Martedì 10 Dicembre 2024 - Anno XXII

Novembre in Puglia nei dintorni di Bari

novembre in puglia Castel del Monte

L’entroterra barese riserva nuove esperienze di viaggio all’insegna di un turismo lento, tra masserie e oliveti secolari. Gustosa cucina tradizionale.

novembre in puglia Bitetto, Chiesa Madre
Bitetto, Chiesa Madre

Piccoli centri in cui si respira l’amore per la terra che, come una creatura viva, vuole attenzione e rispetto. Il nostro viaggio, che suggeriamo di fare a novembre in Puglia, ci ha portato a scoprire piccole realtà che punteggiano l’entroterra barese tra la Murgia e il mare. Abbiamo visitato centri come Sannicandro, Corato, Sammichele di Bari, Bitetto, Santeramo in Colle. Qui la Puglia, che si è già conquistata da tempo il successo nazionale e internazionale, può ancora riservare sorprese e grande autenticità. Tutto è semplice e a dimensione di comunità. Una piazza raccolta intorno al municipio, case bianche, la chiesa madre imponente che sembra stringere in un abbraccio protettivo la comunità come in tanti episodi del passato, attacchi stranieri, distruzioni, la peste.

Novembre in Puglia tra Chiese e Castelli
Castello normanno di Sannicandro
Castello normanno di Sannicandro

In qualche caso le chiese sono tante e stupiscono in un piccolo borgo, come a Bitetto. Ad esempio, la chiesa madre dedicata al patrono San Michele rivela uno splendido romanico nel portale e nel rosone traforato; la “Veterana”, purtroppo non sempre aperta, è invece tutta coperta da sorprendenti affreschi, forse di epoca bizantina.

Qualche volta il monumento dominante nel piccolo borgo è il Castello. A Sannicandro tutto si concentra intorno all’imponente Castello Normanno ben restaurato che accoglie tutte le manifestazioni di rilievo, da quelle gastronomiche a quelle rievocative in costume.

Novembre in Puglia: una lunga storia
Monopoli, masseria e grotte nel Parco Rurale
Masseria e grotte nel Parco Rurale

La storia di questa terra barese è stratificata nei secoli. E ci si perde a sentir raccontare dagli ospiti sul posto, sempre accoglienti e cordiali, gli episodi del passato. A cominciare dagli attacchi corsari sulle coste alle favolose eredità, dalle esecuzioni capitali alle guarigioni miracolose. D’altronde questi piccoli centri della Puglia sono spesso inseriti in famosi “cammini”, il Cammino Micaelico il Cammino Materano, la Via Appia, la Via Peuceta, il Cammino dei Templari, il Regio Tratturo della transumanza… e quindi hanno conosciuto una storia gloriosa.

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Su tutto splendono di solito l’epopea normanna degli Altavilla e quella del grande Federico II che poco lontano da questi luoghi aveva fatto erigere Castel del Monte, il simbolico e un po’ esoterico.

Sammichele di Bari e il Museo Dino Bianco
Museo Dino Bianchi a Sammichele di Bari
Museo Dino Bianchi a Sammichele di Bari

Anche a Sammichele di Bari il castello imponente racconta la storia del borgo con il suo Museo della Civiltà contadina Dino Bianco. Nelle sale si sviluppa un ricco repertorio di oggetti, utensili, abiti, raccolti con tanta curiosità e passione dai cittadini stessi nel corso degli anni.

Si scoprono così tante forme di vita quotidiana, come le cerimonie di benedizione del cibo, la devozione popolare, l’abitudine di decorare i portoni con maschere apotropaiche contro il malocchio, il culto del santo patrono accanto al culto dell’Arcangelo Michele, tanto presente in questa terra, forse perché arcangelo guerriero legato ai Longobardi e poi ai Normanni.

Novembre in Puglia: nuovo turismo esperienziale
Novembre in Puglia Raccolta delle olive a Sannicandro
Raccolta delle olive a Sannicandro

Appena fuori dai piccoli centri distese di ulivi, tronchi centenari contorti, muretti a secco, masserie rosse e gialle perse nelle campagne o vista mare. Una forma di turismo esperienziale e ecosostenibile è oggi proprio la visita in campagna, in masseria, in oliveto, in frantoio. Ecco allora il nuovo oleoturismo che porta a conoscere direttamente i segreti della produzione.

A Sannicandro davvero esemplare il Frantoio Mossa Domenica, produttore della linea Natyoure da agricoltura biologica, vincitore del primo premio come EVO più salutare al mondo. Proprio così, sentendo raccontare le operazioni del raccolto e della molitura, e gli accorgimenti per ottenere la massima qualità, si impara ad apprezzare un prodotto puro e semplice come l’olio. Un prodotto che deve essere scelto e degustato con consapevolezza. Si apprezzano anche i sacrifici che richiedono la moderna agricoltura e l’allevamento, scoprendo con piacere che molti giovani pugliesi tornano alla terra e a una vita più genuina e salutare. È il caso del bravissimo Nicola Di Santo che a Santeramo si dedica con passione all’azienda zootecnica di famiglia.

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Novembre in Puglia tra le masserie
Masseria Spina a Monopoli
Masseria Spina a Monopoli

La terra vuol dire anche costruzioni particolari, in cui ogni elemento è funzionale. Sono le famose masserie della Puglia, delle cittadelle autosufficienti ora diventate celebri anche come luoghi di ospitalità. È il caso di Masseria Contursi a Santeramo in Colle, con la antica neviera; o della splendida Masseria Spina di Monopoli del 1700: colore rosso mattone, coronamento a volute nella cappella adiacente, scalone scenografico, distese di ulivi e fichi d’India, un parco rurale dove si visitano le grotte che un tempo erano addirittura utilizzate come abitazioni e poi come frantoio ipogeo.

Soste gustose
Olive fritte con pomodorini
Olive fritte con pomodorini

Nuovi itinerari per un nuovo turista, che ama i cammini lenti, i panorami rilassanti, le soste in mezzo a vigne e uliveti, i piccoli borghi, i ristoranti autentici. Le soste gustose sono all’insegna della cucina pugliese più tradizionale. Si comincia con una serie di antipasti spettacolari, olive dolci fritte e sott’olio, friggitelli, capocollo e soppresse, burratine, ricottine di pecora, funghi cardoncelli, panzerotti. Poi c’è la festa dei primi piatti, orecchiette e cavatelli conditi con tutti i sughi immaginabili.

Sagra della zampina di Sammichele
Sagra della zampina di Sammichele

Una cucina di terra forte e gustosa che trova il completamento nelle carni alla griglia, bombette, spiedini, involtini, braciole. Da non perdere, tra tutte le proposte, la famosa “zampina” di Sammichele, una salsiccia artigianale che mescola carne trita di vitello, agnello e maiale con salsa di pomodoro, spezie, parmigiano, basilico; oppure il rito delle “bracerie” di carne di cavallo diffusissime a Santeramo. E ovviamente bruschette e taralli ovunque.

Le sagre popolari
Corato carro contadino
Corato, carro contadino durante una sagra

La cucina tradizionale è ancora più invitante se si può degustare in occasione delle famose sagre popolari, anche queste legate all’amore per la terra; ma anche ai ritmi delle stagioni e ai frutti della terra che celebrano il raccolto e la pigiatura, l’olio nuovo e la vendemmia.

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Splendide occasioni per scoprire i costumi contadini, giacche di fustagno, panciotti, berretti, i carri di legno, gli attacchi d’epoca, il traino di muli e cavalli, il trasporto di tini e botticelle.

Info su dove dormire e dove mangiare

Per alloggiare tra Murgia e Terra di Bari sono consigliabili i B&B diffusi in tutta la zona: a Sannicandro ottimo “I Princìpi” cell. 3342231414;

Sannicandro: Pizzeria Il Nascondiglio e Il Mulino tel. 080632366; Bitetto: Rocco trattoria moderna  347198355; Sammichele di Bari: Al Borgo Antico con carni locali di produzione propria tel. 0808917227; Corato: agriturismo Ai Pilieri di Bagnoli.

Info: www.parcoaltamurgia.it   –    www.viaggiareinpuglia.it

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