Sabato 14 Dicembre 2024 - Anno XXII

Augsburg, una storia di cultura, ricchezza, solidarietà

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In compagnia di Mozart e Brecht andiamo alla scoperta di una delle più importanti città della Baviera. I tedeschi la definiscono anche, scherzosamente, la più settentrionale città italiana.

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La facciata e la torre del Municipio dominano il centro cittadino

Augsburg, terza città della Baviera per grandezza con 300.000 abitanti, è considerata scherzosamente dai tedeschi la più settentrionale città italiana. E non solo per le origini romane. È l’antica Augusta Vindelicorum fondata nel 15 a. C. dall’imperatore Augusto. Ma soprattutto perché la comunità italiana è molto significativa e ha influenzato lo stile di vita cittadino. Un’influenza che peraltro arriva da lontano, partendo dallo stile Gotico a quello Romantico, fino alla moda e al design contemporanei.

Maximilianstrasse
Maximilianstrasse

L’arte italiana con Veronese, Tiepolo, Canaletto è ben rappresentata nel Palazzo Schaezler, il più significativo complesso residenziale del XVIII secolo, che ospita diverse collezioni museali. A partire dal XVIII secolo, i commercianti cattolici provenienti dai territori dell’odierna Italia hanno dominato la vita economica della città di Augsburg.
I nomi di imprese italiane come Carli, Pogliese, Vanoni e altre, raccontano dei costanti contatti commerciali con l’Italia. I palazzi costruiti da queste famiglie italiane, lungo la Maximilianstrasse, sono ancora oggi la testimonianza dello stretto legame con il sud delle Alpi.

Ausburg la città della famiglia Mozart
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Centro storico di Augsburg

Il centro storico è fra i più grandi delle città tedesche e offre molti spunti di interesse. A partire dalla casa natale di Leopold Mozart, il padre di Wolfgang Amadeus, che si trova nella Frauentorstraße.
La famiglia Mozart era infatti originaria di Augusta. Questa è la casa dove Johann Georg, padre di Leopold e nonno di Wolfgang visse e svolse la sua attività di artigiano legatore. Come noto Leopold ebbe un’influenza decisiva sulla formazione del figlio che soggiornò per cinque volte nel 1763, 1766, 1777, 1781,1790 nella città natale del padre.

Nato nel 1719, Leopold frequentò il Collegio dei Gesuiti. Un privilegio piuttosto insolito per il figlio di un artigiano. Qui ricevette un’ampia istruzione umanistica, scientifica, linguistica e musicale. Dopo gli studi si trasferì a Salisburgo e qui fu al servizio del principe arcivescovo come musicista di corte. Proprio grazie a questa sensibilità artistica ben sviluppata, fu il primo ad intuire e incoraggiare il talento geniale del piccolo Wolfgang, di cui fu l’educatore, il primo maestro di musica e ben presto anche l’impresario.

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La casa museo di Leopold Mozart
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Mozarthause

La casa di Leopold Mozart è diventata un museo con un’esposizione fin dagli anni Trenta del Novecento. Chiusa nel 2018 per essere rinnovata e stata riaperta nel marzo 2020. Quando si potrà ricominciare a viaggiare sarà praticamente una novità.
L’itinerario espositivo è stato ripensato con criteri innovativi ed emozionali: undici stanze tematiche offrono la possibilità di vivere una collettiva esperienza interattiva.
Le stanze invitano a percepire, udire, prendere parte ed essere protagonisti. Attraverso, ad esempio, una ricostruita carrozza da viaggio della famiglia Mozart e una stanza dedicata allo studio della musica e alla sua composizione. Una nuova sala teatro creata in stile barocco si presta anche ad essere sala per convegni o concerti  con uno storico pianoforte a coda Stein. Una sala dei suoni offre tanti approcci alla musica di Leopold Mozart e all’uso creativo degli strumenti utilizzati. Ci sono alcune riproduzioni dello svariato vestiario di Leopold e “un ambiente di percezione“, dove la musica si trasforma in un’esperienza godibile con tutti i sensi.

Augsburg, Bertolt Brecht e l’acqua
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Casa natale e museo di Bertolt Brecht

Augsburg è la città natale di un altro grande protagonista della cultura tedesca del Novecento, lo scrittore e drammaturgo Bertolt Brecht.
La casa natale in Auf dem Rain 7, dove l’autore de L’opera da tre soldi nacque nel 1898, è diventata anch’essa un piccolo museo. Vi si arriva seguendo la segnaletica con il profilo di Brecht. Muovendosi fra strade che attraversano i molti canali che formano una rete di acque portate dai fiumi Lech, Wertach e Singold.

AugsburgIl Sistema di gestione delle acque è patrimonio UNESCO
Il Sistema di gestione delle acque è patrimonio UNESCO

Recentemente il sistema di gestione delle acque di Augsburg è stato riconosciuto come patrimonio Unesco.

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I canali, le vie d’acqua, i ponti che sono più di 500, le belle fontane, la stazioni idriche (22) messe in funzione fin dal 1416 possono diventare dei veri e propri itinerari a tema, particolarmente gradevoli e rinfrescanti nella bella stagione. L’abbondanza di acqua è una delle ragioni storiche della prosperità economica della città fra la fine del Medioevo e l’età moderna.

Il monumentale municipio di Augsburg
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La Sala dorata del Municipio di Augsburg

Il simbolo più luminoso di quel periodo è il Municipio di Augsburg che nel 2020 ha festeggiato i 400 anni dalla prima riunione del Consiglio della Città nello splendido edificio. La costruzione, nelle intenzioni dei finanziatori, doveva rispecchiare la ricchezza della città imperiale e il compito venne affidato al geniale architetto Elia Holl che si ispirò agli edifici veneziani che aveva ammirato nei suoi viaggi nella città lagunare, pur non trascurando le influenze che arrivavano dal Nord Europa.

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Particolare della Sala dorata (ph. © Dario Bragaglia)

Ne nacque un edificio monumentale, con le due scalinate che conducono alla Sala Dorata del secondo piano, un enorme spazio che lascia i visitatori ammirati per la ricchezza di decorazioni, i portali, il soffitto intarsiato.
In omaggio all’architetto, un busto di Elias Holl è stato posto nella scalinata sud del municipio e un rilievo di arenaria con il ritratto si trova sulla facciata dell’attuale ristorante “Die Ecke”. Anche nei sotterranei del municipio, all’entrata del ristorante “Ratskeller”, è possibile ammirare un piccolo busto di Elias Holl.

I Fugger e il quartiere popolare più antico al mondo
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Busto-di-Jakob-Fugger-nella-Fuggerei (ph. © Dario Bragaglia)

Sarebbe impossibile lasciare Augsburg dimenticando che questa è stata la città dei Fugger; la famiglia di imprenditori e banchieri che ebbe una straordinaria influenza in campo politico e religioso nell’Europa di inizio Cinquecento, fra tardo Medioevo e inizio dell’Età moderna. Nel 2021 ricorrono i 500 anni della donazione che Jakob Fugger, detto “Il Ricco” – e il soprannome lascia intendere molte cose – fece ai bisognosi della città, anche a nome dei defunti fratelli Georg e Ulrich.

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Museo Fugger
Museo Fugger

L’atto di carità cristiana si concretizzò in particolare nella costruzione della cosiddetta Fuggerei, che si potrebbe definire il quartiere di case popolari più antico del mondo. In pratica si tratta di un complesso di 67 casette a schiera concesse ai cittadini bisognosi ad un canone di affitto simbolico che ancora oggi equivale a 88 centesimi di euro annui. Ma a questo si devono aggiungere le tre preghiere quotidiane che, nel volere di Jakob Fugger, i beneficiari devono recitare ogni giorno per le anime dei tre benefattori.

In visita alla Feggerei
Visita alla Fuggerei
Visita alla Fuggerei

Ancora oggi la Fuggerei, un’area di 15 mila metri quadrati che si trova in prossimità del centro, ospita circa 150 persone che però devono rientrare ogni sera entro le ore 22 quando le porte di accesso del muro perimetrale vengono chiuse.
Nel rispetto dei residenti, molti sono degli anziani, è possibile visitare la Fuggerei individualmente o in gruppo ed entrare in un appartamento “campione” che serve per capire la lungimiranza, per gli standard di vita dell’epoca, di questa iniziativa sociale nata 500 anni fa.

Info: www.augsburg-tourismus.de
www.germany.travel
kunstsammlungen-museen.augsburg.de

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