L’ipogeo del Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, in Piazza Monteoliveto, nel centro storico di Napoli è stato riaperto. Può essere considerato l’emblema del Rinascimento partenopeo. Tra le opere di maggior rilievo, qui conservate, si ricordano quelle degli artisti toscani Antonio Rossellino e Benedetto da Maiano, le ceramiche robbiane e il celebre compianto sul Cristo morto del modenese Guido Mazzoni. Gioiello del percorso museale è la sagrestia vecchia, affrescata da Giorgio Vasari, che riprende i colori e le forme della maniera michelangiolesca. Un luogo misterioso da esplorare, che arricchisce la Napoli sotterranea Sacra e ancora sconosciuta. Piena di tesori custoditi dal ventre dell’imponente patrimonio ecclesiastico e delle Arciconfraternite della città.
Sant’Anna dei Lombardi, un tesoro restituito alla città
A restituire alla città questo tesoro nascosto si è impegnato il Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate, presieduto dal Sacerdote Salvatore Fratellanza, il quale dichiara: “Il nostro scopo è valorizzare gli oratori della città, con i relativi ipogei ove presenti, riaprendoli nel minor tempo possibile, in modo da arrivare a costituire una rete tra le diverse realtà”. La Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi (o anche di Santa Maria di Monteoliveto) è stata fondata nel 1411 e rappresenta una rara testimonianza del Rinascimento toscano a Napoli. Agli inizi del 1800 è stata acquisita all’Arciconfraternita dei Lombardi, da cui la chiesa ha preso il nome.
La Chiesa presenta una navata unica lungo la quale si allineano cinque cappelle per lato. La configurazione attuale è frutto di un rifacimento seicentesco, teso a dare una veste barocca all’edificio. Alla visita della monumentale chiesa si aggiunge la discesa posta al di sotto del coro, che conduce alla Cripta degli Abati, composta da sedili di pietra per il processo di ‘scolatura’, al di sopra dei quali sono state ritrovate teche con i resti mortali di personaggi illustri.
L’ipogeo e i suoi misteri
L’ipogeo di Sant’Anna dei Lombardi racchiude anche un mistero: sono diverse le fonti che suggeriscono la presenza delle spoglie del marchese Bernardo Tanucci, uomo di fiducia del re di Napoli Carlo di Borbone e di suo figlio Ferdinando IV, segretario di Stato della Giustizia e Ministro degli Affari esteri e della Casa Reale dal 1754 al 1776. all’interno della terra santa, seconda cavità accessibile attraverso un pozzo profondo circa 15 metri e non ancora visitabile, posto al di sotto del primo, che prende il nome dalla terra di Palestina sparsa anticamente.
Il percorso Museale del Complesso di Sant’Anna dei Lombardi è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 18:30, domenica solo su prenotazione per gruppi.
Per il mese di gennaio il calendario, in aggiornamento, è consultabile sulle pagine social del Complesso e della Cooperativa ParteNeapolis che cura le attività culturali all’interno del Complesso, tra le quali si annoverano visite guidate, aperture straordinarie e laboratori didattici con le scuole.