Se vi trovate a trascorrere le vacane estive nei pressi delle Dolomiti bellunesi, dopo le vostre escursioni tra le bellezze dei boschi di Cortina d’Ampezzo, potrete fare una full immersion di cultura artistica. Come ogni anno si svolgono gli incontri intitolati “Estate Tizianesca 2023” a Pieve di Cadore e dintorni fino al 19 settembre. La rassegna è promossa dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, costituita nel 2003 con lo scopo di promuovere e diffondere le opere dell’illustre Tiziano Vecellio. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Le proposte della Fondazione riguardano 17 incontri e conferenze con esperti e storici dell’arte di fama internazionale. Gli argomenti trattati pe l’Estate Tizianesca 2023 riguardano l’arte del grande maestro del colore e il Rinascimento in generale.
Intervengono: Bernard Aikema, Roberta Battaglia, Melissa Conn, Enrico Maria dal Pozzolo, Sarah Ferrari, Sebastiano Giordano, Michel Hochmann, Peter Lüdemann, Charles Hope, Stefania Mason, Gabriele Matino, Antonio Mazzotta, Claudio Salsi.
Estate Tizianesca 2023: laboratori
Gli altri appuntamenti dell’Estate Tizianesca riguardano i laboratori musicali rivolti ad adulti e bambini, masterclass ed escursioni per scoprire i meravigliosi paesaggi e la cultura del territorio cadorino.
Ma anche assistere ai concerti nelle antiche chiese del Cadore, o partecipare al progetto RI.CA.MO, acronimo di Rigenerazione Culturale e Artistica di Monte Ricco, per valorizzare i lavori artigianali. Una tradizione quest’ultima consolidata nei luoghi del bellunese.
Mostra nella casa natale di Tiziano
Presso la Casa Natale di Tiziano, sita a Pieve del Cadore, è esposta la mostra “Tiziano, Valentin Lefèvre e il paesaggio” dedicata al ricco patrimonio di stampe tizianesche raccolto dalla Fondazione in anni di lavoro.
La lunga estate tizianesca 2023 terminerà col premio dedicato a giovani studiosi italiani e stranieri per omaggiare la memoria di Gemma Donati Nicolosi Dal Pozzolo, studiosa ed esperta nel restauro di dipinti antichi, scomparsa nel 2021. Alcuni eventi saranno in programma anche a Vittorio Veneto e a Treviso.
Ciliegina sulla torta è visitare la Pala d’altare attribuita all’illustre Tiziano collocata nella Chiesa di Santa Maria Nascente a Pieve di Cadore. Si tratta di un dipinto intitolato “Madonna col Bambino tra i Santi Tiziano e Andrea”, frutto di una ricerca condotta da un gruppo di studiosi che si sono avvalsi di nuove tecnologie per cercare di dare il giusto valore all’attribuzione del solo Vecellio e non alla collaborazione degli allievi della sua famosa bottega a Venezia. Il restauro è stato possibile grazie al contributo della ditta Galvalux e di un nuovo sistema di illuminazione realizzato e donato dalla ditta Linea Light Group. La tela è di fondamentale importanza artistica e storica. Dal punto di vista storico il dipinto, dapprima realizzato per adornare la cappella privata dei Vecellio nella Chiesa Arcidiaconale, fu poi donato dallo stesso artista alla sua città natale, Pieve di Cadore.
Autoritratto di Tiziano nella Pala d’altare
La parte artistica è di rilevante interesse perché vi è l’autoritratto dello stesso Tiziano. Egli è collocato a sinistra mentre regge il bastone pastorale e osserva contemplato la Vergine che allatta Gesù. Il dipinto, (del 1604 circa) alcune volte restaurato forse anche da mani poco esperte e altre volte trafugato nel corso di cinque secoli. Ora è tornato a splendere e ad offrirci la bellezza cromatica dei toni tizianeschi per merito di indagini diagnostiche e approfonditi studi analitici.
I restauratori si sono serviti di tecnologie moderne quali la radiografia RX, la riflettografica IR e micro prelievi stratigrafici che hanno contribuito ad ispezionare tutti i particolari sia dei soggetti dipinti sia i colori cromatici dimostrando così che l’opera è interamente eseguita dal Tiziano.
I ripensamenti di Tiziano
Il risultato è sorprendente. Si è giunti a scoprire, per esempio, che Tiziano aveva dei ripensamenti circa la posizione dei soggetti raffigurati. Il suo autoritratto, inizialmente posto di tre quarti, è stato modificato dall’artista, in corso d’opera, con lo sguardo rivolto alla Vergine.
Altro particolare, rivenuto grazie ai RX, sono i tratti espressivi del disegno e le sue tonalità cromatiche luminose, cifre inconfondibili del notissimo artista.
Il volto di Sant’Andrea riporta le sembianze di Francesco Vecellio, fratello del Tiziano. Il progetto, finanziato dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, ha usufruito della collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Βelluno, Padova e Treviso e dell’Arcidiaconato del Cadore.
Informazioni: www.tizianovecellio.it/
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