Mercoledì 9 Ottobre 2024 - Anno XXII

Cracking Art a Valeggio sul Mincio

Cracking-Art-Gioco-dell'oca

Il Gioco dell’Oca con la Cracking Art nel Parco Giardino Sigurtà. La mostra, inaugurata il 7 giugno, sarà visitabile fino al 30 settembre. Sono oltre 100 maxisculture realizzate da cinque artisti con plastica riciclata.

Crackina Art Conte Giuseppe Inga
Conte Giuseppe Inga, Kicco e Alex Angi col vicesindaco di Valeggio sul Mincio

L’arte non finisce mai di stupire. In questo terzo millennio gli artisti sembrano rivaleggiare in fatto di stupore con opere di grande effetto. L’artista della nostra epoca punta sulle dimensioni, sui soggetti stravaganti e sulle emozioni che l’opera stessa suscita nel visitatore. Tutti questi elementi si ritrovano nelle creazioni esposte nel pluripremiato Parco Giardino Sigurtà a Valeggio sul Mincio, a pochi chilometri da Verona e da Peschiera del Garda. Si tratta di un’esposizione di circa 100 opere riproducenti altrettanti animali disseminati lungo tutto il percorso del Parco in una sorta di “gioco dell’oca”. L’ultima tappa culmina presso i Giardini acquatici animati non solo dalle coloratissime ninfee ma dalle opere degli artisti del collettivo della Cracking Art.

L’inaugurazione della stupefacente mostra si è tenuta mercoledì 7 Giugno alla presenza del proprietario del Parco Giuseppe Inga Sigurtà, del Vice Sindaco di Valeggio e due dei cinque artisti autori delle creazioni in plastica riciclata: Kicco e Alex Angi.

Cracking Art: opere d’arte con plastica riciclata

Gioco dell'Oca, elefante
Maxiscultura di elefante

Gli artisti hanno sottolineato che le opere, in mostra fino al 30 settembre 2022, sono delle vere e proprie sculture dove la materia impiegata non è il marmo, oppure il legno, bensì la plastica che negli ultimi anni ha acquisito una brutta nomea. Ebbene, la Cracking Art, movimento sorto circa 30 anni fa, si prefigge di riutilizzare la plastica più volte attraverso processi di “rotomoulding” e riprodurre altre sculture che a loro volta saranno poi riciclate.

Attraverso questo sistema di riciclo, quindi, la plastica prodotta in grande quantità, viene sottratta alla dispersione nell’ambiente, preservandone l’ecosistema. Altro obiettivo del Movimento artistico è quello di far riflettere sull’ambivalenza fra natura e artificio, tra materiale organico e prodotto di sintesi.Attraversando il Parco, candidato al riconoscimento di miglior festival di Tulipanomania al mondo, si potranno incontrare grandi animali dai colori sgargianti che simboleggiano i nostri amici più comuni come il cane, il gatto, il coniglio, l’oca, oppure quelli selvatici quali l’orso, il coccodrillo, il lupo,  l’elefante e altri ancora.

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Il Gioco dell’Oca Selvatica

Gioco dell'oca giardini acquatici 18 tappa
Giardini acquatici tappa 18

All’ingresso del Parco Giardino, i visitatori ricevono la mappa che indica i vari itinerari con le numerose attrazioni e i punti ristoro. Quest’anno verrà consegnata anche la mappa del percorso del “Gioco dell’Oca” costituita da 18 tappe. Ogni tappa è contrassegnata da un animale di grande proporzione. Arrivati all’ultima tappa, nei pressi dei giardini acquatici, si potrà scoprire l’Oca Selvatica, opera inedita presentata al pubblico in anteprima mondiale. Vi sono trenta oche in plastica colorata che sembrano danzare nelle acque assieme alle bellissime ninfee. Un tripudio di colori che si specchiano nell’acqua creando riflessi straordinari.

L’itinerario nel Parco è di circa 10 km distribuiti tra sentieri in porfido, vialetti costeggiati da fiori, aiuole fiorite, gradini e palizzate. Il punto più alto del percorso è il Poggio degli Imperatori (134 m.sl.m), mentre il punto più basso è dato dall’area della Fattoria (80 metri s.l.m).

Maxisculture per il Gioco dell’Oca

Cracking Art Gioco dell'oca, la chiocciola
Mamma chiocciola nel parco

Ricordiamo che tutte le opere esposte hanno un legame con la simbologia e gli artisti vi hanno attribuito uno speciale significato. L’oca, per esempio, non è affatto stupida come dice un luogo comune. È, invece, intelligente, sensibile e capace di organizzarsi socialmente. Lo stesso etologo Konrad Lorenz, di passaggio nel Parco, la definì un animale solidale e in grado di essere fedele. La stessa fedeltà che le oche colorate avranno come sentinelle indomite e silenziose dei giardini acquatici e dell’intero parco.

La chiocciola è considerata simbolo di rigenerazione e la sua lentezza va interpretata come un modus vivendi fatto per gradi. La spirale rimanda alla coclea dell’orecchio interno umano e ancora al simbolo della posta elettronica. Si è soliti dire: “una rondine non fa primavera” in quanto questo importante uccello simboleggia proprio il risveglio della natura attraverso la sua comparsa e la sua abilità di nidificare tra le abitazioni. Un animale che simboleggia la forza è senz’altro l’elefante e lo troviamo all’inizio del parco mentre sembra spingere il tronco di una pianta secolare. Tutti gli altri animali sono una lenta scoperta come il lancio di una pedina sul tavoliere del gioco dell’oca.

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Informazioni: www.sigurta.it  – www.crackingart.it

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