Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

“Palcoscenici Archeologici” in mostra a Brescia

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Visitare Brescia per un doppio appuntamento: ammirare la Vittoria Alata, restaurata, al Capitolium e le otto sculture di Francesco Viezzoli esposte nel Parco Archeologico e Museo di Santa Giulia fino al 9 gennaio 2022.

Vittoria-Alata Brescia Musei
Vittoria Alata

Viviamo in un’epoca dove tutto corre veloce. Se non sei digitalizzato sei out. Il passato diventa arcaico. Il moderno prevale sull’antico. I Musei, fortunatamente, sono luoghi di cultura dove poter ritrovare la storia che ci appartiene. Il passato che ritorna lungo una linea del tempo scandita da avvenimenti spesso immortalati da reperti storici.

È il caso della Vittoria Alata, splendida statua in bronzo d’epoca romana, risalente alla prima metà del I secolo d.C., ritornata nella sua collocazione originaria. Dopo il restauro effettuato presso l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze è ritornata al Capitolium del Parco Archeologico a Brescia. Questo è l’esempio di come sia possibile coniugare il patrimonio storico con l’arte contemporanea.

“Palcoscenici Archeologici” a Brescia

Francesco Viezzoli Nike Metafisica
Francesco Vezzoli, Nike Metafisica, 2019, foto © Alessandra Chemollo, Fondazione Brescia Musei

Dall’11 Giugno 2021 fino al 9 Gennaio 2022 sarà possibile visitare gli spazi archeologici. Spazi ricchi di fascino dove sono state installate otto opere dell’artista contemporaneo Francesco Vezzoli. La mostra è intitolata “Palcoscenici Archeologici” ed il nome è alquanto in sintonia con le opere esposte. Vezzoli, infatti, ha elaborato otto sculture dalle forme moderne. Opere ispirate però all’arte classica in un dialogo continuo tra cultura classica, quindi eterna e solenne con la cultura pop, momentanea e passeggera.

Le sue sculture, intrise di poesia, sono inserite in un ambiente storico, archeologico che ne valorizzerà ancor più la bellezza delle forme dei soggetti rappresentati. Le opere sono posizionate su alcuni plinti appositamente studiati nei materiali e nei colori cromatici per adattarsi al sito archeologico.
Gli interventi curatoriali dell’artista bresciano si rifanno ad un suo progetto vincitore dell’Italian Council (7a edizione- 2019) nell’ambito della promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

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Premio alla creatività per il progetto “Palcoscenici Archeologici”

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Francesco Vezzoli, God is a Woman (after Constantin Brâncuşi), 2019, foto © Alessandra Chemollo, Fondazione Brescia Musei.

Il progetto “Palcoscenici Archeologici” ha ricevuto il premio per la grande qualità creativa e la straordinaria capacità dell’artista Vezzoli. Nella motivazione: per aver saputo conciliare arte contemporanea con l’archeologia, l’arte antica in modo armonioso e coerente. Il percorso espositivo si snoda lungo il Parco Archeologico di Brixia romana antico nome della città di Brescia. Dal Capitolium, si prosegue verso il Santuario Repubblicano, fino a giungere nel Teatro Romano. Da qui si passa alla cappella di Sant’Obizio della Basilica di San Salvatore, nelle Domus dell’Ortaglia e lungo la sezione romana del museo fino al complesso Museale di Santa Giulia. Ricordiamo che questo sito dal 2011 è patrimonio UNESCO nella sezione “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)

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Francesco Vezzoli, Achille!, 2021, foto © Alessandra Chemollo, Fondazione Brescia Musei.

Tra le opere esposte ricordiamo la Nike Metafisica, scultura in cemento ispirata alla Nike di Samotracia, esposta al Louvre a Parigi. Il visitatore potrà osservare le due Vittorie Alate: quella antica, romana, originale e quella contemporanea, rivisitata in chiave moderna. Nike Metafisica, già presentata con successo ad Avignone, ora appartiene alle collezioni civiche bresciane grazie al contributo di Italian Council.

Achille inedito è un’opera esposta a Brescia per la prima volta. L’artista reinterpreta il passato recente con la nostra contemporaneità.
Per il busto dell’eroe greco, Vezzoli ha tratto ispirazione dal volto della filiforme modella degli anni sessanta-settanta Twiggy in un mix di androgino e di eterno femminino.

 

“Musa dell’Antichità”, tributo all’attrice Sofia Loren

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Francesco Vezzoli, Portrait of Sophia Loren as the Muse of Antiquity (After Giorgio de Chirico), 2011, foto © Alessandra Chemollo, Fondazione Brescia Musei.

Un tributo particolare è rivolto all’attrice Sofia Loren attraverso l’opera che la ritrae come Musa dell’Antichità. Un ritratto realizzato per la Biennale Prospect. 2, nel 2011, ora patrimonio della città di New Orleans, ispirato all’estetica metafisica di Giorgio de Chirico. L’opera è collocata tra le rovine del Teatro Romano del Percorso Archeologico, luogo adatto ad immortalare la figura dell’illustre attrice italiana. L’allestimento dell’esposizione è stato curato da Filippo Bisagni ed il progetto è stato realizzato col contributo dell’Italian Council.

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Francesco Vezzoli, C-CUT Homo ab Homine Natus, 2018, foto © Alessandra Chemollo, Fondazione Brescia Musei

Francesco Vezzoli è uno degli artisti contemporanei più apprezzati nel panorama internazionale. Nativo di Brescia, ha compiuto i suoi studi presso la Central St. Martin’s School of Art di Londra, ed attualmente lavora a Milano. Ha esposto presso la Biennale di Venezia nel 2001,2005, 2007 e alla Biennale di Architettura nel 2014. I suoi lavori hanno riscosso successi a Istanbul,a New York, al Museum of Art di Los Angeles, il MAXXI di Roma, a Stoccolma, a Vienna, Monaco, Colonia, Mosca, Fondazione Prada a Milano, a Toronto,a Londra, Parigi, a Palazzo Grassi a Venezia, Filadelfia, Rotterdam, Zurigo, e tanti altri.

Informazioni:
La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00. Prenotare e acquistare i biglietti attraverso il sito bresciamusei.com. Si può contattare il CUP: 030.2977833-834 -santagiulia@bresciamusei.com (attivo da lunedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00).

www.bresciamusei.com

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