Impressionismo e avanguardie, paesaggi pieni di luce e ritratti cubisti: c’è di tutto alla mostra aperta pochi giorni fa a palazzo Reale, a Milano. In cinquanta opere si ripercorre, passo dopo passo, la storia dell’arte dall’impressionismo francese di fine Ottocento sino ai movimenti della prima decade del Novecento: espressionismo, surrealismo, cubismo, per arrivare ai confini del figurativo.
“Impressionismo e avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art” è una rassegna piccola, ma di valore, che continua il programma espositivo chiamato Musei del mondo a palazzo Reale e iniziato nel 2015. Ogni anno arriva a Milano una selezione di opere d’arte da un museo straniero. Il prestito, questa volta, viene da uno dei più importanti enti museali statunitensi, con una collezione storica di opere di Ottocento e Novecento europeo.
Impressionismo e avanguardie: un’intuizione
I collezionisti americani capirono molto presto la portata rivoluzionaria dell’impressionismo. Già tra il 1884 e il 1886, le opere degli artisti francesi arrivavano a New York, grazie al gallerista Paul Durand-Ruel. Al Philadelphia Museum of Art le prime tele impressioniste furono esposte nel 1921: venivano dalla collezione di Alexander Cassatt, fratello della pittrice Mary Cassatt. Nel tempo, il museo di Filadelfia raccoglie un grande corpus di opere di impressionismo e avanguardie europee e la selezione compiuta per la mostra di palazzo Reale ne è un esempio. A Filadelfia giungono i lavori di Eduard Manet, gli studi sugli effetti della luce di Claude Monet, le ballerine di Edgar Degas, i paesaggi di Paul Cézanne. Grazie allo zelo dei collezionisti privati e alle donazioni, il museo allarga la raccolta con gli autori fauves, cubisti, espressionisti.
Picasso, Mirò e Kandinsky
“Impressionismo e avanguardie” piacerà al pubblico che da sempre ama la pittura di fine Ottocento, ma sarà apprezzata forse di più da chi ama i movimenti artistici del primo Novecento. C’è la scultura di Auguste Rodin, lo studio dei volumi di Georges Braque e Pablo Picasso; il naïf di Henri Rousseau; il surrealismo di Yves Tanguy e Salvador Dalì; il percorso verso l’astrattismo condotto da Joan Mirò e Vasilly Kandisky; il celeberrimo “Bacio” di Constantin Brancusi. Quasi un piccolo manuale di storia dell’arte, la mostra Impressionismo e avanguardie prevede anche un progetto didattico mirato, con visite e laboratori dedicati a scuole e famiglie, per bambini di 4-5 anni, per alunni delle scuole primarie 6-10 anni, per adolescenti.
Coproduzione di Comune di Milano-Cultura e MondoMostre Skira, con catalogo SKira, si visita fino al 2 settembre.
Impressionismo e avanguardie, www.impressionismoeavanguardie.it