Possono le bollicine del Prosecco di Valdobbiadene abbinarsi ai piatti tipici di una cucina lontana da quel territorio come quella bolognese? La sfida è stata lanciata nei giorni scorsi dalla cantina “La Farra” di Farra di Soligo (TV), che ha proposto i propri vini abbinati ai piatti del famoso ristorante Da Cesarina, che si affaccia nella splendida Piazza Santo Stefano a Bologna.
Le pregiate bollicine del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato 2023 hanno esaltato salumi emiliani e crescentine; Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Rive di Farra di Soligo Extra Dry 2023 era in sintonia con la morbidezza dei tortellini alla panna;
Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sui lieviti Brut Nature 2022 era perfetto con le lasagne alla bolognese e Valdobbiadene Prosecco Superiore Doc Rive di Farra di Soligo Extra Brut 2022 ha accompagnato con la sua sapidità il gustoso petto di tacchinella con punte di asparagi.
Bollicine Prosecco per ogni portata
Le bollicine a tutto pasto, quindi, si sono rivelate una scelta vincente e hanno fatto conoscere questo piccolo gioiello nel cuore del Conegliano Valdobbiadene Docg, area Patrimonio Unesco dove si produce il Prosecco Superiore. Fondata nel 1997 la cantina è guidata dai fratelli Adamaria, Innocente e Guido Nardi, che hanno deciso di portare avanti l’eredità dei loro genitori.
L’azienda ha una storia dalle radici antiche. Il nome Farra, infatti, nella lingua dei Longobardi “Fare” indicava le comunità basate su legami di parentela o su accordi convenzionali, formate da gruppi di famiglie o persone discendenti da un antenato comune. La “Fara” di Soligo rappresentava proprio una di queste comunità.
Una vita in simbiosi con i vigneti
L’azienda vinifica le uve provenienti dai propri vigneti dove si produce il Prosecco Superiore, in una tenuta di circa 25 ettari di vigneti abbarbicati sulle colline. In questo territorio le uve Glera vengono coltivate e lavorate a mano. Si tratta di uve che provengono dai propri vigneti, dislocati tra Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Follina e San Pietro di Feletto. Attualmente l’azienda produce oltre 700.000 bottiglie l’anno che vende prevalentemente all’estero, in particolare in Europa, Stati Uniti, Giappone e Australia.
“La vita nella nostra famiglia – raccontano i fratelli Nardi – si è sempre svolta in simbiosi con i vigneti. Molti sono i ricordi affettuosi che ci legano, come il rituale della vendemmia, i pranzi tra le vigne, o il dolce sapore dei grappoli sotto il sole che hanno segnato le nostre giornate e i vigneti, per noi, sono sempre stati un rifugio sereno.”
Il Belvedere La Farra: percorso enoturistico
Per condividere con altri la passione per la vigna e il territorio, i fratelli Nardi aprono il Belvedere La Farra. Un rustico restaurato nel 2023 che, incastonato tra vigneti eroici, offre a chi sceglie di degustare i vini della cantina un percorso enoturistico unico che fonde la degustazione del Valdobbiadene Prosecco Superiore La Farra con la cultura e la storia del territorio.
Qui si capisce cosa significa viticoltura eroica: coltivare i vigneti in queste colline infatti è molto faticoso, con pendenze che arrivano al 50%, quindi le uve vengono raccolte solo a mano.
L’esperienza enoturistica offerta da La Farra si arricchisce con un percorso di circa 3 km lungo la strada per il Santuario di Collagù. Il nome di questo luogo è ispirato dalla forma particolarmente aguzza (colle acu-to) del colle su cui è edificato il santuario. L’itinerario, che si snoda lungo il tracciato preesistente molto amato dagli abitanti locali e dagli appassionati di escursioni, richiede circa 30 minuti di cammino e proseguire verso l’omonimo borgo o la chiesetta di San Gallo. Al ritorno, gli ospiti hanno l’opportunità di partecipare a un breve tour della cantina e di acquistare i vini prodotti. Un’occasione interessante per chi voglia scoprire un’azienda e un territorio che ha tanto da offrire.
Info: www.lafarra.it/
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