Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Vacanza slow come pianificarla senza fare errori

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Una vacanza slow, all’aria aperta, per riscoprire il ritmo lento della natura e dei borghi antichi. Come organizzare un tour evitando gli imprevisti

Vacanza slow Chamois
Primi passi con gli sci

Una vacanza slow è un invito a muoversi all’aria aperta e riscoprire la natura, secondo tempi e modi misurati. Camminare nel bosco, sulla neve, con le ciaspole, o con gli scarponcini in primavera. Riscoprire i borghi dimenticati. viaggiare a piedi, in bicicletta, con il treno.
Evitare week end mordi e fuggi a bordo di un aereo, in base a itinerari frenetici. Tutto questo è turismo lento e sta diventando sempre più intrigante per i turisti. Come si organizza una vacanza slow? Cosa possono fare istituzioni, albergatori e gestori turistici per dare al turista un’esperienza da ricordare e da raccontare?

Vacanza attiva: a ognuno la sua
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Escursione in bici

Uno studio accurato della destinazione e la ricerca dell’offerta giusta permettono di pianificare una vacanza slow soddisfacente. Il consiglio degli esperti è semplice. Prima di appassionarsi a un’idea, chi desidera una vacanza attiva dovrà misurare le proprie forze. Se in famiglia tutti sono abituati a pedalare, con una certa frequenza, un lungo itinerario in bici è un’ottima idea: non lo è se ci sono persone sedentarie e poco predisposte allo sport.
Una camminata di una o due ore in pianura o in collina è alla portata di tutti; un’escursione di un’oretta in salita sarà faticosa, ma praticabile; un sentiero di cinque-sei ore in quota sarà più selettivo.

Vacanza slow: gli ostacoli che scoraggiano
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Guide Alpine con le Ciaspole (Ph. Silvano Andreis)

Pianificare un’escursione in montagna, una gita nei boschi o in collina non è sempre facile. Chi, in queste settimane, sta prenotando una settimana bianca, un’escursione con le ciaspole o in alta montagna, ha gli occhi puntati sulle previsioni meteo.
L’Azienda di Promozione turistica della Val di Sole ha realizzato, per chi ama ciaspolare, la guida “Walk: a piedi d’inverno”. Al suo interno 21 itinerari con tutte le informazioni necessarie al turista. I dati inseriti nella guida trovano corrispondenza sul territorio con percorsi segnalati, battuti e percorribili anche dopo nevicate intense.

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Giornate di pioggia, di neve intensa o di vento possono compromettere la tanto sognata gita sulla neve. Anche chi pensa a prenotare per la primavera o per l’estate dovrà stare in allerta. Albergatori e tour operator hanno offerte sempre molto vantaggiose sul cosiddetto advance boooking, la prenotazione di una vacanza condotta con largo anticipo. I turisti, dal canto loro, spesso temono di dover pagare per un soggiorno che potrebbe essere vanificato dal maltempo.

Turismo all’aria aperta: come si fa

Piemonte-rifugio-Zamboni-macugnaga

Nonostante le apparenze, la vacanza slow è tra i viaggi che è bene pensare in anticipo.
Primo consiglio: conoscere la destinazione che si va a visitare. Consigliato dal gestore o dall’agenzia, il turista studia, prima di prenotare, le attività all’aria aperta che si possono praticare nella meta scelta e le sue condizioni climatiche più frequenti. Guardare spesso, anche molte settimane prima di partire, le previsioni meteo farà capire se la zona è soggetta spesso a temporali improvvisi, se è un’area umida o ventosa, se le temperature medie permettono di condurre una camminata all’aperto e con quale abbigliamento.

Agenzie, tour operator, guide naturalistiche hanno il dovere di presentare le loro offerte in modo chiaro, dando al turista tutte le informazioni per scegliere bene. La chiave per non perdere i turisti? Offrire sempre un piano B, cioè qualcosa da fare se l’escursione all’aperto, all’improvviso, non si può più praticare.

Se piove? Scatta il piano alternativo
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Camminare lungo i sentieri

Nella vacanza slow “ideale”, l’ufficio di informazioni per il turismo, l’albergo, l’agriturismo sanno dare al cliente una buona lista di occasioni alternative all’escursione. Turismo lento può significare anche riscoprire una bottega storica, imparare come si fa il formaggio, trascorrere la giornata in una piscina coperta.

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La buona notizia è che queste occasioni non sono solo appannaggio delle destinazioni più note, congestionate dal turismo di massa. Ci sono artigiani che lavorano il legno come una volta, piccoli musei, teatrini e laboratori per i piccoli in molti borghi di provincia.
Anche in questo caso, è il valore aggiunto delle strutture di ospitalità a rendere queste occasioni praticabili: avere il numero di telefono del museo, conoscere gli orari di visita, organizzare la visita ai bagni termali. Ci sono mostre che offrono visite guidate? C’è una bottega storica con un artigiano che ha voglia di raccontarsi? C’è uno sconto previsto per i clienti dell’agriturismo?

Vacanza slow: andare oltre il turismo di massa
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Riposare ammirando il panorama

Fare slow tourism vuol dire anche uscire dai canoni della vacanza che tutti fanno: muoversi in provincia, apprezzare l’assenza di code, i prezzi più bassi, di paesi più piccoli ma a volte ricchi di storia, paesaggi di tutto rispetto e occasioni di intrattenimento.
La sfida deve essere colta da enti locali, agenzie di promozione turistica e privati: per rendere le località minori più attraenti, farle conoscere, attivare una rete di offerte che completino la presenza di itinerari escursionistici.

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