“Lo schermidore” di Imer Guala è tra le opere della mostra collettiva ARTeSPORT, aperta a Castel d’Ario, nel mantovano, fino al 14 aprile. La tela è fra le 66 scelte da Arianna Sartori, curatrice, per presentare lo sport visto dall’arte contemporanea. La scherma di Guala si affianca a corsa, maratona, salto in alto e a giochi di squadra come calcio, rugby, pallavolo, pallacanestro, tennis, pugilato.
La mostra nasce come evento in occasione di Mantova Città Europea dello Sport 2019. Castel d’Ario, città a una ventina di minuti di automobile da Mantova, ospita, nella Casa Museo Sartori, due rassegne tematiche: ARTeSport, fino al 14 aprile, e Artisti per Nuvolari 2019, nel prossimo autunno.
“Lo schermidore” è stato scelto per la mostra ARTeSPORT da Associazione Culturale Imer Guala. La tela appartiene a una collezione privata; è opera inedita che non è mai stata esposta al pubblico.
Lo sport visto dagli artisti
ARTeSPORT presenta dipinti ad olio, acrilico, tecnica mista, collage, pastelli, incisioni, sculture in legno, terracotta, ceramica, porcellana, gesso e bronzo. Gli artisti provengono dall’intero territorio nazionale, dalla Sicilia al Piemonte, dalla Puglia al Trentino Alto Adige, dalla Sardegna al Friuli Venezia Giulia. Stili e tecniche diverse rendono il panorama della collettiva molto ampio: realista o metafisico, di ispirazione neoclassica o espressionista.
Evento collaterale della rassegna è la mostra “PUGILI”, omaggio all’artista mantovano Albano Seguri (1913 – 2001), allestita al primo piano di Casa Museo Sartori. Di Seguri, che praticava egli stesso pugilato, sono presentati una ventina di dipinti e una scultura in bronzo.
La scherma, tra sport e metafisica
“Lo schermidore” di Imer Guala è qualcosa di più di una rappresentazione di uno sport. Come spiega il sottotitolo, è una “Figurazione metafisica sull’arte della scherma”. Per Marco Zerbola, critico e conoscitore dell’arte di Imer Guala, “lo schermidore è l’uomo che combatte quotidianamente con i suoi fantasmi e le sue proiezioni mentali”.
Imer Guala, nato a Cossato, in provincia di Biella, un curriculum di respiro internazionale, per viaggi e ricerca artistica, è morto cinque anni fa. Le sue opere sono esposte di frequente in mostre collettive e personali. Nel 2016, sono stati scoperti un corpus di fotografie e dipinti inediti sul viaggio di Guala in Africa, nel 1958, al seguito della spedizione di Angelo Lombardi. Ne è nata la mostra “IMER GUALA. TACCUINO DI VIAGGIO. Memorie e Segni d’Africa 1958 Kenya, Tanganika, Uganda”, esposta per la prima volta nel 2017 a Mantova, alla Madonna della Vittoria. La stessa mostra sarà riproposta a Biella e in altre città d’Italia.
Per informazioni sulla mostra ARTeSport: tel. 0376.324260;
Casa Museo Sartori: https://www.facebook.com/pages/Casa-Museo-Sartori
Associazione Culturale Imer Guala: associazioneculturale@imerguala.com