Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

e_mob 2020: il futuro della mobilità ai tempi del Covid

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Dal 9 all’11 novembre si è tenuta la 4ª edizione del Festival della mobilità elettrica e sostenibile. Le offerte dei gruppi automobilistici. Le proposte emerse per la mobilità nelle città. La rete ricarica

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Gli interventi dei relatori in digitale

La 4ª edizione di e_mob, l’eMobility Festival tenutosi dal 9 all’11 novembre esclusivamente in forma digitale causa l’emergenza Covid, è stata comunque un successo. Oltre 6.000 accessi, una quantità e qualità delle proposte emerse; la partecipazione di personalità di spicco, associazioni e imprese. Tra le presenze istituzionali il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente della Regione Lombardia e Irene Priolo, assessore all’ambiente della Regione Emilia Romagna.

Alla fine dei lavori le soluzioni per agevolare la mobilità a zero emissioni nel 2021 sono sfociate nella Carta di e_mob2020 che sarà consegnata al Governo. Nei tre giorni di congresso si è parlato anche dei principali limiti indicati dai clienti per le auto elettriche: costo di acquisto elevato; tempi di ricarica lunghi; scarsa autonomia; alti costi della ricarica; impatti sulla mobilità.

Gli obiettivi di e_mob2020 

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Immagine della edizione 2019

L’edizione 2020 è caduta a ridosso della ennesima procedura di infrazione europea contro l’Italia per lo sforamento dei limiti dell’inquinamento dell’aria. La priorità è la riduzione dell’inquinamento dell’aria, a prescindere dalla tecnologia sfruttata per raggiungere l’obiettivo. La conversione tecnologica, però, dovrà essere accompagnata anche da una riduzione della mobilità privata in auto. Si devono perseguire diverse strategie, puntando su ferrovia, trasporto pubblico di massa elettrificato, mobilità privata a zero emissioni e forme di mobilità dolce.

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Jeep Renegade elettrica

I trasporti sono l’unico settore con emissioni di CO2 in crescita. Ora rappresentano un quarto delle emissioni totali dell’Unione Europea che ha l’obiettivo di tagliare del 90% il rilascio di CO2 del comparto entro il 2050.
Notizie positive sono arrivate sul fronte dei veicoli che ormai hanno autonomia adeguata alle esigenze di spostamento della maggioranza dei cittadini. I prezzi sono competitivi con le rivali termiche, grazie agli incentivi. Bisogna anche considerare che l’Italia ha il parco circolante piu anziano d’Europa. Pertanto bisognerà convertire sull’elettrico una quantità di persone che non pensavano di farlo. Molto attrattivi i modelli illustrati dalle case automobilistiche presenti a e_mob.

e_mob2020: l’offerta del gruppo FCA

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La nuova 500 elettrica

Il gruppo FCA ha in previsione entro il 2025, 21 modelli elettrici compresi quelle con marchio Alfa Romeo e Maserati, anche se riconosce che bisognerà spiegare al cliente i vantaggi della mobilità elettrica in termini di facilitazione della vita al cliente. Primo passo è la Nuova 500 elettrica, terza generazione della iconica 500 nata nel 1957. Unica auto a batterie disponibile in tre varianti di carrozzeria (berlina, cabrio e 3+1 con porta laterale). La sola city car con guida autonoma di livello 2 e Fast Charge di serie che in mezzora carica l’80% della batteria. Inoltre dispone di una app per localizzare le colonnine. Seducenti sono le Jeep Renegade e Compass 4xe con tecnologia ibrida plug-in, le versioni più potenti di sempre, capaci di prestazioni superiori alle sorelle termiche in strada e fuoristrada. Consentono di viaggiare a zero emissioni per 50 km.

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e_mob2020: l’offerta del gruppo Hyundai

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Hyundai kona electric

Hyundai sottolinea l’importanza di fare cultura sui clienti. Per esempio che sono necessarie due ricariche al mese per poter percorrere1.000 km. La gamma elettrificata di Hyundai, formata da Kona Hybrid e Kona Electric (capace di 484 km di autonomia con una sola carica nel ciclo misto WLTP, che si traducono in 660 km di autonomia cittadina). Prosegue con Ioniq nelle varianti elettrica, ibrida plug-in e full hybrid; Nuova Tucson e Nuova Santa Fe in versione 100% ibrida; da Nuova i20 e Nuova i30 con ibrido leggero, e dalla Fuel Cell Nexo. In arrivo nei prossimi mesi anche le versioni plug-in dei Suv Tucson e Santa Fe. Il nuovo brand Ioniq Hyundai introdurrà dal 2021 la nuova generazione di veicoli 100% elettrici con il Suv di medie dimensioni Ioniq 5.

e_mob2020: l’offerta del gruppo Renoult

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Renault Megane show car e Dacia Spring

Renault, tra i primi costruttori a credere nella tecnologia a batterie è oggi in grado di proporre modelli cittadini come il quadriciclo Twizy e la city car Nuova Twingo Electric. Ma anche la berlina compatta Zoe, l’auto elettrica più venduta in Italia e in Europa. Modelli a cui si aggiungono Renault Captur E-Tech Plug-in Hybrid, Mégane Sporter E-Tech Plug-in Hybrid e Clio E-Tech Hybrid. Oltre ai veicoli commerciali 100% elettrici Kangoo Z.E. e Master Z.E. La casa ha appena svelato la nuova piattaforma CMF-EV su una show car Megan da cui nascerà la seconda generazione di modelli elettrici della Régie. Un’offerta del Gruppo che sarà rafforzata nel 2021 da Dacia Spring, modello che promette di rendere accessibile la tecnologia elettrica a tutti.

Servizi innovativi

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Colonnina di ricarica in città

A fare prevedere un miglioramento generale dei futuri modelli sono anche servizi innovativi, quale ad esempio “Battery in the cloud” di Bosch, sviluppato per migliorare significativamente le prestazioni e la durata delle batterie nelle auto elettriche. Le soluzioni software nel cloud analizzano continuamente lo stato della batteria, permettono di riconoscerne i fattori di stress, come la ricarica veloce, e predispongono misure per contrastare l’invecchiamento delle celle e per la prima volta consentono di effettuare una previsione affidabile della durata residua e delle prestazioni della batteria stessa.

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e_mob2020: non solo elettrico

Contributi ai trasporti “puliti” sono arrivati anche da esponenti di organizzazioni per la prima volta presenti a e_mob2020, le associazioni a tutela dei carburanti tradizionali e alternativi: l’idea è di sfruttare alcuni carburanti innovativi nei settori dei trasporti dove la tecnologia elettrica appare poco adeguata. In particolare, ci si riferisce all’alimentazione di aerei e navi, ma anche in questa prima fase della decarbonizzazione, pullman, camion e treni attivi nelle tratte non elettrificate. I combustibili citati sono diversi, con i più rilevanti rappresentati dalle “benzine” sintetiche, dai biocarburanti al gas naturale e all’idrogeno “verde”, ossia prodotto con energia proveniente da fonti rinnovabili.

Le innovazioni della rete di ricarica

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Il nodo più critico da risolvere per favorire la mobilità elettrica riguarda la rete di ricarica. Oggi è costituita in Italia da oltre 8.500 colonnine; l’obiettivo è di raggiungere 45mila colonnine nel 2030.
I problemi odierni relativi all’implementazione di un sistema più ampio sono, come evidenziato dagli operatori del settore: burocrazia, conflitti di potere tra istituzioni, disomogeneità delle regole, cattiva distribuzione geografica, mancanza di colonnine sulle autostrade.
Le soluzioni sono per lo più note: incremento delle colonnine veloci, installazioni Fast in autostrada, omogeneizzazione della diffusione sul territorio e diffusione della ricarica domestica e condominiale.

La mobilita nelle nuove città

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Per quanto riguarda i trasporti di massa gli autobus ecologici (elettrici, metano e idrogeno), la realizzazione o l’ammodernamento di metropolitane, filovie o tranvie con grande capacità di trasporto si dovranno integrare con la mobilità a due ruote. Un comparto che dovrebbe assumere un ruolo di rilievo negli spostamenti urbani futuri. Un’ascesa auspicabile per l’Italia, dove già ora, 1 ciclomotore su 5 venduti è elettrico, ma è attesa una vigorosa crescita al 2025, in particolare nel settore dei modelli urbani; ma anche di quelli destinati allo sharing (ormai quasi 100% a batterie) e al settore delivery.

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Prospettive positive hanno anche i mercati delle bici a pedalata assistita e dei monopattini. Entrambi si integreranno bene con i vari sistemi dei trasporti se si stabiliscono regole chiare. I benefici delle due ruote elettriche sono minore consumo del suolo, abbattimento del traffico, tempi di spostamento inferiori, costi di gestione limitati e basso consumo di risorse energetiche.

Le proposte della comunità di e_mob2020

In sintesi le imprese che operano a diverso titolo nel settore chiedono una cabina di regia nazionale unica per definire le strategie sulla mobilità elettrica. Non solo bisogna coordinarsi con regioni, associazioni e aziende, vanno anche definiti gli incentivi nazionali in modo chiaro da non cumulare con quelli regionali e comunali per non creare confusione e disparità territoriali. Inoltre deve essere favorito lo sviluppo della ricarica domestica e condominiale e di quella pubblica con colonne fast e ultra fast, nonché la prosecuzione delle politiche di semplificazione burocratiche. Infine rendere più omogenea la rete di ricarica che oggi è concentrata soprattutto al Nord (56%) a scapito del Centro (23%) e del Sud e isole (21%).

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