Tipicità e Gran Tour delle Marche è un modo per conservare e far conoscere la storia di uomini e di paesi, tradizioni culinarie e operatività artigianale del territorio marchigiano. Dal 28 al 30 luglio ci si sposta in due piccoli centri per celebrare un oggetto e la rima libera, improvvisata, contadina e da osteria.
A Montappone, il piccolo borgo in provincia di Fermo, oggi conosciuto nel mondo, tutto iniziò con il grano. A partire dagli umili fili di paglia si sono creati i cappelli fatti con la paglia intrecciata, conosciuti come i cappelli di Montappone. Un copricapo leggerissimo, comodo da portare, che protegge dal sole e dal vento e ha una sua robustezza, nonostante la fragilità del materiale usato per farlo. Da allora molta strada è stata fatta; oggi si producono cappelli di ogni fattura, però si è rimasti legati all’attività tradizionale. Al cappello è stata dedicata una festa che si svolge il 28 e 29 luglio dal titolo: “Il Cappello di Paglia”, un riconoscimento a un oggetto che è tradizione, creatività, glamour.
Gran Tour delle Marche: il “Museo del Cappello”
Una visita è d’obbligo al “Museo del Cappello” ed all’inconsueta “Mostra del Cappellaio Pazzo” che lega l’arte moderna al cappello, realizzazioni originali, pezzi unici di artisti italiani e stranieri. Per i più curiosi ci sarà la possibilità di cimentarsi nella lavorazione della paglia, con la sapiente assistenza delle pagliarole di Montappone divenute, nel tempo, vere e proprie star della manualità tradizionale marchigiana.
Per l’apericena di sabato 28 luglio, codice abbigliamento è il cappello. Passeggiata nel centro storico e degustazione a Palazzo Riccucci, affacciati al tramonto davanti allo splendido scenario dei Monti Sibillini, indossando rigorosamente un… copricapo! Sfilate, fuochi pirotecnici, musiche popolari e l’opportunità di degustare le specialità della cucina locale, animeranno le magiche atmosfere del borgo.
Gran Tour delle Marche: “Libera poesia tra le mura”
A Serra Sant’Abbondio, in provincia di Pesaro Urbino, lunedì 30 luglio, si celebra “Libera poesia tra le mura” ancestrale tradizione della rima libera improvvisata, come vuole la tradizione contadina. Nella notte, i poeti si danno appuntamento per declamare le proprie composizioni, utilizzando le mura cittadine come palcoscenico naturale. Nel borgo è tutto un fluire di esperienze, con proiezioni dedicate a personaggi che hanno fatto la storia della “rima improvvisata” e performance musicali con la mitica fisarmonica di Castelfidardo. Nell’occasione sarà anche possibile assaggiare le introvabili “Pencianelle”, secondo la ricetta gelosamente detenuta dalle donne del paese.
Gran Tour delle Marche: Eremo di Fonte Avellana
Si può anche fare, lo consigliamo, un’escursione lungo “la via dei pastori” con destinazione l’Eremo di Fonte Avellana. Maestoso monastero citato da Dante nel XXI canto del Paradiso. Si racconta che l’illustre autore della Divina Commedia abbia addirittura soggiornato tra queste possenti mura che racchiudono la farmacia camaldolese, lo scriptorium e il refettorio che accoglie viandanti e pellegrini. Imperdibile, come ci suggeriscono gli organizzatori, anche la passeggiata ludica, vera e propria caccia al tesoro alla scoperta della poesia nascosta nel paesaggio, da vivere tra amici e familiari.
Info su: www.tipicitaexperience.it e sull’app di Tipicità per costruire la propria esperienza di viaggio nel Grand Tour delle Marche promosso da Tipicità ed ANCI.