Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Basilicata: una cascata tira l’altra

Basilicata Cascate di San Fele

Una giornata nei boschi del comune di San Fele, in provincia di Potenza per ammirare la bellezza delle dieci cascate formate dai corsi d’acqua del fiume Bradano nella corsa verso il mare. Le cascate, ben segnalate, si possono visitare in autonomia o con le guide locali.

San Fele circondato dai boschi
San Fele circondato dai boschi (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Le cascate di San Fele, in provincia di Potenza, sono ormai divenute un imperdibile riferimento per trascorrere l’intera giornata a contatto con la natura. Il paese di San Fele, posto a 872 metri di altitudine, oltre alla salubrità dell’aria offre la insolita possibilità di ammirare i suoi numerosi corsi d’acqua che circondano l’abitato. Tale singolare attrazione è dovuta alla presenza delle acque, rivenienti dal fiume Bradano che, nella loro discesa verso il mare, in questo tratto di territorio sono costrette a superare alcuni salti di quota tra le rocce che incontrano lungo il percorso. Questo articolato sistema di rapide è ormai conosciuto come le Cascate de U Uattënniérë, trasposizione dialettale del termine gualchiera, macchina utilizzata per la lavorazione del feltro.

Turismo in crescita

Cascate San Fele cascata degli innamorati
visitatori in cammino per raggiungere la cascata degli Innamorati (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

In questi ultimi anni il numero di turisti alle cascate di San Fele è andato via via aumentando. Recenti rilevamenti hanno registrato presenze annue di 30-40 mila persone ma con punte, durante i weekend e nelle festività, di circa 1.500 visitatori. Sono in gran parte provenienti dalle regioni limitrofe e vi arrivano in bus con gite organizzate, in moto, in camper o più semplicemente in auto.

Un inatteso successo che, nel corso degli anni, ha reso necessario una continua messa in sicurezza dei sentieri di accesso alle cascate: lavori di bonifica effettuati dall’incessante opera di volontari dell’Associazione U Uattënniérë per salvaguardare un bene di interesse naturalistico ma anche legato alla storia economica del paese.

Le Cascate di San Fele

Cascatelle tra i boschi di San Fele
Cascatelle tra i boschi di San Fele (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Il circuito complessivo delle cascate di San Fele, puntualmente segnalato, può essere percorso in totale autonomia o con le locali guide dell’Associazione. Costoro prima della partenza effettuano un veloce briefing evidenziando le caratteristiche, e relative difficoltà, di ogni singolo percorso. Su un totale di dieci cascate dislocate nei boschi intorno all’abitato, solo la metà sono visitabili e presentano un’altezza di salto variabile dai sei a venti metri con sentieri, che si sviluppano con diverse difficoltà e diverse lunghezze.

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Tra le cascate di San Fele più facili da raggiungere vi è quella denominata U vërtónë (alta 22 metri) che prosegue verso quella più spettacolare: la Cascata degli Innamorati, intesa in senso benevolo! Prima di inoltrarsi in questo sentiero conviene dare uno sguardo alla cittadina di San Fele che, annunciata dall’alto campanile, si staglia contro il blu del cielo.

Ambiente naturale e atmosfera idilliaca

Cascate di San Fele "U Uattënnierë"
Cascate di San Fele “U Uattënnierë” (ph. © emilio dati – mondointasca.it)

Arrivati sul fondo del vallone si è subito attratti dalla scenografica massa d’acqua che si riversa nel sottostante, placido laghetto per proseguire la sua discesa verso il salto successivo, perdendosi poi nella fitta boscaglia. È l’iconica immagine del comprensorio poiché l’idilliaco ambiente vive nel contrasto tra l’irruenza dell’acqua che sgorga dall’alta roccia e la tranquillità dello specchio d’acqua in cui si rifrangono i cangianti colori creati dai raggi solari. Ovviamente la spettacolarità delle cascate di San Fele varia di stagione in stagione: dalle minime portate d’acqua nel periodo estivo, si passerà all’autunno che circonderà l’ambiente con i colori del foliage e a quello invernale quando l’acqua sarà imprigionata dal ghiaccio fermando per qualche tempo il suo impetuoso scorrere.

Passando da una cascata all’altra, su alcuni sentieri è possibile notare i resti degli antichi opifici, utilizzati fino alla metà del 1940, quando i potenti getti d’acqua azionavano una grande ruota di legno; ad essa erano collegati pesanti magli per battere i tessuti e compattarli in modo da dar loro la consistenza del feltro. Questi antichi strumenti, salvo alcuni ruderi, sono completamente scomparsi anche se, ad iniziativa dei curatori del sito, è già in atto la ricostruzione di tali attrezzature da utilizzare a fini didattici.

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Info utili su:

www.basilicataturistica.it   –  www.viaggidelmilione.com

www.marmomelandroviaggi.it

Associazione U Uattënniérë – corso Umberto I – tel. 347-5187398 – www.cascatedisanfele.it

GALLERIA FOTOGRAFICA



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