A Palazzo Zaguri in Campo San Maurizio a Venezia, apre domani 29 ottobre la mostra “Tutankhamon. 100 Anni di misteri”. Il trecentesco Palazzo Zaguri, con i suoi 5 piani e 3000 metri quadrati di spazi espositivi, ospiterà i numerosi reperti archeologici provenienti dall’Egitto grazie alla collaborazione con importanti Istituzioni Egiziane. L’imponente esposizione, costituita da centinaia di reperti originali distribuiti in 36 sale, è allestita da Venice Exhibition s.r.l società che opera dal 2015 in ambito culturale e ha in gestione Palazzo Zaguri.
I faraoni, le loro tombe monumentali ritrovate a Giza, nella Valle dei Re a Luxor, hanno affascinato studiosi, archeologi, egittologi, scrittori, registi; ma anche documentaristi impegnati nella continua ricerca di prove per documentare l’antica civiltà e divulgarne le conoscenze, a volte intrise di mistero. Proprio come quella che avvolge Tutankhamon, il faraone divenuto re alla tenera età di nove anni e deceduto poco prima di compiere il 19° anno, nel 1323 a.C.
100 anni di misteri sulla morte del giovane faraone
A causa della lesione trovata sul cranio fece credere agli esperti che fosse stato assassinato. Gli studi approfonditi, compiuti con strumenti diagnostici, hanno dimostrato che probabilmente, pur se affetto da alcune gravi patologie, la morte sia sopraggiunta a causa di un incidente o in seguito a un combattimento. Nessun mistero, quindi, e nessuna superstizione; in particolare quella legata alla maledizione che indicarono coloro che studiarono la tomba e la mummia. Tra i più celebri scopritori ricordiamo l’egittologo londinese Howard Carter e il finanziatore inglese Lord Carnarvon che per primi scoprirono, nell’autunno del 1922, l’immenso valore della tomba del giovane faraone.
La sensazionale scoperta, avvenuta il 4 Novembre 1922 nella vasta area chiamata Valle dei Re, nell’attuale città di Luxor, fu tra gli eventi storico-culturali più famosi del ventesimo secolo. In questo sito archeologico che si presenta come una vasta area fatta di sabbia e roccia rossastra, sono state scoperte diverse tombe faraoniche interrate. Le tombe erano arricchite da decorazioni parietali con gli attributi iconografici tipici della civiltà egizia: scritte propiziatorie, scene di vita regale e gli immancabili dei.
Tutankhamon simbolo e splendore dell’antico Egitto
La tomba di Tutankhamon è l’unica riportata alla luce col suo contenuto ancora integro e intatto al suo interno. La testa della mummia è coperta da una maschera d’oro massiccio lucidato che raffigura le sembianze del re. La maschera funeraria, intarsiata da pietre preziose, simbolo della ricchezza e dello splendore dell’antico Egitto, è conservata al Museo Egizio al Cairo.
La mostra affronterà i misteri e gli aneddoti del giovane faraone non solo attraverso i numerosi reperti ma anche con scene ricreate mediante la ricostruzione in 3D della tomba di Tutankhamon distribuite in 50 stazioni immersive della realtà virtuale. Questa sorta di “metaverso” del XXI secolo è frutto del lavoro della Web’nGo – OneVR di Treviso. La società con sedi in Italia, in Germania e in Florida, ha adottato tecnologie grafiche realtime con la collaborazione di egittologi e archeologi. Al visitatore sembrerà di ripercorrere le fasi della scoperta archeologica, capire la vita e i segreti del famoso faraone semplicemente indossando uno dei 50 visori virtuali messi a disposizione del pubblico.
I numeri della mostra
Riassumiamo alcune cifre di cui si compone la mostra. I reperti in arrivo dall’Egitto sono stati trasportati in 6 container per la spedizione; 60 trasporti sul Canal Grande; 1 chilometro di percorso espositivo; 5 piani di allestimento; 36 sale espositive; 2 ore di visita guidata; 50 postazioni di realtà virtuale; 30 fra allestitori, scenografi, tecnici; 25 operatori di sala e ingresso; 180 vetrine per 1100 reperti esposti; 600 faretti di illuminazione.
“Tutankhamon. Misteri e tesori dal 29 ottobre 2022” Palazzo Zaguri, campo San Maurizio Venezia (la data di chiusura non è stata ancora fissata). Aperto da lunedì a venerdì, dalle 11 alle 18 (ultimo ingresso 17); Sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). La durata della visita è di oltre 2 ore.
Info: italmostre.it