Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

“L’invenzione della felicità” in mostra alla Casa dei Tre Oci a Venezia

invenzione della felicità Dani Lartigue, Aix les Bains, agosto 1925

All’isola della Giudecca ha riaperto la Casa dei Tre Oci con una mostra dedicata al fotografo francese Jacques Henri Lartigue. “L’invenzione della felicità”, rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2021. Esposte 120 opere che fermano attimi fuggenti di persone e paesaggi

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Maurice Lartigue, detto Zissou nel vento dell’elica di Amerigo

Che Venezia sia unica ed irripetibile è un dato oggettivo e poco discutibile. I turisti si concentrano per lo più nel centro storico della Serenissima. Molti visitano anche Murano, Burano, Torcello e si concedono una visita alla spiaggia del Lido. La Giudecca è frequentata soprattutto in occasione della festa del Redentore, tuttavia quest’isola vanta centri d’interesse notevoli. Fra questi vi sono gallerie d’arte che organizzano mostre di celebri autori.

La Casa dei Tre Oci ha riaperto dall’11 luglio 2020 dopo la chiusura causa Covid-19 portando alla ribalta una mostra dedicata al grande fotografo francese Jacques Henri Lartigue. La mostra, intitolata “L’invenzione della felicità”, rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2021. L’esposizione, promossa da Fondazione Venezia, è organizzata da Civita Tre Venezie, con la curatela di Denis Curti, direttore della Casa dei Tre Oci e da Marion Perceval, direttrice della Donation Jacques Henri Lartigue e dal project manager Antoine Revol.

Jacques Henri Lartigue: “L’invenzione della felicità”

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Anna la Pradvina, detta anche “la signora con le volpi” Avenue du Bois, Paris, 1911

Si tratta di una rassegna di 120 opere provenienti dagli album fotografici personali del pittore-fotografo. Un artista, Lartigue, che raggiunge fama e riconoscimento a 70 anni d’età nonostante avesse iniziato a 7 impugnando la sua prima macchina fotografica avuta in regalo dal padre. Nel corso della sua esistenza non smise mai di produrre scatti. Di immortalare attimi fuggenti di persone, paesaggi, oggetti attraverso frame dettati dalla precisione della sua percezione.

Una carriera iniziata quasi per caso ai primi del ‘900 in un continuum fino agli anni ’80. Si rincorrono scatti della Belle Epoque, della ricca borghesia parigina che si ritrova agli ippodromi, alle feste, alle gare automobilistiche, alle partite di tennis; o ancora l’eleganza nelle mise di donne e uomini francesi. L’anno del riscatto sarà il 1963 e l’incontro col Direttore del MoMa- Museum of Modern Art di New York- a farlo conoscere al grande pubblico e ad attribuirgli il meritato riconoscimento.

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“L’invenzione della felicità”

invenzione della felicità Via Appia Antica, Roma, Gennaio 1960
Via Appia Antica, Roma, Gennaio 1960

Lartigue scriveva nel suo diario: «Mon universe c’est un grand parc» ed in effetti le sue fotografie ritraggono frammenti di vita quotidiana di persone votate alla ricerca della felicità fatta di eleganti abiti, macchine di lusso, di vacanze lungo le spiagge della Cote d’Azur, di angoli lussuosi e ahimè anche il loro animo decadente.

Il percorso espositivo si articola in varie sezioni che testimoniano il meticoloso lavoro dell’artista: La Belle Epoque, le Stereo-Autocromie, Anni ‘20 e ‘30,Prime Pubblicazioni, Anni ‘40 e ‘60, Anni ‘60 e ‘80,Anni ‘70 e ‘80 che finalmente suggellano il suo riconoscimento mondiale. Un lavoro dettato dalla passione per la ricerca di immagini insolite, sospese nel vuoto, o di scatti per riviste di moda ed ancora le foto realizzate nei set cinematografici.

L’Invenzione della Felicità” mostra di Jacques Henri Lartigue – Casa dei Tre Oci: Fondamenta delle Zitelle, 43, Giudecca, Venezia; Vaporetto: Fermata Zitelle – da piazzale Roma e dalla Ferrovia linea 4.1 – 2; da San Zaccaria linea 2 – 4.2
Info: http://treoci.org/it

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