Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Sicilia: Parco delle Madonie e Petralia Sottana

Petralia Sottana, panorama dal belvedere della chiesa Madre

Concludiamo il nostro viaggio in Sicilia ai bordi del Parco delle Madonie, un borgo Bandiera Arancione TCI a più di mille metri. Tradizioni culinarie e artigiane e scene di vita quotidiana in un ambiente che regala atmosfere di un tempo passato.

Parco delle Madonie (ph. © emilio dati – mondointasca)
Parco delle Madonie (ph. © emilio dati – mondointasca)

Il nostro reportage sulla Sicilia termina con questo servizio. Siamo stati nella Trinacria del Sud, visitando, in Val di Noto, tra profumi di Zagara e Jacaranda i comuni di Scicli, Modica e Ragusa. Dalla Sicilia meridionale ci siamo spostati a nord nella provincia di Palermo. Dopo aver raccontato di Gangi, uno del Borghi più Belli d’Italia, è la volta di Petralia Sottana, Bandiera Arancione TCI. Il borgo si trova a più di mille metri d’altitudine, a pochi chilometri dal Parco delle Madonie. Il primo contatto con la cittadina ci dà la sensazione di essere nella Sicilia di sempre. Si avverte quell’atmosfera di un tempo quando tutti si conoscevano e si salutavano: un modus vivendi utile a creare quei rapporti umani che, salvo qualche eccezione, garantivano la vivibilità all’interno della comunità.

Borchia di metallo segnala la presenza sul pavimento di un fossile (ph. © emilio dati – mondointasca)
Sentiero Geologico (ph. © emilio dati – mondointasca)

Muovendo i primi passi nel centro storico di Petralia Sottana siamo stati immediatamente colpiti dalla presenza di alcune borchie di metallo cementate lungo la pavimentazione stradale.

Queste segnalano la presenza di fossili inglobati nella pietra e costituiscono il Sentiero Geologico Urbano: un itinerario a testimonianza che questo territorio è emerso dalle profondità marine in lontane ere geologiche.

Petralia Sottana scene di vita quotidiana
Brioche ripiena di gelato (ph. © emilio dati – mondointasca)
Brioche ripiena di gelato (ph. © emilio dati – mondointasca)

Percorriamo il corso principale di Petralia Sottana lungo il quale si svolge la quotidianità degli abitanti. Osserviamo persone piacevolmente rilassate su panchine all’ombra,  e altre che chiacchierano agli angoli delle strade. Altri consumano lo squisito sfoglio, tipico dolce delle Madonie della pasticceria Bracco o brioches ripiene di gelato e gustose granite seduti davanti ad un bar, ai tavolini pericolosamente in bilico sugli stretti marciapiedi.

Petralia Sottana Chiesa Madre Maria SS. Assunta
Chiesa Madre Maria SS. Assunta (ph. © emilio dati – mondointasca)

Ma è tempo di approfondire la conoscenza delle emergenze architettoniche locali. Tra queste una delle prime visite ci conduce all’interno della centralissima Chiesa di San Francesco eretta nel Quattrocento insieme al contiguo Convento. Al suo interno, un notevole ciclo di affreschi barocchi, in gran parte recuperati, avvolge le volte dell’intera navata che, in prossimità dell’altare, presenta un pulpito barocco in legno dorato. Bisogna salire un po’ più in alto per trovare la Chiesa Madre della quale resta solo il trecentesco portale secondario, ma è dal suo Belvedere che si ha un’ampia panoramica sulle Madonie.

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Tradizione e artigianato
Casserà, la coppola in maglia (ph. © emilio dati – mondointasca)
Casserà, la coppola in maglia (ph. © emilio dati – mondointasca)

Si ritorna in centro per conoscere due piccole, ma ingegnose, imprese artigiane. Da Casserà troviamo la reinterpretazione della classica coppola siciliana che qui viene realizzata intrecciando fili multicolori di maglia.

Non può mancare il liutaio Mirco Inguaggiato che, nonostante la sua giovane età, realizza completamente a mano e con legni pregiati eccellenti strumenti musicali come flauti, zampogne, violini e chitarre.

Il Parco delle Madonie e il Sentiero delle Aquile
Parco delle Madonie, Osservatorio (ph. © emilio dati – mondointasca)
Parco delle Madonie, Osservatorio (ph. © emilio dati – mondointasca)

Da Petralia Sottana, sede dell’Ente Parco, dirigiamo verso questo grande polmone verde ingaggiando la SP 54 che transita dinanzi al Parco Avventura e prosegue verso il Piano Battaglia, un’area completamente circondata da una faggeta frequentata in inverno quando riaprono gli impianti di risalita e le strutture ricettive. Da questa conca posta a 1500 metri d’altitudine il nostro sguardo spazia tra l’Osservatorio delle Madonie e il Mar Tirreno che si intravede in lontananza. Ma ci attende il parcheggio posto a Piano Farina per percorrere un tratto del Sentiero delle Aquile che non ci concederà di vedere i bellissimi rapaci, ma ci offrirà ampie panoramiche sulle montagne e sull’Etna. Si raggiunge quindi il Pagliaio di Giacinto: questi è un imponente e cordiale pastore che ci offrirà della squisita ricotta preparata in nostra presenza.

Petralia Sottana e la cucina
Giardino Museo A Gisa (ph. © emilio dati – mondointasca)
Pranzo al Giardino Museo A Gisa (ph. © emilio dati – mondointasca)

Il nostro piacevole soggiorno a Petralia Sottana si è protratto per ben due giorni e abbiamo così avuto occasione di testare l’offerta gastronomica. Il ristorante Nicuzza, in pieno centro, ci ha accolto a pranzo nella sua calda e accogliente sala dove abbiamo degustato, tra le altre portate, una tradizionale pasta e patate. La cena poi l’abbiamo consumata presso il Giardino Museo A Gisa, una struttura immersa nel verde dove è possibile anche campeggiare, a pochi chilometri dal centro storico.

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Il padrone di casa, nostro Cicerone, ci ha condotto in visita al suo Museo della Civiltà Contadina, una raccolta con centinaia di pezzi costantemente aggiornata che, ovviamente, raccontano la storia del suo territorio. È seguito l’invito a sedere al suo desco dove abbiamo dato fondo all’inenarrabile numero di pietanze preparate dal giovane e affabile Dario, coadiuvato dall’operosa madre.

Nota: Le attività di comunicazione sono state organizzate da @viralpassport per conto dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo di @RegioneSiciliana.

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