Lo spirito avventuroso e l’audacia fanno parte del DNA di Citroën da sempre. Due storie che vi raccontiamo dimostrano come il fondatore stesso della Marca, André Citroën fu un grande visionario e personaggio straordinario. Egli ha segnato radicalmente l’industria automobilistica grazie alla sua capacità di introdurre elementi all’avanguardia rispetto alla sua epoca.
Anniversari: Spedizioni attraverso i continenti
Un secolo fa, nel 1922, la Marca ha lanciato un’impresa senza precedenti, la prima traversata in automobile del Sahara (la leggendaria Crociera Nera); seguita nel 1924 da una seconda spedizione che arrivò fino a Città del Capo, detta anche “Spedizione Citroën Centro Africa”; infine, nel 1931 un’altra epica avventura, la più impegnativa delle Crociere Citroën, la “terza missione Haardt-Dubreuil”, più nota come Crociera Gialla. L’Avventura Gialla è stata una vera dimostrazione dell’amore per le sfide e dell’audacia che contraddistingue il brand Citroën da più di cento anni. Un modo, questo, anche a mettere in evidenza l’affidabilità e la robustezza dei veicoli impiegati in condizioni ambientali mai affrontate prima di allora.
Anniversari: Crociera Gialla
Il 4 aprile del 1931 partiva la Crociera Gialla, attraverso i continenti fino alla Cina in piena rivoluzione. Entrò a Pechino il 12 febbraio del 1932. L’itinerario era incredibile per i tempi: da Beirut a Pechino. Si attraversavano l’intero Medio Oriente e le vette della catena dell’Himalaya, impiegando i moderni e prestanti veicoli C4 e C6 semicingolati. Quattordici autocingolati e una quarantina di valorosi uomini divisi in due gruppi unirono idealmente il Mar Mediterraneo al Mare della Cina. Oltre 12.000 chilometri con ostacoli molto complicati da superare. In certi momenti costringeranno la spedizione a smontare pezzo per pezzo i cingolati per far loro superare catene montuose o grandi fiumi. Un’impresa che suggellerà il sogno di André Citroën con le meravigliose immagini dei suoi cingolati “in capo al mondo” (o più correttamente sul suo tetto), arrampicati sulle mulattiere dell’Himalaya.
La spedizione, si svolse articolata in due gruppi: il gruppo “Cina”, guidato da Victor Point, partito da Tientsin il 6 aprile 1931, raggiunse Pechino sulla Transiberiana; il gruppo “Pamir” invece partì da Beirut il 4 aprile 1931 guidato da Georges-Marie Haardt e Louis Audouin-Dubreuil alla volta della catena dell’Himalaya. Con loro, oltre a esperti di geologia, antichità e natura, una troupe di cineasti oltre a medici, telegrafisti e diciotto meccanici selezionati.
Anniversari: Tempeste di sabbia nel deserto del Gobi
Il gruppo “Cina” incontrò difficoltà tecniche, tra cui le tempeste di sabbia nel deserto del Gobi; oltre alle vicende legate alla guerra civile in corso nel Paese. Anche il gruppo guidato da Haardt non potendo transitare per l’Afghanistan, in guerra in quel momento, attraversò l’Himalaya percorrendo 372 chilometri in 26 giorni. Superò, in condizioni incredibili, vette al di sopra dei quattromila metri. I due gruppi riuniti attraversarono poi il Gobi in inverno, entrando il 12 febbraio del 1932 a Pechino.
Due i tipi di veicoli cingolati che parteciparono alla Crociera Gialla. Il primo derivato dalla C6F – destinato al gruppo “Cina” – presentava due serbatoi di benzina da 200 litri ciascuno; due gruppi elettrici; un radiatore speciale e un ventilatore a otto pale; carrozzeria in alluminio e tetto in tela; velocità 45 chilometri orari. Il secondo, utilizzato dal gruppo “Pamir” derivava dalla C4F, concepita per essere completamente smontata e rimontata in caso di bisogno. Studiato per essere efficiente con l’aria rarefatta delle alte quote.
Anniversari: La prima automobile per signore
Esattamente 100 anni fa, nel 1922, quando nessun altro marchio automobilistico pensava ancora al pubblico femminile, André Citroën aveva ideato un’auto progettata anche per le donne e che si è rivelata subito un successo in Europa. Fu presentata al Salone di Parigi del 1921 (commercializzata a partire dall’estate del ‘22), la prima vettura disegnata per le donne. Le automobili create a quell’epoca erano destinate quasi esclusivamente a un pubblico maschile, poiché guidarle richiedeva molto sforzo fisico che solo gli autisti professionisti, a quel tempo tutti uomini, potevano assolvere.
Erano sprovviste di qualsiasi meccanismo di aiuto, pesanti e con tante regolazioni manuali da eseguire, al contrario della 5CV che era facile da guidare.
Le prime Citroën 5CV, battezzate Type C furono proposte esclusivamente in versione Torpedo a due posti, la carrozzeria verniciata in un sorprendente colore giallo con i parafanghi verniciati di nero. Il suo colore, le sue dimensioni compatte e la particolare forma della parte posteriore fecero presto conoscere questo modello come “Petit Citron” (letteralmente “piccolo limone”).
Anniversari: La rivoluzione di casa Citroën
La vettura segnò il vero inizio della democratizzazione dell’automobile e divenne presto una best seller in particolare tra il pubblico femminile. Infatti fu una vera piccola rivoluzione sociale per l’epoca. Era un’auto leggera con un piccolo motore, ma soprattutto economica. Manutenzione molto semplice, più fluida alla guida rispetto alle altre vetture. Il volante era più maneggevole e la frenata avveniva con minore sforzo. La Citroën 5CV fu innovativa anche in termini di comunicazione.
L’intera campagna pubblicitaria ha dato alle donne un grande risalto, con l’obiettivo di sottolineare che questo modello era molto ben concepito in modo che le donne si sentissero a proprio agio alla guida e venissero incoraggiate ad avere il proprio veicolo. Proposta inizialmente come versione torpedo a due posti nel colore giallo, dal 1923 fu disponibile anche nella versione cabriolet. Infine, dal 1925, nella versione “trifoglio” (torpedo tre posti). Prodotta fino al 1926 in diverse versioni (tipo C1, C2 e C3) la Citroën 5CV è stata venduta in oltre 80.000 esemplari.