Martedì 3 Dicembre 2024 - Anno XXII

A spasso nel Garda Trentino: tra borghi, foliage e piatti d’autore

Riva del Garda scorcio (ph. Watchsome)

L’autunno è il momento ideale per scoprire la sponda nord del Garda, celebrata da poeti, artisti e scrittori. Ottobre nel Garda Trentino è il “Mese del Gusto”,

Foliage Garda Trentino
Foliage

Incredibile come la natura sa stupire, allo sfiorire dei fiori estivi, ne nascono di nuovi, sono le foglie d’autunno” ha ricordato Stephen Littleword nel suo libro “Piccole Cose – Aforismi d’Autore”. Foglie che in tale stagione danno vita ad un gioco cromatico che dai rami degli alberi abbraccia l’intera natura circostante. Un caleidoscopio di colori (dal giallo, all’arancio; dal rosso fuoco al viola fino al marrone) noto come foliage, capace di generare intense emozioni.  

Tale fenomeno è molto marcato nel Garda Trentino, lo spicchio di terra di poche decine di chilometri quadri che si incunea nella parte settentrionale del Benaco. Qui la freschezza alpina incontra il tepore mediterraneo e i colori dell’autunno giocano con la superficie liscia dei numerosi specchi d’acqua. Uno di questi è il Lago di Ledro: si trova a pochi chilometri dal Garda ed è un museo a cielo aperto che offre uno spettacolo da incorniciare, soprattutto durante il foliage.

Garda Trentino: sorprendente destinazione culturale
Panorami alpini
Panorami alpini (crediti ©Alice Russolo)

Il Garda Trentino è celebrato anche dai viaggiatori di ogni epoca che ne hanno sempre apprezzato il patrimonio storico (borghi medievali, castelli, fortezze e musei) e bellezze paesaggistiche che alternano panorami alpini e mediterranei. Il territorio, dalla fine del ‘700, è stato anche meta della nobiltà mitteleuropea e ancor più nel secolo successivo è divenuto “musa ispiratrice” per pittori, scrittori, poeti, menti brillanti che qui, dinnanzi alla bellezza della natura, sentivano crescere il proprio estro creativo…

Goethe e Torbole: spettacolo incantevole e suggestivo
Garda Trentino Olivaia a Arco (crediti ©Watchsome)
Olivaia a Arco (crediti ©Watchsome)

Johann Wolfgang Goethe, arrivato nel 1786 a Torbole (una località adagiata sulla sponda settentrionale del Garda), rimase colpito dagli scorci del pittoresco porticciolo di case variopinte. Ma anche dai suoi venti, dallo stesso descritti come uno spettacolo incantevole e suggestivo. La permanenza lo affascinò a tal punto da riportarla nel “Viaggio in Italia”, l’opera in due volumi composta tra il 1813 e il 1817 contenente il resoconto del suo Grand Tour compiuto tra settembre del 1786 e giugno di due anni dopo.

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Una passeggiata letteraria di circa due chilometri, tra Nago e Torbole, ripercorre i passi del grande poeta e scrittore tedesco lungo la storica strada medievale di Santa Lucia, immersa tra gli ulivi, da lui utilizzata per arrivare a Torbole. È un ottimo modo per godersi la bellezza del paesaggio e scoprire passo dopo passo le varie citazioni del poeta, presenti lungo il percorso.

Heinrich e Thomas Mann a Riva del Garda
Garda Dolomiti (ph. Watchsome)
Garda Dolomiti (ph. Watchsome)

Le parole di Goethe spinsero altri artisti a visitare le sponde del Lago di Garda anche in periodi successivi. Ad esempio i fratelli Heinrich e Thomas Mann: arrivarono a Riva del Garda per curarsi nel locale sanatorio ma, ben presto, si immersero completamente nella cultura e nell’arte italiana. Heinrich, durante le sue numerose visite, ben 20 a partire dal 1893, compose diverse opere, come “Fanciulle”, “Eroine”, “Piccole Città”, ambientate proprio nella cornice del Lago di Garda.

Qualche anno dopo, anche il fratello Thomas scrisse sulle sponde settentrionali del Garda parte di “Tonio Kroger”, uno dei suoi capolavori. Inoltre visitò più volte la Cascata del Varone, rimanendone profondamente impressionato. Sul suo taccuino appuntò le sensazioni provate, che restituì in uno dei suoi romanzi più famosi, “La Montagna Incantata”.

Riva del Garda incantò anche Kafka
Riva del Garda (ph. Watchsome)
Riva del Garda (ph. Watchsome)

Riva del Garda, conquistò con il suo fascino perfino Franz Kafka che dopo una vacanza in questa perla gardesana, vi ambientò parte del suo “Cacciatore Gracco”. Il cuore della cittadina batte ancora oggi sotto la Torre Apponale, che domina dall’alto il vecchio porto. Fin dal Medioevo vi arrivava ogni tipo di merce, e nei portici affacciati su Piazza III Novembre si susseguivano banchi di cambio, spedizionieri, botteghe di mercanti e diverse locande. Oggi questi spazi ospitano negozi, locali e bar dove concedersi “l’aperitivo in piazza”, uno dei riti irrinunciabili di Riva.

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Arco, passeggiata letteraria ai piedi del castello
Garda Trentino Arco (ph. Watchsome)
Arco (ph. Watchsome)

Nella seconda metà dell’Ottocento, anche Arco un’altra cittadina North Lake Garda, divenne famosa in tutto l’Impero Austro-Ungarico e oltre ai confini dello stesso per il clima salubre e ventilato, che le permise di affermarsi come luogo di cura e soggiorno per ospiti importanti. Tra questi anche Rainer Maria Rilke, scrittore e drammaturgo austriaco di origine boema, considerato uno dei più importanti poeti di lingua tedesca del XX secolo. Vi soggiornò diverse volte tra il 1897 e il 1901 e, queste zone gli fornirono l’ispirazione per numerose sue liriche giovanili.

Una passeggiata letteraria ai piedi del castello di Arco tocca i diversi luoghi che lo interessarono e che sono menzionati nella sua corrispondenza con l’amica Nora Goudstikker. Tra questi, assolutamente da non perdere, è l’Eremo di San Paolo, situato lungo la stradina che da Prabi porta a Ceniga. 
Ad Arco, tra il 1935 e il 1936 soggiornò anche Vasco Pratolini nei sanatori Villa delle Rose e Villa Bellaria. Lo scrittore, uno dei massimi rappresentanti del neorealismo del secondo dopoguerra, racconta i mesi della malattia in alcune pagine del suo “Diario sentimentale”.

Dürer e l’acquerello “Venediger Klausen”

Il percorso dal centro di Arco a Varignano riporta sui passi di un artista: il pittore Albrecht Dürer che, incantato da questi luoghi, dipinse l’acquerello “Venediger Klausen”, oggi esposto al Louvre di Parigi. Dürer visitò la cittadina gardesana di ritorno dal suo primo viaggio in Italia sul finire del ‘400. Il percorso della Dürer Promenade segue l’ipotetico tragitto del pittore di Norimberga attraverso l’olivaia di Arco verso i luoghi da cui dipinse con dettagli fotografici le rocce della rupe, il borgo fortificato e il colore argenteo delle foglie d’ulivo.

Garda Trentino: dal territorio alla tavola
Garda Trentino sapori e gusto
Sapori e gusto

Uno dei tesori inestimabili di questa terra è la gastronomia. Tipicità e sapori, influenzati dal lago e dalle montagne, sono le caratteristiche di una proposta capace di deliziare i visitatori dai gusti più svariati. Protagonisti dei menu sono i prodotti tipici del territorio: dalla carne salada dell’Alto Garda, al pesce di lago e di allevamento; dalle susine di Dro, ai broccoli di Torbole (presidio Slow Food). Un posto di prestigio anche per i marroni di Drena, lo zafferano del Monte Baldo e il delicato olio Evo. Eccellenti i vini come Nosiola, Cabernet, Merlot, Chardonnay, Traminer, Sauvignon, Pinot bianco e grigio, le grappe aromatiche ed il nobile Vino Santo Trentino (presidio Slow Food).

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Ottobre nel Garda Trentino è il Mese del Gusto
Gnocco Boemo Russolo Gastronomia (crediti ©Alice)
Gnocco Boemo Russolo Gastronomia (crediti ©Alice)

Durante il mese di ottobre e inizio novembre, il Garda Trentino propone il “Mese del Gusto”, un susseguirsi di eventi, visite guidate, degustazioni, menu tematici dedicati ad esaltare proprio i suoi incredibili sapori locali. Autentiche esperienze multisensoriali che diventano anche occasione di scoperta del territorio. Una di queste è “Reboro-Territorio & Passione”, nella Valle dei Laghi, per approfondire la conoscenza del grande rosso da appassimento trentino, morbido e intenso, con convegni scientifici, tour nelle cantine e menù stellati. Un’altra è “Frantoi aperti”, una manifestazione che comprende visite guidate e percorsi sensoriali nei frantoi del territorio, per imparare tutto sull’oro verde di questa terra.

L'arte di fare il pane
Panificio Zanoni l’arte di fare il pane

A questi si aggiungono numerosi altri eventi “minori”: il Festival del pesce di acqua dolce con incontri, assaggi ed eventi sulla cultura del pesce di lago e d’acqua dolce; la Festa della Noce e quella della Patata nella Valle di Comano; la Festa dei Marroni fino a quella dedicata ai Caponec in Val di Ledro… Giorni di festa per le vie dei borghi a celebrare prodotti semplici ma di pregiata qualità. Ricche esposizioni, mercatini artigianali, visite e passeggiate guidate; degustazioni e proposte enogastronomiche… tutte da segnare in agenda.

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