Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il mondo che non c’era, arte precolombiana a Venezia

Arte precolombiana Il-mondo-che-non-c'era

La Fondazione Giancarlo Ligabue porta in mostra a Palazzo Loredan a Venezia, fino al 30 giugno, 200 reperti della sua collezione. Oggetti d’arte appartenuti al mondo Maya, Azteco, Inca e Olmeco

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Il mondo che non c’era. Arte precolombiana

Nell’incantevole cornice veneziana, presso Palazzo Loredan, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, sono esposte le opere della mostra intitolata “Il mondo che non c’era. L’ arte precolombiana nella collezione Ligabue” aperta al pubblico dal 12 gennaio fino al 30 giugno 2018. L’esposizione, promossa dalla Fondazione Giancarlo Ligabue col patrocinio della Regione Veneto e della città di Venezia, porta alla ribalta 200 reperti straordinari ritrovati in seguito agli scavi condotti da Giancarlo Ligabue, noto imprenditore veneziano ma anche studioso di storia, antropologia, paleontologia, archeologia e collezionista di oggetti d’arte. L’attività culturale della Fondazione, che si occupa di ricerca e divulgazione scientifica, è oggi sostenuta dal figlio Inti Ligabue per rendere omaggio al padre, scomparso nel 2015.

Arte precolombiana: Maya, Inca, Aztechi, Olmechi

Arte Precolombiana Collezione-Ligabue

La passione, l’amore per la storia e l’esplorazione, hanno spinto l’intraprendente collezionista a prendere parte a oltre 130 spedizioni in tutti i continenti, consegnando alla storia oggetti d’arte che rappresentano la cultura di popolazioni che vissero nei territori della Mesoamerica e delle Ande. Civiltà precolombiane come i Maya, gli Aztechi, gli Inca, gli Olmechi sono rimaste per lungo tempo misconosciute nella realtà occidentale nonostante i viaggi transoceanici compiuti  dai navigatori dopo la scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo. Popolazioni che hanno subito le invasioni degli Europei e che sono state ridotte in schiavitù se non addirittura annientate dai Conquistadores attirati dalle risorse dei nuovi territori e dalle ricchezze minerarie, in primis l’oro utilizzato negli ornamenti regali dei Maya e degli Aztechi.

Vita e costumi di popolazioni che hanno portato l’oro verde

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Arte precolombiana, maschera

Il percorso tematico della mostra Il mondo che non c’era. L’ arte precolombiana nella collezione Ligabue racconta la storia di queste civiltà attraverso le maschere in pietra di Teotihucan, la maggiore città della Mesoamerica (Messico Centrale), i vasi Maya ricchi di decorazioni e iscrizioni, le statuette antropomorfe degli Olmechi, le sculture Mezcala; le urne cinerarie (tra il 200 a.C e il 200 d.C.) della cultura Zapoteca; le Veneri Azteche; le statuette policrome di ceramica appartenenti alla cultura di Chupicuaro; oggetti Inca, manufatti Moche; oggetti in oro, tessuti e vasi della regione di Nazca. La mostra narra la vita, i costumi e le cosmogonie di popolazioni vissute in un mondo parallelo al nostro e che tanto hanno contribuito allo sviluppo della civiltà occidentale attraverso “l’oro verde” ovvero il cibo. Chi rinuncerebbe oggi alla patata, al mais, al pomodoro, al cacao e alle piante officinali? Ben difficile rispondere sì, forse solo la categoria di alcuni intolleranti a tali alimenti.

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Informazioni: www.fondazioneligabue.it
tel. 041-2705616 –  mail: info@fondazioneligabue.it
Orari: da martedì a domenica dalle ore 9 alle 17. Lunedì chiuso.

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