Sabato 5 Ottobre 2024 - Anno XXII

Capolavori rubati

Capolavori rubati Saliera di Benvenuto Cellini

L’arte è come un colpo di pistola che squarcia il silenzio. Luca Nannipieri, nel libro “Capolavori rubati”, documenta ciò che accade al patrimonio storico-artistico in Italia. Furti, saccheggi, requisizioni, spoliazioni, mercato nero, ritrovamenti, sequestri: il grande teatro dell’illecito e del concesso attorno all’arte

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Capolavori rubati, di Luca Nannipieri, Skira editore

La storia di trafugamenti e furti di opere d’arte è qualcosa che abbraccia un tempo lungo. L’Italia col suo immenso patrimonio storico-artistico per anni è stato spoliato, saccheggiato da chi pensava di salvare l’arte europea dalla distruzione delle guerre, ma anche da tombaroli, ladri, mercanti senza scrupoli.
Fëdor Dostoevskij, ne L’Idiota scrisse che “la bellezza salverà il mondo”. Un’affermazione che non trova concorde Luca Nannipieri, autore del libro Capolavori rubati. “Nulla di più sbagliato è pensare che l’arte spinga al bene e alla giustizia”, cosi si legge nelle prime righe.

C’è sempre stata lotta attorno all’arte. La bellezza dell’arte scatena profondi istinti oscuri in chi commissiona un furto di opere non per rivenderlo ma molto più spesso per possederlo in modo esclusivo. Un’altra citazione appropriata al tema  è quella di William Shakespeare: “La bellezza tenta i ladri più dell’oro”.
Il volume di Nannipieri Capolavori rubati è un saggio dove l’autore mette insieme storie e contesti non solo come semplice cronaca degli eventi. Si documentano i fatti partendo da una riflessione.

Capolavori rubati: Caravaggio, Picasso, de Chirico…

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“L’Urlo” di Edvard Munch e “Ritratto di signora” di Gustavo Klimt

Omicidi, furti, razzie, corruzioni, contrabbandi, soprusi, roghi, devastazioni, confische hanno contraddistinto la vita di molti capolavori rubati. Da Caravaggio a Picasso, da de Chirico a Munch, da Renoir a Klimt, fino alle statue della classicità. Sono molti gli episodi, alcuni molto noti, altri poco conosciuti. Alcuni risolti, molti altri ancora sotto indagine. Storie che ci portano nel cuore dell’illegalità, della criminalità, del mercato nero, della cupidigia, della volontà di potenza, che si nasconde dietro ogni ladrocinio.

“Attorno a questi particolarissimi manufatti, che sono le opere d’arte, e a questi particolarissimi luoghi pubblici, che sono i monumenti, non sono gravitati soltanto cure, attenzioni, premure, dedizioni, meticolosi riguardi verso la loro preservazione, ma anche e spesso avidità, ingordigie, accanimenti, speculazioni.”
Partendo dalla rubrica che l’autore tiene al “Caffè” di Rai Uno, vengono illustrati i casi più clamorosi di furti di opere d’arte, affrontando anche i traumi storici di saccheggi e spoliazioni coloniali e imperialiste. Attraverso la narrazione e la ricostruzione giudiziaria dei furti, il commento sullo stile artistico delle opere rubate, l’inquadramento storico, la disamina museografica sulla sicurezza e sulla protezione dei capolavori, il libro affronta il grande tema dell’arte nel suo rapporto con la complessità del male.

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Capolavori rubati di Luca Nannipieri, Skira editore, pagine 192 di cui 13 a colori con immagini di opere ritrovate, € 19,00

Autore

Luca Nannipieri

, critico d’arte, cura la rubrica “Capolavori rubati” al “Caffè” di Rai Uno. Dalla conduzione di “SOS Patrimonio artistico” sempre nella stessa trasmissione, è stato tratto il libro “Bellissima Italia” pubblicato da Rai Eri-Rubbettino. Scrive su settimanali e quotidiani nazionali. Dirige Casa Nannipieri Arte, con la quale cura mostre e conferenze di arte moderna e contemporanea, da Giacomo Balla a Keith Haring.

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