Difficile pensare di muoversi, viaggiare, lavorare senza avere con sé il proprio smart phone o il proprio tablet dopo aver riposto, come pezzi di modernariato, i nostri obsoleti telefoni con rotella e i nostri ingombranti computer anni ottanta. Seguendo l’onda dell’evoluzione tecnologica in formato digitale, il Teatro Olimpico di Vicenza, si è dotato di un nuovo, alternativo sistema di visita capace di catturare gli appassionati della realtà virtuale. E’ stato chiamato POP il progetto ideato da Alessandro Baricco, celebre scrittore, saggista, fondatore della Scuola Holden a Torino specializzata nella formazione di talentuosi narratori, reporter e sceneggiatori.
POP è un acronimo che significa Palladio Olimpico Project e racchiude il senso di questo ambizioso progetto, innovativo nell’esplorare anche le aeree meno accessibili al visitatore.
L’ultima opera di Andrea Palladio
L’architettura classica del Teatro Olimpico reca la firma di Andrea Palladio, celebre architetto del Rinascimento, che lo pensò come un grande anfiteatro romano coperto, abbellito da statue in pietra o stucco rappresentanti i membri dell’Accademia Olimpica, fondatori del teatro stesso. Andrea Palladio, che aveva già progettato Villa Capra, detta la Rotonda, la Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati, non riuscì, purtroppo, a vedere realizzata la sua ultima opera, i cui lavori furono portati a termine da altri architetti, in primis da Vincenzo Scamozzi, l’abilissimo artefice della scenografia dagli effetti illusionistici. Dopo vari bozzetti e studi Scamozzi volle sfruttare al meglio lo spazio a disposizione per le scene e progettò qualcosa di sensazionale per stupire o meglio per illudere lo spettatore allora come ora. Una scenografia senza precedenti, tanto da sembrare lunghissima grazie all’illusione prospettica che rappresenta le sette vie di Tebe, realizzate in legno e stucco, frutto di un raffinato gioco di “seduzione ed emozione” ideati dall’illustre architetto.
POP, Palladio Olimpico Project, per una visita alternativa
Tenendo fede alla sua originaria intenzione, POP (Palladio Olimpico Project) si propone di guidare il visitatore in un mondo virtuale utilizzando uno degli strumenti più in voga: il tablet. Accanto alle visite guidate da esperti “ciceroni”, in giorni ed orari stabiliti, viene offerta una visita alternativa, corrispondente alle nuove tendenze tecnologiche con la possibilità di “entrare” in quei luoghi così reconditi del Teatro. Il visitatore scoprirà gradualmente, attraverso le immagini fluenti sul tablet, il palcoscenico, la scenografia, gli spazi offlimits del Teatro per la durata di 45 minuti senza supplemento sul costo del biglietto e usufruendo della lingua prescelta. Dopo aver attraversato la Sala dell’Odeo e superato un piccolo sipario teatrale, il visitatore entrerà nella Sala dell’Antiodeo, allestita per l’occasione con un grande schermo sul quale scorrerà un video per raccontare, attraverso la voce narrante di Alessandro Baricco, la storia e le curiosità del Teatro Olimpico, patrimonio dell’Umanità Unesco assieme a Vicenza e alle ville palladiane.
Curiosità: tra gli illustri personaggi che fecero tappa presso il famoso Teatro vi furono: Papa Pio VI nel 1782, l’imperatore Francesco I d’Austria nel 1816, Ferdinando I d’Austria nel 1838, e Goethe che scrisse: «Il Teatro Olimpico è un teatro d’altri tempi, realizzato in piccole proporzioni e di bellezza indicibile»
Info: www.teatrolimpicovicenza.it – www.vicenzae.org
Centro prenotazioni Telefono: +39 0444 964380