Losanna è una città in pendenza. Provate a prendere la linea 2 della metropolitana alla stazione di Flon, il vecchio quartiere dei magazzini che sono stati trasformati in caffè, cocktail bar, ristoranti, cinema, discoteche. Avrete due possibilità: andare verso il basso o verso l’alto. Nella prima ipotesi, arrivati al capolinea di Ouchy vi ritroverete sulle rive del Lago di Ginevra, a circa 370 metri di altitudine, immersi in una dimensione quasi balneare. Non è un caso che questa sia definita la Riviera della Svizzera.
A fianco del porto turistico e dei numerosi alberghi, nella bella stagione è tutto un susseguirsi di terrazze di caffè, il posto giusto per prendere il sole. Sulle rive del lago troneggia lo Château d’Ouchy, un castello medievale trasformato in hotel di lusso a fine ‘800. Luogo di storici incontri, come la Conferenza sul Medio Oriente del 1922 a cui partecipò anche Benito Mussolini (che solo tre anni prima era stato arrestato per vagabondaggio proprio qui a Losanna). A raccontare quella conferenza c’era anche un cronista d’eccezione: Ernest Hemingway.
Losanna: museo dello sport e della fratellanza
Pochi metri più in là c’è il Beau-Rivage Palace, uno degli storici alberghi di Losanna che ospita il raffinato ristorante di Anne Sophie Pic, la tristellata chef francese. Con una passeggiata di cinque minuti si arriva al Museo Olimpico; l’ingresso è preceduto da un magnifico parco con oltre 40 opere d’arte fra cui quelle di Niki de Saint-Phalle, Botero, Tapies e Calder. Il museo è una tappa d’obbligo per chi visita il capoluogo del Canton Vaud, visto che Losanna continua ancora oggi ad essere una della capitali a cinque cerchi.
Il sogno del barone Pierre de Coubertin, ideatore delle moderne Olimpiadi, di creare un museo dedicato allo sport e allo spirito di fratellanza fra i popoli, si avverò prima in forma embrionale nel 1924, nella Villa Mon-Repos, poi nel 1993 nella sede attuale quando presidente del Comitato Olimpico Internazionale era Juan Antonio Samaranch.
Nel 2013 un intervento di restauro ha permesso di raddoppiare gli spazi e di creare un percorso espositivo su più livelli, molto spettacolare e interattivo. Non è un caso che dei circa 280 mila visitatori annui, i 2/3 siano stranieri, un quarto dei quali sotto i 16 anni.
La citta sul lago riposo di personaggi famosi
Pierre de Coubertin è solo uno dei personaggi che hanno trascorso gli ultimi anni della loro vita nella città sul lago. E’ sepolto nel cimitero di Bois de Vaux, dove si trova anche la tomba di Coco Chanel che fin dal 1945 fece del Beau-Rivage la sua residenza.
E non si può dimenticare Georges Simenon che visse qui, in varie abitazioni, gli ultimi diciassette anni. Le sue ceneri vennero disperse accanto alla sua casa, ma c’è un posto emblematico della abitudini del “padre” del commissario Maigret.
E’ la tabaccheria al numero 22 di rue de Bourg dove lo scrittore amava recarsi con assiduità e dove, nel corso degli anni, acquistò ben duecento pipe.
Con la metro fino a Croisettes sulle alture della città
Ripresa la metropolitana, si può arrivare fino all’altro capolinea, quello di Croisettes, posto sulle alture della città, a 711 metri di altitudine, giusto per capire la differenza di ambiente. Il punto più alto dell’area metropolitana, lo Chalet-à-Gobet si trova a 873 metri di altitudine, quasi 500 metri più alto del Lago di Ginevra. Dalla vicina stazione di Vennes si può raggiungere il Bois de Sauvabelin, grande polmone verde a nord della città. Al centro del bosco c’è un lago che è una delle scampagnate preferite degli abitanti di Losanna. Nel 2013 è stata costruita una torre in legno: salendo i 302 scalini si raggiunge la piattaforma a 35 metri di altezza da cui si gode una splendida vista su tutta la regione.
I vigneti della città di Losanna
Abbiamo esplorato il sud e il nord del capoluogo, ma con i mezzi pubblici (efficientissimi come da modello svizzero) si possono anche esplorare l’ovest e l’est. Partiamo da quest’ultima parte: è la zona dei vigneti, perché Losanna confina con il territorio vinicolo del Lavaux. Pochi chilometri e saremo di fronte ad un panorama di vigneti fra i più belli del mondo, che non a caso si è guadagnato un posto fra i siti del Patrimonio Unesco.
I vigneti terrazzati degradano con pendenze a volte vertiginose verso le acque del lago sullo sfondo delle Alpi innevate per gran parte dell’anno. Uno spettacolo da togliere il fiato che si può godere prendendo un treno locale dalla stazione centrale di Losanna, oppure con un bus o meglio ancora percorrendo uno dei tanti sentieri che corrono fra i vigneti.
E’ interessante sapere che la stessa città di Losanna è proprietaria di molti vigneti, anzi è il più importante proprietario viticolo pubblico con 33 ettari totali, da cui si producono annualmente circa 400 mila bottiglie. Ogni anno in dicembre, dal 1803, viene organizzata una grande asta pubblica nella Sala dei Duecento dell’Hôtel de Ville. E’ la più antica manifestazione di questo tipo in Europa ed ognuno può mettersi in gioco per acquistare qualche bottiglia. Delle cinque tenute vitivinicole che appartengono alla città, il Domaine du Burignon, il Domaine du Clos des Moines e il Domaine du Clos des Abbayes sono nella zona del Lavaux; le altre due sono dall’altra parte della città, che viene denominata la Côte.
Il Rolex Learning Center e la Cattedrale
Ed è proprio nella zona ovest di Losanna che ci spostiamo ora, con la linea 1 della metropolitana su cui si può salire sempre alla stazione di Flon. La destinazione è il campus del Federal Institute of Technology e di altre facoltà universitarie. I primi edifici risalgono agli anni ’70 del Novecento, poi altri se ne sono aggiunti per ospitare il numero crescente di studenti provenienti da tutto il mondo – oggi sono oltre 25 mila – biblioteche, aule studio, laboratori di ricerca. L’edificio emblematico degli ultimi anni, che ha attirato le attenzioni degli appassionati di architettura ben oltre i confini della Svizzera, è il Rolex Learning Center, un lungo edificio dalle forme sinuose realizzato dagli architetti giapponesi dello studio SANAA.
Adesso è tempo di scoprire anche la parte storica della città, dominata dalla Cattedrale. Il portale gotico è valorizzato fino al 31 dicembre da una spettacolare illuminazione colorata. A realizzarla Patrice Warrener, uno specialista di questo tipo di animazioni che ha contribuito nel passato al successo della Festa delle Luci di Lione. Da non perdere anche le altre installazioni luminose del festival Lausanne Lumières, come le grandi pile tascabili sistemate sulla passerella pedonale che sovrasta il quartiere di Flon.
Il nuovo quartiere dell’Arte
Ma la grande novità di queste settimane è l’inaugurazione della nuova sede del MCBA, il Museo Cantonale di Belle Arti. Un grande edificio progettato dagli architetti dello studio italo-spagnolo Barozzi-Veiga: minimalista all’esterno, ma estremamente funzionale all’esterno, adatto ad ospitare opere di grandi dimensioni, come “Luce e ombra” di Giuseppe Penone che domina l’ingresso.
Il museo si è installato proprio a fianco della stazione ferroviaria, ed è il primo tassello del progetto Plateforme 10 che entro il 2021, nelle previsioni, trasformerà tutta l’area in un nuovo quartiere dell’arte dove troveranno posto anche il Musée de l’Elysée dedicato alla fotografia e Mudac, museo del design.
Info: www.lausanne-tourisme.ch/it
Informazioni utili
Come muoversi
La Lausanne Transport Card (LTC) è offerta gratuitamente a tutti gli ospiti degli hotel. Permette di utilizzare bus, treni e metropolitana in tutta l’area urbana per tutta la durata del soggiorno. Inoltre offre sconti in molti musei e negozi.
Dove dormire
Hotel de la Paix, de-la-paix-hotel-lausanne.hotelmix.it Un quattro stelle situato a 5 minuti a piedi dalla chiesa di St François, 2 minuti da Rue de Bourg cuore del centro storico. Molte camere hanno una vista spettacolare sul lago e sulle Alpi che gli fanno da corona.
Dove mangiare
Brasserie de Montbenon, www.brasseriedemontbenon.ch. La brasserie si trova a fianco della Cinemathèque Suisse che offre sempre un’ottima programmazione. Nel grande e luminoso pavillon di inizio Novecento si possono gustare piatti tipici della cucina svizzera. E accompagnarli con il Vin de Lausanne, il vino prodotto nei vigneti di proprietà della città.
Eat Me, eat-me.ch, ristorante originale e raffinato nelle proposte della cucina, informale come ambiente.
E’ il posto giusto per scoprire la “cucina del mondo”. Il menù è infatti diviso per continenti e si può spaziare da un luogo all’altro ordinando mini porzioni anche da condividere. Il locale ha vinto il Best of Swiss Gastro Master Award 2019 e offre anche un’ottima selezione di cocktail.
TOM Café, www.olympic.org/museum/visit/tom-cafe. Il caffè/ristorante del Museo Olimpico è situato all’ultimo piano dell’edificio. Dalla terrazza si gode una straordinaria vista sul lago. E’ anche un buon indirizzo per la colazione o un brunch.
Le Nabi, www.mcba.ch/en/cafe-restaurant-2/. Visitando il nuovo Museo Cantonale di Belle Arti fate una sosta nello spazio dedicato alla ristorazione. Ne vale la pena per l’accurata scelta dei fornitori locali e la scelta dei vini del territorio.
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