Nel tempo sospeso da Covid-19 non tutto è fermo. Il coronavirus ha bloccato gli spostamenti, ma chi ama viaggiare non vi rinuncia, neanche in quarantena. C’è chi, come l’amica e collega Anna Maria De Luca ha iniziato a esplorare e viaggiare nei paesaggi dell’anima. Un viaggio alla ricerca interiore raccontato non con l’uso di parole, con carta e penna, di cui pure è brava, ma trasferendo emozioni e sensazioni con il pennello su tela. Viaggi alla ricerca di luoghi e incontri entrati dagli occhi, impressi nella pelle e restituiti sulla tela bianca. È una pittura intimista che dipinge il ponte tra il visibile e l’invisibile.
“Per anni – spiega a MondoinTasca – dai colori affiorava puntualmente un ponte, solitario ed etereo: me lo ritrovavo lì, e se provavo a cancellarlo ricompariva in forme diverse. Decisi quindi di seguirlo, cosi come quando si scrive un romanzo e i personaggi prendono vita propria e ti ritrovi ad inseguirli: è il ponte tra ciò che si vede e ciò che si sente, tra l’esperienza e la percezione dell’esperienza”.
Viaggio alla ricerca dell’anima del luogo
Dall’idea di città che nasce dalle profondità dell’acqua e dell’anima primitiva dell’uomo “amo viaggiare alla ricerca dell’anima del luogo e con persone che sappiano vivere senza tempo l’intensità di tutti i secoli”. Le opere le raccontiamo con l’aiuto dell’autrice, mostrandole anche nella Foto Gallery.
“In e out”, dentro e fuori è un trittico in cui si mette in gioco in prima persona raccontando il viaggio alla ricerca dal fuori al dentro di sé. Nel primo quadro, un paesaggio silenzioso senza presenza umana, con una casa mezza decaduta e un fiume;
il secondo quadro è uno zoom sul fiume, ci si accorge che la pietra ha occhi;
nel terzo entriamo dentro la pietra, dentro il forziere, in un mondo vivo e intenso, frizzante di figure, simboli, scogli.
Viaggio alla ricerca della luce
E poi ci sono le persone. “L’incontro”, il racconto di una esplosione di luce e bellezza nata da un primo gentile contatto pelle a pelle. L’immagine mostra il sereno paesaggio onirico di “Rinascita”. Infine, uno dei quadri a cui più tiene: “Juntos”. Si racconta il viaggio alla ricerca dell’amore ideale: un uomo e una donna si trovano uno di fronte all’altra. Dopo essersi attesi da secoli, in una dimensione altra dalle due loro vite che si intrecciano e scorrono sopra di loro, a formare il tetto di una grotta bianca. Nonostante il tempo, rappresentato in primo piano come una corrente viola che guarda ma non interviene, scorre in modo naturale ed inesorabile.
Alcune tele raccontano problemi universali: In “Pensieri” è evidente l’incomunicabilità: i pensieri spingono per uscire all’esterno ma si perdono nel labirinto delle incertezze. Il quadro “Passione” è fortemente chiaro nella sua potenza elegante: forti pulsioni, correnti blu, spingono il desiderio ad esplodere in un’onda spumeggiante su un cielo rosso. E poi il quadro che racconta la sua vita e che infatti è in home page sul suo sito (www.annamariadeluca.it): tacco di donna che naviga solitario nell’oceano con, alle spalle, la spiaggia e di fronte un vulcano in terre sconosciute.
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