Ormai sono sessant’anni che i Pinsoglio producono vino. E un buon nome se lo sono guadagnato. In tanti anni hanno accumulato un’esperienza tale da mettere in bottiglia il meglio che il Roero, quel territorio che compete in nobiltà vinicola con le Langhe, può dare. E insieme con il saper fare vino hanno costruito man mano anche il culto dell’ospitalità. Se siete da quelle parti, o dovete passarci, non mancate di arrivare a Canale (CN) in via Madonna dei Cavalli, 44 dove c’è l’azienda agricola.
Lì troverete Fabrizio Pinsoglio con la moglie Andreina che si faranno letteralmente in quattro per mostrarvi, spiegarvi e farvi assaggiare i loro tesori. Frutto di saperi antichi e di innovazioni consolidate e anche di esperimenti in corso d’opera. I primi risultati e gli apprezzamenti degli ospiti-amici fanno ben sperare. Sì, perché con Andreina e Fabrizio è facile diventare amici. Non hai a che fare con chi ti dimostra accondiscendenza solo per arrivare al dunque. Loro sono così, naturali sempre. Come sono naturali i loro prodotti che mettono in tavola e che riempiono i calici.
Il nuovo nato nella cantina Pinsoglio è un rosato
Andreina ti spiega subito del terroir, lei dice più semplicemente ed elegantemente dice terreno, su cui crescono le vigne. “Tanti fossili che scaldano la terra che poi ricambia mettendo vigore nei grappoli”. Grappoli che poi diventeranno Roero Arneis Docg Malinat, Barbera d’Alba Doc Giaconi, Barbera d’Alba Doc Bric la Rondolina, Nebbiolo d’Alba Doc, Roero Docg riserva. Ma anche semplice vino rosso “quando per l’annata non si raggiungono gli standard che ci siamo imposti”, spiega Fabrizio che fin da bimbo ha cominciato a sentir discutere e poi a praticare i lavori di cantina, senza mancare di visitare quotidianamente le vigne, come andasse a far visita a un familiare caro. L’ultimo nato in cantina Pinsoglio è il rosato “L’abbiam fatto quasi per gioco, fatto con nebbiolo al 20 per cento e fresa per il restante 80 per cento: debbo dire che sono soddisfatto del risultato. Probabilmente verrà codificata la produzione”.
Otto ettari e diverse esposizioni
La produzione di uve si sviluppa su 8 ettari con diverse esposizioni così da prendere sempre il meglio al tempo giusto. Un prodotto di punta dell’azienda è ovviamente l’Arneis. Una uva difficile da addomesticare in vino. Del resto l’Arneis già dal suono del nome evoca subito il suo carattere irruento. Fabrizio Pinsoglio, però, ha imparato a domarlo, e, infatti, una parte della produzione di Arneis, dopo averle fatto fare fermentazione e un po’ di maturazione in vasche d’acciaio, dallo scorso anno lo fa passare nel legno “dove perde parte della sua nervosità”, precisa Fabrizio. Un’altra parte di Arneis, invece, segue il percorso tradizionale che naturalmente esclude il legno.
Il Roero Docg riserva coccolato per tre anni
A parere di chi scrive, il prodotto di punta dell’azienda Pinsoglio è il Roero Docg riserva, che nasce al 100 per cento da uve Nebbiolo su un’altitudine media di 260 metri sul livello del mare, Fabrizio cura che la resa per ettaro non superi i 50 quitali, in questo modo si assicura la qualità delle uve che li danno la garanzia di un eccellente prodotto. “L’uva viene pigiata e messa a fermentare in vasche d’acciaio a temperatura controllata – spiega Andreina che, messa da parte la sua laurea, ormai è diventata un’autentica esperta di come si fa vino di qualità –, dopo la svinatura il vino viene affinato in tonnaux di 500 litri per due anni e successivamente assemblato in vasca per qualche mese.
Viene poi messo a temperatura costante per un anno per fargli sviluppare le caratteristiche tipiche del vitigno e solo dopo tre anni viene messo in vendita”. Come si vede, un lavoro diuturno e meticoloso che però dà una soddisfazione impagabile quando lo si assaggia: colore rosso granato intenso, corposo e armonico, profumi complessi. Si suggerisce di abbinarlo con arrosti con formaggi stagionati e tartufo. Suggerimento azzeccato, ma per chi scrive è anche un eccellente vino da meditazione, anche perché la forza dell’alcol non gli fa certo difetto.
Info: www.fabriziopinsoglio.com/it/