A Brescia sono in corso due mostre che hanno come protagonista la donna. Fino al 12 giugno, a Palazzo Martinengo si può ammirare “Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini”, mentre al Museo Diocesano c’è l’esposizione dal titolo: “Sacro al femminile. Opere degli allievi di Moretto”. Due mostre in due sedi diverse un unico filo conduttore che rimanda a un tema quanto mai attuale.
Protagonista assoluta come abbiamo detto è la donna impressa nelle tele di illustri artisti dal Rinascimento fino all’Ottocento. La figura femminile delle statue stele, ritrovate in Lunigiana e in Puglia, fa pensare che la donna sia, da tempi remoti, al centro dell’attenzione umana. Figure abbozzate nella pietra dove sono ben distinti i seni, organi deputati all’allevamento della prole. Dalle prime rudimentali espressioni antropomorfe, si è passati alle più reali interpretazioni delle donne nell’arte declinata nelle molteplici “sfumature di rosa”.
Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini
L’esposizione a Palazzo Martinengo, a Brescia, porta alla ribalta circa 90 opere di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, Corcos, Zandomeneghi, De Nittis e Boldini provenienti da musei nazionali, internazionali e da collezioni private. Ogni artista esalta la figura femminile raccontando, nella tela, il valore della protagonista. Che si tratti di una santa, di un’eroina, di una dea della mitologia classica, della nobildonna elegantemente vestita, della domestica intenta all’arte culinaria, della giovinetta che gioca, ognuna di loro rappresenta se stessa con la sua unicità e fierezza.
Il soggetto femminile nella mostra Donne nell’arte, infatti, si presta ad essere narrato indugiando sugli attributi iconografici propri. Gli artisti non si sono risparmiati nel dipingere lo stesso soggetto in più copie. Tiziano, ad esempio, ha immortalato Maria Maddalena in più tele e qui in mostra troviamo la Maddalena penitente ritratta con l’iconografia tipica della Santa; ovvero il vaso dell’unguento, il libro di preghiere aperto, il teschio simbolo di morte. Il dipinto porta la firma autografa di Tiziano e proviene da una collezione privata tedesca.
Donne nell’arte: il percorso espositivo
Il percorso espositivo è articolato in otto sezioni tematiche dedicate a Sante ed eroine bibliche, Mitologia in rosa, Ritratti di donne, Natura morta al femminile, Maternità, Lavoro, Vita quotidiana, Nudo e sensualità. Tra i capolavori esposti segnaliamo il disegno di Gustav Klimt intitolato “Coppia di amanti in piedi” dove si nota l’intento dell’artista nell’accentuare la sensualità dell’abbraccio avvolgente dell’uomo in kimono e l’abbandono della donna svestita. Rappresenta lo studio per i suoi futuri lavori “Il Bacio” e “L’Abbraccio del Fregio Stoclet”. Le donne nell’arte sono rappresentate quali interpreti della dedizione alla famiglia, al lavoro nei campi oppure domestico come nel bel dipinto del Pitocchetto “La scuola di cucito”.
Gaetano Chierici dipinse “La piccola mamma” e “Gioie materne” che sprigionano una tenerezza infinita. E ancora Filippo Palizzi in “Scavi a Pompei” le donne partecipano ai lavori recando sulle spalle ceste pesanti e la fanciulla in primo piano appare intenta e pensierosa. Il romanticismo e la sensualità dell’universo femminile, emergono nei quadri di Giovanni Boldini con le sue donne belle, eleganti, oppure ritratte nel momento più intimo della toeletta. Ricordiamo altri artisti quali Zandomeneghi, Appiani, Piccioni, Tito, Gaetano Bellei col suo magnifico “Colpo di Vento” ed altri ancora.
La mostra Donne nell’arte curata da Davide Dotti è organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo. Si avvale del patrocinio della provincia di Brescia e del Comune, con la partnership della Fondazione Marcegaglia onlus.
Info: www.donnenellarte.it
“Sacro al femminile. Opere degli allievi di Moretto”
La mostra a Palazzo Martinengo esplora a 360 gradi la femminilità attraverso l’incanto della ritrattistica, del vivere quotidiano, del tempo libero. Al Museo Diocesano la mostra “Sacro al femminile. Opere degli allievi di Moretto” il percorso si snoda ponendo l’attenzione sul tema della donna nella religiosità. Sono stati molti gli artisti che hanno decantato la figura femminile rappresentando sante celebri per il loro martirio e la loro dedizione al cristianesimo. In questa mostra sono esposte 13 opere degli allievi del celebre Alessandro Bonvicino detto il Moretto. Le opere dell’artista bresciano sono esposte nei maggiori musei del mondo. Alla bottega del Moretto si formarono artisti quali Agostino Galeazzi, Luca Mombello, Francesco Ricchino.
Nella mostra troviamo i dipinti di Luca Mombello: Immacolata e Dio Padre; Conversione della Maddalena; Incoronazione della Vergine con l’allegoria della Pudicizia e dell’Umiltà; Presentazione di Maria al tempio; Sposalizio mistico di Santa Caterina che conserva ancora la cornice originale disegnata e intagliata dallo stesso artista.
Di Agostino Galeazzi sono presenti la Pala d’altare raffigurante la “Madonna con Bambino e le Sante Cecilia e Caterina e due committenti”, datato 1552. Un tempo la pala era collocata sull’altare della famiglia bresciana dei Luzzago e trasferita nel Palazzo Vescovile di Brescia nel 1800. Di Francesco Ricchino molto bello è l’olio su tavola “Madonna col Bambino” proveniente dalla sacrestia della chiesa di San Giorgio a Bovegno (BS).
La rassegna è curata da Davide Dotti, coadiuvato da un comitato scientifico, promossa e organizzata dal Museo Diocesano di Brescia, con il patrocinio della Fondazione Provincia di Brescia Eventi. A questa mostra l’ingresso è gratuito presentando il biglietto della mostra “Donne nell’Arte da Tiziano a Boldini”.
Info: www.museodiocesano.brescia.it
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