Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

“Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, storia, mito” e simbolo della città

Bassano-del-Grappa-Ponte-Vecchio

I Musei Civici di Bassano del Grappa dal 29 Maggio al 10 Ottobre 2021 celebrano con una mostra il restauro del Ponte Vecchio, detto anche Ponte degli Alpini o Ponte di Bassano, simbolo della città.

Mostra-Palladio-Bassano-il-Ponte

Molte città sono ricordate per i monumenti e i palazzi che, nel tempo, sono diventati simboli di richiamo turistico. Parigi sarà ricordata per la Tour Eiffel; Londra per il Big Ben; New York per la Statua della Libertà; Venezia per Piazza San Marco; Atene per il Partenone che domina dall’alto dell’Acropoli. L’elenco potrebbe continuare con centinaia di altri luoghi dallo skyline indimenticabile.
La città di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, ha come simbolo il Ponte Vecchio, detto anche Ponte degli Alpini o Ponte di Bassano. È un ponte coperto in legno che collega le due rive del Brenta. Il fiume nasce dai Laghi di Levico e di Caldonazzo e dopo 174 Km sfocia nel Mare Adriatico.

I Musei Civici di Bassano, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale della città, promuovono la mostra “Palladio, Bassano e il Ponte. Invenzione, storia e mito” visitabile dal 29 Maggio al 10 Ottobre 2021. Curatori dell’interessante esposizione sono Guido Beltramini, Barbara Guidi, Fabrizio Magani e Vincenzo Tinè.

Andrea Palladio genio artistico del Rinascimento

Bassano-del-Grappa-panoramica-sul-ponte-degli-alpini
Bassano del Grappa panoramica sul Ponte degli alpini

Un’iniziativa messa in atto per celebrare la conclusione di opere di restauro altamente significative trattandosi di un ponte costruito in legno. La particolarità sta proprio nel materiale impiegato fin dai tempi di Andrea Palladio, famoso architetto delle ville e dei palazzi veneti dall’architettura classica. Palladio, influenzato dalla bellezza dell’arte greco-romama, progetta splendide ville, chiese, palazzi, basiliche e monumenti dove non mancano chiari riferimenti iconografici classici.

Palladio, da artista geniale del Rinascimento, si interessa anche alla costruzione dei ponti. Ne parla nel trattato de “I quattro libri dell’architettura” edito nel 1570 a Venezia. Nel trattato descrive, con dovizia di particolari, la scelta dei materiali e le tecniche costruttive dei ponti in legno, in pietra. Il tutto arricchito da illustrazioni e disegni. Molti artisti del tempo e altri nel settecento, in particolare i vedutisti veneziani, trarranno ispirazione dalle tavole progettate da Andrea Palladio per dipingere le vedute con il Ponte di Rialto, per esempio.

LEGGI ANCHE  Guatemala, fra mercatini e fede popolare

Bassano e il Ponte ricostruito da Palladio

Ritratto-di-Andrea-Palladio,-opera-di-G.B.-Maganza
Ritratto di Andrea Palladio, opera di G.B. Maganza

Il Ponte di Bassano rappresenta un mito con la sua lunga storia. L’uomo, nel tempo, non ha cercato di modificare né di alterare la bellezza originaria, pensata dal suo ideatore Andrea Palladio. Il Maestro fu incaricato di progettare un ponte tanto caro alla città di Bassano. Il ponte che si trovava lì fin dal Medioevo fu danneggiato da una forte piena del fiume Brenta. L’intenzione dell’architetto fu quella di conferire alla struttura una forte stabilità coronata dalla bellezza del materiale naturale. Soluzioni tecniche e strutturali furono il punto di forza su cui puntare tutto l’impegnativo progetto.

Nacque così il Ponte di Bassano ricostruito più volte come l’araba fenice a dispetto di alluvioni, incendi, attentati, guerre. Viene chiamato anche Ponte degli Alpini in memoria di migliaia di soldati dei reparti alpini che parteciparono alle battaglie sul Monte Grappa e anche alla ricostruzione del ponte dopo la seconda guerra mondiale. L’esposizione porta alla ribalta la storia del Ponte attraverso disegni originali del Palladio, dipinti settecenteschi, mappe antiche, pregiati volumi rinascimentali, fotografie di fine Ottocento e modelli di studio contemporanei.

Informazioni: www.museibassano.it

www.magicoveneto.it/bassano

Leggi anche:

“Napoleone ultimo atto. L’esilio, la morte, la memoria”

“Dante. La visione dell’arte” ai Musei San Domenico di Forlì

The Families of Man al Museo Archeologico Regionale di Aosta

Condividi sui social:

Lascia un commento