provincia. Ebbene, qui il mercatino “Polvere di Stelle” è tra i più piccoli della regione, in un’atmosfera raccolta e pacata, cori e concerti musicali, manifatture in feltro, lana, vetro, legna e cera e, ovviamente, le immancabili gustose specialità gastronomiche e di pasticceria montana.
Il vin brulè gorgoglia caldo nelle gole e scalda il cuore, c’è profumo di cannella ed i bambini si incantano ad osservare il presepe vivente ed i personaggi delle favole che animano le vie dal 2 al 31 dicembre (dalle 10 alle 19.30).
Info: www.merano-suedtirol.it
Avvento Alpino della Val Sarentino
Già durante il viaggio da Bolzano, che con la nuova galleria verso la Val d’Isarco è diventato ancora più comodo, l’aria cambia profumo, le orecchie si fanno ovattate di tonalità più pacate e si pregusta quell’inconfondibile sentore d’inverno, neve, freddo che si scioglie al tepore di una Stube.
Si arriva come per magia nel comprensorio sciistico di Reinswald, in Val Sarentino, piccolo paradiso per gli amanti della Natura e del lusso della semplicità. Il suggestivo Avvento Alpino della Val Sarentino apre il 24 novembre e, fino al 24 dicembre 2017, sarà come vivere in un altro mondo.
Un mondo in cui i tempi sono dettati dal clima, le notti rischiarate da fiaccole e candele, musiche dalle note speziate, aghi d’abete e stelle dilatate da aloni nevosi. 18 casette di legno, decorazioni preziose alle finestre, in cui trovare tradizionali lavori in legno, lana, pino mugo locale, miele, formaggi e altre specialità. Delizie fatte a mano come Krapfen, Striezl (pane tipico farcito di Speck) e pane di segale. Vengono organizzati laboratori per i bambini e un meritevole programma di musica e poesia. Per chi si sentirà particolarmente romantico e sognatore, è possibile fare anche una gita in carrozza, trainata da cavalli bardati di sonagli, sotto strati di coperte morbide e calde.
Info: www.sarntal.com/it
Mercatini di Natale a Glorenza
Un altro mercatino in cui vorrei arrivaste, seguendo la “nostra” stella cometa, è quello di Glorenza, in Val Venosta. Questo piccolo borgo medioevale è intriso di passato, vivo nei suoi edifici storici, portoni massicci, portici bassi, cammini di ronda e chiese.
Un viaggio nel tempo racchiuso tra mura e tre imponenti torri, che sorvegliano la più piccola città dell’Alto Adige, nonché d’Italia. La piazza medievale del marcato ospita per un solo fine settimana di dicembre (solitamente quello più lungo, dell’Immacolata), un mercatino di Natale unico e affascinante. Contemplativo e pittoresco.
Così come contemplativo e pittoresco è passeggiare per le vie di questo borgo, che ha dato i natali a Paul Flora, noto pittore locale, la cui mostra permanente di disegni e caricature è possibile (vivamente consigliata) visitare nella torre della Chiesa.
Tra le facciate gotiche si aggirano silenti e schivi abitanti, resi spigolosi dal clima e dalla vicinanza stretta con la montagna, ma che al secondo boccale di birra o di Glüwein sono capaci di farti ballare un valzer in scarponi e Lederhosen al suono di una fisarmonica. Impagabili le manifatture artigianali di artisti provenienti anche da Germania, Svizzera e Repubblica Ceca.
Info: http://www.bolzano.net/it/avvento-glorenza.html
Alto Adige, i Krampus e San Nikolaus
Attenzione però, se vorrete venire in Alto Adige nei primi giorni di dicembre! Attenzione se non conoscete quali figure ritornano dall’immaginario collettivo, ridestandosi dal loro sonno ancestrale per invadere le strade del nostro razionale, con antiche allusioni e vecchie credenze! C’è un’usanza popolare che fa tirar fuori vecchie e polverose pelli di capra dalle stalle, in modo che puzzino ancor di più e ricoprano le spalle di indiavolati Krampus.
Demoni alla ricerca di chi non è stato buono e merita frustate di saggina e urla terrifiche, gridate da dietro mascheroni orrendi. Inquietanti volti intagliati nel legno da mastri artigiani, che hanno reso questa consuetudine un’arte da conservare nel patrimonio locale di leggenda e fiabe regionali. I bambini scappano, gli occhi si sgranano e le guance si fanno rosse nella fuga. Solo quando apparirà la maestosa mitra del vescovo San Nikolaus ci si potrà sentire al sicuro e magari, se ci si è comportati bene, ricevere un ricco sacchetto di prelibatezze da mangiare al caldo tepore di un caminetto acceso … magari, chissà, mentre fuori inizia a nevicare.
Info: www.altapusteria.com
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