Balle Mortali
, sottotitolo: Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani è un saggio che confuta come l’alternativa alla scienza sia chiara e tragica, purtroppo. E’ vero che siamo stati abituati nel corso dei secoli a veder combattere perché la verità si affermasse contro lo strapotere del sapere costituito. Abbiamo in mente le dispute di Cristoforo Colombo con i sapientoni di corte incartapecoriti che negavano la possibilità di ‘buscar l’oriente per l’occidente’ o i giudici del tribunale della conoscenza che costrinsero Galileo Galilei all’abiura riguardo al movimento della terra intorno al sole. Oppure le battaglie della medicina ufficiale contro la sapienza popolare conservata e tramandata dalle donne sul potere medicamentoso delle erbe, da estirpare e mandare alle fiamme con i roghi.
Roberto Burioni non rientra all’interno di queste categorie. Con “Balle mortali” non sta dalla parte del potere ma dalla parte della verità scientifica, che costa impegno, sacrificio, sapere e soprattutto lotta per impedire che l’ignoranza degli apprendisti stregoni si approfitti del bisogno di speranza degli uomini e delle donne prostrati da malattie incurabili. E’ gioco facile far presa su questi bisogni per millantare panacee, rimedi medicamentosi senza sottoporsi alle necessarie verifiche. Anzi nascondendo gli elementi costituitivi di farmaci inventati o supposti tali. Accanto a quest’incredibile malaffare si afferma la dabbenaggine del popolo che ha sostituito la credenza nei santi taumaturghi, San Rocco, San Donato, i Santi medici, ecc. oggetto di culto, con la somministrazione costosa in cambio della promessa di salute e in definitiva della vittoria sulla morte.
Balle mortali
‘Gli uomini credono volentieri a quello che desiderano sia vero’,
Roberto Burioni, in “Balle mortali”, fa suo il detto di Cesare e chiama ognuno al proprio ruolo e alla propria responsabilità: lo Stato che non può oscillare tra scienza e stregoneria, i mezzi di comunicazione che diffondono le notizie senza appurare la veridicità dei fatti e creano i casi, infine i medici che vivono il dramma accanto ai malati ai quali tendono la mano con l’azione scientifica e col conforto umano, diversamente dalle bugie che instillano speranza e propinano morte.
Burioni, professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, conduce da tempo una missione sulla verità della scienza e sull’aiuto che ha fornito nel corso degli anni contro le malattie e soprattutto contro le false verità. Le balle mortali, appunto, che si annidano dappertutto nella nostra società come virus che trovano il sostegno nella credulità popolare e talvolta anche nelle alte sfere della politica, persino nel Parlamento della nostra Repubblica.
Burioni lo dimostra nel lungo racconto per fare luce sull’HIV e sull’AIDS. Sul siero Bonifacio e sul metodo di Bella, che promettevano di sconfiggere le malattie ed erano delle terribili beffe ai danni dei cittadini colpiti dai morbi e inermi in spasmodica attesa di guarigione. Roberto Buriori racconta con la dovuta sensibilità le vicende drammatiche di famiglie che si sono affidate speranzose a ciarlatani e hanno messo in pericolo in questo modo le vite dei loro parenti. Ma anche a pseudo medici che ricoprono incarichi di prestigio ed esercitano la professione. Burioni sa che la battaglia della scienza contro la menzogna è dura, ma confida che alla fine con la malattia verranno sconfitte anche le balle mortali, perché non continuino più a mietere vittime ignare e ingenue.
Autore
Roberto Burioni, medico, è professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ha pubblicato Il vaccino non è un’opinione (Mondadori 2016) e il bestseller La congiura dei Somari (Rizzoli 2017).
Balle mortali. Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani di Roberto Burioni, 2018 pubblicato per Rizzoli da Mondadori Libri, pagine 192, € 18,00.