Sabato 14 Dicembre 2024 - Anno XXII

The Families of Man al Museo Archeologico Regionale di Aosta

The Families of Man Ferdinando-Scianna,-Marpessa

La mostra fotografica dal titolo “The Families of Man” apre ad Aosta il 28 maggio. Un affresco sulla contemporaneità storica, sociale, economica, ambientale degli ultimi trent’anni. Esposte un centinaio di opere di 50 fotografi.

©Luca_Campigotto_Hong-Kong,-2016
L’esasperazione dell’inurbamento. Luca Campigotto, Hong Kong, 2016. ©Luca Campigotto

La mostra fotografica The Families of Man al Museo Archeologico Regionale di Aosta, apre dal 28 maggio al 10 ottobre 2021. L’esposizione riflette e racconta i grandi temi dell’uomo e della società degli ultimi decenni. Il progetto, promosso dall’Assessorato Beni culturali della Regione Autonoma Valle D’Aosta e realizzato da Electa, è curato da Elio Grazioli e Walter Guadagnini.
La casa editrice e i curatori hanno coinvolto 50 fotografi con un centinaio di opere. Tra i maestri della fotografia troviamo Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Jacopo Benassi, Gianni Berengo Gardin, Paola De Pietri, Mario Dondero. E ancora, Andrea Galvani, Francesco Jodice, Armin Linke, Adrian Paci, Antonio Rovaldi, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, Toni Thorimbert, Franco Vaccari, Paolo Ventura, Massimo Vitali.

Le opere esposte compongono e rappresentano un grande affresco sulla contemporaneità storica, sociale, economica, ambientale degli ultimi trent’anni. Si parte dalla caduta del muro di Berlino per arrivare agli eventi legati al fenomeno della pandemia. Quest’ultimo ha iscritto il 2020 tra le date storiche dell’umanità.

The Families of Man per la dignità umana

Paolo Roversi, Kirsten for Romeo Gigli, Paris 1987 © Paolo Roversi
Paolo Roversi, Kirsten for Romeo Gigli, Paris 1987. © Paolo Roversi

L’indagine da cui muove l’esposizione di Aosta ha dato vita nel corso degli anni a numerose letture. Tutto parte dalla mostra fotografica The Family of Man ideata da Edward Steichen nel 1955, al MoMA di New York. Presentata in piena guerra fredda dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, The Family of Man fece il punto su un’epoca di cambiamento. Nel 1955 venne pensata per celebrare la dignità umana.

L’esposizione al Museo Archeologico Regionale di Aosta, pur riferendosi a quel modello leggendario, organizza la narrazione riferendosi a cronologia e tematica. Sotto l’aspetto cronologico si considerano gli anni 1989-2000; 2001-2019; 2020; per quello tematico: fine della modernità, mondo connesso, pandemia. Si dà vita così a un racconto per immagini dei più significativi sviluppi della società tra fine Novecento e primi decenni del Duemila; a partire dal cambiamento dell’immagine dell’uomo e di ciò che lo circonda.

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L’uomo e l’evoluzione della società

The Families of Man Lorenzo-Vitturi,-Manta,-Cochinilla-Dyed-Yarn,-Polypropylene-Sack,-Body-in-Paracas,-2019
Lorenzo Vitturi, Manta, Cochinilla Dyed Yarn, Polypropylene Sack, Body in Paracas, 2019. © Lorenzo Vitturi

La mostra The Families of Man rilegge l’ideale impostazione di quella degli anni Cinquanta, ma in chiave più sociale. La presenza dell’uomo è costantemente posta in relazione con l’evoluzione della società. Fotografie di cronaca si alternano a fotografie di ricerca. Una scelta che restituisce allo spettatore il clima del periodo e l’evoluzione del linguaggio fotografico.

Nella mostra presenti solo autori italiani. Un modo per evidenziare la peculiare interpretazione che la nostra fotografia ha dato di accadimenti di portata universale, svelando il dialogo tra identità e globalizzazione.
L’allestimento è stato interpretato in modo che il visitatore, sala dopo sala, si trasforma da spettatore ad attore in un gioco di osservazione e partecipazione.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Electa (italiano/francese) che, oltre ai saggi dei due curatori, comprende un testo di taglio storico e documentario di Silvia Paoli dedicato alla mostra del MoMA, e un contributo di Daria Jorioz che attraversa i temi dell’esposizione di Aosta.

Info:

The Families of Man

, Museo Archeologico Regionale di Aosta, 28 maggio – 10 ottobre 2021. Aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 19. L’ultimo ingresso è consentito 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Ingresso: intero 6 euro; ridotto 4 euro; gratuito per i minori di 25 anni

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