Venerdì 8 Novembre 2024 - Anno XXII

Serre Chevalier Briançon, il comprensorio turistico francese a portata di mano

Briançon Scendendo-in-mountain-bike-dal-Col-du-Galibier-Ph-Dario-Bragaglia

Vicinissima al confine italiano Briançon, la città più alta d’Europa, e la valle della Guisane offrono molte attività sportive in sicurezza per un’estate all’aria aperta

Briançon.-Un'immagine-della-Ville-Vauban,-la-città-alta-ancora-completamente-circondata-dalle-mura-Ph-Dario-Bragaglia
Briançon. immagine della Ville Vauban, la città alta circondata dalle mura

“Trecento giorni di sole ogni anno nella città più alta d’Europa”: suonava più o meno così l’headline che Briançon aveva scelto come slogan pubblicitario qualche anno fa. Lo si leggeva su dei grandi pannelli scendendo dal confine italo-francese del colle del Monginevro, che dista poco più di un quarto d’ora in auto. Ora Briançon si promuove assieme a Serre Chevalier, il comprensorio turistico formato da tre comuni lungo la valle della Guisane, raggiungibile a sua volta in altri quindici minuti. La sostanza però non è cambiata, salvo che per il titolo di città più alta d’Europa: Briançon se la gioca con una località svizzera.

Il sole, invece, quello c’è sempre, o quasi sempre. È una questione di posizione geografica: le perturbazioni che arrivano da sud-est dall’Italia, sono bloccate dal colle del Monginevro, quelle da ovest e da nord dai colli che proteggono la valle della Guisane: il col du Lautaret, il col du Galibier e il col du Granon.

Galibier e Lautaret, mitiche salite del Tour de France
Itinerario in e-bike-fra-le-fortificazioni-Ph-Dario-Bragaglia
Itinerario in e-bike (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Sì, avete letto bene. Galibier e Lautaret, due salite mitiche del Tour de France che tutti gli appassionati delle due ruote sognano di affrontare, almeno una volta nella vita. Ma non bisogna essere degli emuli di Pantani, che su queste montagne nel 1998 costruì il suo trionfo sugli Champs Élysées, per godersi gli splendidi itinerari.

Partendo da La Salles-les-Alpes c’è la possibilità di farsi accompagnare in pulmino con le bici noleggiate al seguito fino al Galibier. Giusto il tempo di scattare una foto e poi, ascoltate le istruzioni della guida, cominciare la discesa di circa 21 chilometri per mille metri di dislivello che dagli oltre 2.500 metri di quota, ci porterà fino a Monêtier-les-Bains. Le bici sono delle mountain bike perché l’itinerario segue uno sterrato e non la strada asfaltata che in estate è piuttosto trafficata.

Paesaggi che riempiono occhi e cuore
Panorama-dal-Col-du-Galibier-con-la-Barre-des-Ecrins-sullo-sfondo (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)
Panorama dal Col du Galibier con la Barre des Ecrins sullo sfondo (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Il panorama, nella parte alta del percorso, è di quelli entusiasmanti: in basso il Col du Lautaret, di fronte i ghiacciai della Meije e in secondo piano le candida silhouette della Barre des Écrins che con i suoi 4.102 metri di altezza è il quattromila più occidentale e meridionale delle Alpi.

C’è di che riempirsi gli occhi. Fra scenari d’altitudine, mucche al pascolo e marmotte che occhieggiano nei prati si scende man mano di quota, guadando di tanto in tanto qualche ruscello, ma senza difficoltà tecniche eccessive. L’itinerario corre adesso sul fondovalle a fianco della Guisane, sempre più spesso all’interno di foreste, attraversando le piccole frazioni della parte alta della valle.

LEGGI ANCHE  Borghi belli d’Italia: Castellaro Lagusello

Piscina termale con terrazza panoramica
Serre-Chevalier-stabilimento-termale- la piscina dei Grands Bains a Monetiers Ph Dario Bragaglia
Serre Chevalier, la piscina dei Grands Bains a Monetiers (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Infine, ecco Monêtier-les-Bains uno dei tre comuni di Serre Chevalier che, come dice il nome, è una località termale. Dopo la discesa in bici, per la sosta si può approfittare dei Grands Bains,
lo stabilimento termale con una bella piscina interna ed esterna di acqua calda naturale e una terrazza-ristorante molto panoramica.

Ci sarebbe già di che essere molto soddisfatti della giornata, ma c’è la possibilità di una combinazione in più che permette di completare la discesa integrale della valle della Guisane.

Arrivo a Briançon a bordo di un gommone da rafting
Serre-Chevalier.-Discesa-in-rafting-della-Guisane (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)
Discesa in rafting della Guisane (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Abbandonate le due ruote si indossano muta, giubbotto e casco e si è pronti, dopo le istruzioni di rito, ad imbarcarsi sul gommone da rafting che in altri 15 chilometri ci porterà fino a Briançon. La Guisane è un torrente tranquillo nella prima parte, il che permette di godere del panorama: i paesi si succedono uno dopo l’altro, tutti con il loro tipico campanile, le vette della valle si mostrano da prospettive nuove e inconsuete.

La seconda parte è un po’ più impegnativa e le rapide sono classificate di quarto grado su una scala  di sei: il letto del torrente si restringe, la pendenza aumenta, gli ordini dell’istruttore sono scanditi con un tono più alto per superare il rumore delle acque. Ma infine si esce, la Guisane confluisce nella Durance, il fiume che scende dal Monginevro e attraverserà poi tutta la Provenza.

Le fortificazioni di la Cité Vauban…
Briançon.-Itinerario-in-e-bike-fra-le-fortificazioni-Ph-Dario-Bragaglia
Itinerario in e bike fra le fortificazioni (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Arrivando a Briançon non può che venir la curiosità di scoprire la Cité Vauban; ovvero la città alta con le sue fortificazioni che appare quasi sospesa alla montagna, illuminata dai toni caldi della luce del tramonto.

L’appuntamento è per il giorno successivo sempre al noleggio bici di La Salle-les-Alps a Serre Chevalier. Ma questa volta si tratta di una e-bike perché le pendenze per visitare tutto il complesso di fortificazioni sono notevoli. In pulmino si viene accompagnati nella città bassa e di qui inizia la salita, di bastione in bastione, per arrivare fino alle fortificazioni più alte. Oltre all’istruttore di e-bike in queste uscite si è accompagnati da una guida specializzata nel patrimonio storico e culturale.

… Utilizzate fino alla Seconda guerra mondiale
Briançon.-immagine-della-Ville-Vauban,-la-città-alta-circondata-dalle-mura-Ph-Dario-Bragaglia
La Ville Vauban, la città alta circondata dalle mura (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Fra una pedalata e l’altra, si apprende che la Cité Vauban deve il suo nome a Sébastien Le Prestre, marchese di Vauban, il più importante architetto militare di Francia, che fortificò la nazione sotto il regno di Luigi XIV. Molti cambiamenti sono intervenuti dall’epoca di Vauban, fine Seicento inizio Settecento, perché i forti sono stati utilizzati fino alla Seconda guerra mondiale e i militari se ne sono andati da pochi anni.

LEGGI ANCHE  Regent’s Canal: un modo alternativo per visitare Londra

Ma l’impianto delle fortificazioni e della città intra muros è ancora quello che, nell’autunno del 1692, Vauban delineò in soli due giorni di schizzi e disegni dopo un sopralluogo in quella che era allora una città di confine con il pericoloso vicino, il Ducato di Savoia.

La città storica e il pont d’Asfeld
Il-Pont-d'Asfeld-supera-la-Durance-a-60-metri-di-altezza-Ph-dario-Bragaglia
Il Pont d’Asfeld supera la Durance a 60 metri di altezza (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Il colpo d’occhio migliore lo si ha dalla parte alta dei forti. Praticamente una vista a volo d’uccello sulla città storica e sul pont d’Asfeld. Quest’ultimo costruito fra il 1728 e il 1731 e dedicato al successore di Vauban, Claude François Bidal, marquis maréchal d’Asfled. Il ponte supera una stretta gola della Durance a 60 metri di altezza. Adesso è tempo di dedicarsi alla scoperta della Cité Vauban entrando nella cinta muraria dalla parte alta, dalla Porte de Pignerol: Pinerolo fu per lungo tempo la piazzaforte avanzata in Piemonte del Regno di Francia.

La Grande Rue è la strada principale che taglia tutto il centro storico, da nord a sud fino agli spalti meridionali. Oggi è tutta un animato susseguirsi di ristorantini, caffè, negozi di souvenir e di case dalle facciate colorate che suggeriscono il trapasso dalla più severa architettura del nord ad una che ha già qualche sentore di Provenza.

Serre Chevalier: sulle piste di Luc Alphand anche d’estate
Briançon.-La-Grande-Rue-è-l'asse-principale-della-Ville-Vauban-Ph-Dario-Bragaglia
La Grande Rue è l’asse principale della Ville Vauban (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Serre Chevalier è notissima come stazione di sport invernali. Uno dei più vasti comprensori sciistici d’Europa a cui si accede, volendo, direttamente da Briançon. Ma anche d’estate molti impianti sono aperti e conducono facilmente in altitudine. Da Chantemerle una funivia sale fino a Serre Ratier, a 1.905 metri, seguendo la pista dedicata a Luc Alphand, grande discesista degli anni Novanta nativo di questa valle. A Serre Ratier si apre un ampio anfiteatro servito da altri impianti che raggiungono i 2.500 metri. Qui si possono praticare divertenti discese con il mountain kart o altre un po’ più impegnative con la trottinette, una specie di monopattino adatto alle discese su terreno sterrato.

Info: www.serre-chevalier.com. A Briançon e nella Valle di Serre Chevalier ci sono diversi punti informativi.

LEGGI ANCHE  L'Irlanda blu

Per viaggiare in Francia: https://it.france.fr/it

Dove dormire
Hotel Le Christiania, La Salle-les-Alps: www.le-christiania.com. Un comodo 3 stelle di 26 camere a conduzione familiare che si trova a fianco della strada che risale la valle della Guisane. Parcheggio privato.

Dove mangiare

Serre-Chevalier,-Ristorante-La-Manouille
Serre Chevalier, Ristorant La Manouille (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

La Manouille, La Salle-les-Alps, rue de la Guisane 55. Il bello di Serre Chevalier è che, oltre alle parti più moderne, tutti i villaggi hanno conservato il loro nucleo antico con la tipica architettura di montagna. Rue de la Guisane è l’asse storico di La Salle: fra i diversi ristoranti che affacciano su questa via c’è La Manouille che, in un ambiente rustico e curato, foderato di legno, propone specialità di montagna, servite con una bella presentazione.

Panorama Café, Briançon, in posizione panoramica con molti tavoli all’aperto in place Général Eberlé. Consigliabile per le insalate freschissime.

Serre-Chevalier.-Ristorante-Le-Chazal
Ristorante Le Chazal (Ph. D. Bragaglia ©Mondointasca.it)

Le Chazal, Les Guibertes, www.restaurant-chazal.fr. In una frazione de Monêtier  ottimo livello gastronomico. Condotto dallo chef Fabien Ferdinand che dopo esperienze in ristoranti stellati in Francia e in Europa è ritornato da quattro anni nella sua valle di origine. Propone un’alta cucina legata ai prodotti delle Hautes Alpes. Si cena in quella che era una vecchia stalla con mangiatoia a vista.

L’Alpin, Briançon, www.lalpin.fr. Nel cuore della città bassa, la Rue Central è il luogo del ritrovo serale con molti bar e ristoranti. L’Alpin con la sua bella terrazza estiva è al centro di questa animata strada e offre un servizio cordiale e informale. I menù che propone classici francesi e locali. Buona scelta di vini.

Chalet Hôtel, Serre Ratier: all’arrivo degli impianti che salgono da Chantemerle, a 2.000 metri di altitudine, lo chalet offre, oltre ad alcune deliziose camere per soggiornare in quota, una bella terrazza estiva dove gustare qualche ricca insalata o un buon dessert con vista sulla montagne.

Dove noleggiare le biciclette

Serre Che VTT

, La Salle-les-Alpes, Base de loisirs du Pontillas, 5 Route de Pré-Long, www.serrechevtt.fr; Ampia disponibilità di mountain bike, e-bike per escursioni con o senza istruttore.

Rafting
YouRaft Serre Chevalier, Le Pré Chabert, Route des Guibertes, Le Monêtier-les-Bains www.youraft-serrechevalier.com. Istruttori professionisti vi guideranno alla scoperta della Guisane, sia nella parte più facile, adatta anche alle famiglie, sia nella parte finale, più sportiva.

Leggi anche:

Riale e la Val Formazza: tanta voglia di natura, sport e buon cibo

Monferrato: un arcobaleno di colori

Manduria la città dei Messapi

Condividi sui social:

Lascia un commento