Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Una mappa per Kaliningrad. La città bifronte

Kalinigrad

Il libro di Valentina Parisi “Una mappa per Kaliningrad” racconta di un accadimento poco conosciuto alle porte del mar Baltico. La citta che nell’agosto 1944 venne rasa al suolo. La storia si dipana dai ricordi della prigionia del nonno. Libro dalla forte componente emotiva

In una terra teatro di scontri e contesa da varie nazioni, alle porte del mar Baltico dove l’occidente si perde nell’oriente, una città scompare e al suo posto ne appare una completamente diversa. Valentina Parisi parte dalla sua vicenda familiare per ricostruire la storia di Kaliningrad/Koenigsberg.
Quante volte, magari da piccoli, siamo rimasti ore ad ascoltare i racconti dei nostri nonni? Non so se ad affascinarci era il loro modo pacato e saggio di narrare oppure la nostra curiosità di conoscere un tempo lontano, che potevamo scoprire solo dalle loro parole. Credo che ognuno, tra i propri ricordi, abbia un racconto dei suoi avi che col tempo diventa qualcosa di sempre più prezioso, a cui ci si affeziona morbosamente.

Una mappa per Kaliningrad

Kaliningrad Una mappa per Kalinigrad coverL’autrice di “Una mappa per Kaliningrad” è fortemente legata alla triste vicenda del nonno che ha passato anni in un campo di prigionia a Kaliningrad. Ricorda le sue parole, i suoi sospiri e lo sguardo vacuo di quando tornava con la memoria a quei tempi duri, difficili, lontano da casa e la frase in dialetto da cui tutto, solitamente, aveva inizio: L’è staa minga semper inscì. Tutte queste suggestioni l’hanno spinta, una volta adulta, a intraprendere un viaggio verso questa città, un viaggio intimo nello spazio e nel tempo ricostruendo una storia fatta di battaglie, di confini e di popoli costretti a fuggire abbandonando il focolaio domestico per recarsi in una terra che non sarà mai loro.

Il libro si apre con l’evento che segna indelebilmente una cesura nelle vicende della città: il bombardamento dell’agosto 1944 che rase al suolo Koenigsberg, durante l’occupazione tedesca. L’autrice ricostruisce gli anni precedenti al bombardamento quando la città apparteneva all’impero Prussiano e quelli successivi, allorché divenne parte dell’Unione Sovietica e i tedeschi furono costretti ad abbandonare quella che chiamavano casa. Nella sua ricostruzione, oltre alle testimonianze del nonno, vengono raccolte le esperienze di Erika K, una donna tedesca che ha vissuto la sua infanzia a Koenigsberg prima dell’arrivo dei russi, del giornalista Curzio Malaparte alla ricerca della casa di Kant, dei poeti Iosif Brodskij e Tomas Venclova e di molte persone incontrate durante il viaggio.

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Forti suggestioni

Nel libro “Una mappa per Kaliningrad. La città bifronte” si condensano forti suggestioni. Tramite la vicenda di questa città si svela un lato poco conosciuto della Seconda Guerra Mondiale. L’autrice ribadisce una volta per tutte come in ogni conflitto non ci siano né vinti né vincitori ma soltanto persone che soffrono. A rendere ancora più forte la componente emotiva del libro le struggenti immagini in bianco e nero dei fotografi Julija Abramova, Aleksandr Ljubin, Anastasia Khoroshilova e Dmitry Vyshemirsky che si alternano alla narrazione.

Una mappa per Kaliningrad. La città bifronte di Valentina Parisi, Exorma Editore, Pagine 264, Euro 15,90

Autore

Valentina Parisi vive a Milano, dove è nata nel 1976. Slavista e traduttrice dal russo, dal polacco e dal tedesco, ha pubblicato Il lettore eccedente (Il Mulino, 2014), saggio sull’editoria clandestina sovietica, e Guida alla Mosca ribelle (Voland, 2017). Collabora con il Manifesto e Alfabeta2.

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