Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Città e storie italiane: Vicenza perla del Rinascimento e dell’arte orafa

Vicenza - Basilica Palladiana Torre detta dei Bissari

Visita alla città e ai capolavori di Andrea Palladio che l’hanno resa famosa nel mondo. Vicenza, dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1994 è un museo a cielo aperto. Altro primato di Vicenza la lunga tradizione dell’arte orafa. Vini e piatti della cucina vicentina.

Vicenza Palazzo Thiene
Palazzo Thiene (ph. © p. ricciardi – mondointasca.it)

Vicenza come molte città italiane va scoperta e vissuta a passo lento. Meta di turismo culturale, per il suo patrimonio artistico nel 1994 è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità UNESCO. È una città che può essere definita museo a cielo aperto.

Alla sua fama nel mondo ha contribuito sicuramente la figura di Andrea Palladio, pseudonimo di Pietro della Gondola (1508 – 1580). Palladio, nato a Padova da umili origini, è uno degli architetti più importanti della storia del Rinascimento. Vicenza deve molto anche alla laboriosità, alle idee e alla manualità dei vicentini. Due i settori in cui si sono particolarmente distinti: tessile e arte orafa. Quest’ultima praticata fin dai tempi dei longobardi si è poi sviluppata sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia.
Nel 1339 a Vicenza venne costituta la Fraglia degli Orefici, artigiani che creavano gioielli e forgiavano monete per la nobiltà dell’epoca.

Vicenza e la Basilica Palladiana
Vicenza Statua di Andrea Palladio
Statua di Andrea Palladio posta nel lato sud della Basilica (ph. © p. ricciardi – mondointasca.it)

Il centro storico raccoglie come in uno scrigno i suoi tesori. La visita di Vicenza parte dal salotto buono della città, la Piazza dei Signori. Su questa piazza si trova uno dei capolavori di Andrea Palladio, la maestosa Basilica Palladiana che, va precisato, non è un luogo di culto. Al giovane architetto fu affidato la riprogettazione del Palazzo della Ragione, costruito nel ‘400 e dove si amministrava la giustizia. Andrea Palladio presenta il suo progetto nel 1546 e, dopo l’approvazione, nel 1549 partono i lavori che, aggiungono all’edificio gotico, le logge in marmo bianco a serliane.
Nella piazza, sul lato sinistro della facciata della Basilica si trova la Torre detta dei Bissari, del XII secolo, alta 82 metri il cui pinnacolo è del 1444, e anche la Loggia del Capitanio, il Palazzo del Monte di Pietà con la Chiesa di San Vincenzo, e due colonne: una con il Leone di San Marco e l’altra con la statua del Redentore.

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Vicenza vista dall’alto
Vicenza Storica oreficeria e orologeria Soprano
Storica oreficeria e orologeria Soprano (ph. © p. ricciardi – mondointasca.it)

Al primo piano dell’Basilica Palladiana, nel punto più elevato, si trova la sala del consiglio, lunga 52 metri e alta 25 (al colmo della volta). Il suo soffitto in legno sembra la carena di una nave rovesciata.

Al secondo piano, invece, la sala “Domus Comestabilis” dà accesso alla terrazza superiore dalla quale, quando è consentito accedervi, il visitatore ha una straordinaria vista sui tetti dei palazzi storici e sulle quattro piazze che la circondano. Da lì lo sguardo corre oltre sui colli vicentini e sulle vette più lontane.
Particolare della Basilica sono le statue che coronano la balaustra, scolpite tra la fine del XVI e l’inizio del XVII.

Al piano terra della Basilica, protette dalle logge, vi sono le botteghe legate alla produzione orafa.

Il Museo del Gioiella di Vicenza
Museo del Gioiello di Vicenza
Museo del Gioiello Collana foglie d’autunno 1966 Gianmaria Buccellati (ph. © p. ricciardi – mondointasca.it)

Qui si trova anche il Museo del Gioiello di Vicenza, unico in Italia e uno dei pochi al mondo nel suo genere. Si sviluppa su 410 metri quadrati. Inaugurato nel 2014, è un progetto di Italian Exhibition Group SpA, società fieristica che organizza il salone internazionale della gioielleria Vicenzaoro, gestito in partnership con il Comune di Vicenza.

Il Museo si sviluppa su due livelli: al pian terreno c’è il bookshop con le pubblicazioni scientifiche e una sala dedicata alle esposizioni temporanee, mentre l’area espositiva permanente è al piano superiore. Sono nove le sale dedicate all’arte orafa e gioielliera, di cui Vicenza è una delle capitali internazionali. Il percorso mostra epoche, materiali, tecniche e storie preziose, ed è organizzato per ambiti tematici: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Futuro.

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Da non perdere dal 5 settembre all’8 dicembre 2024 la nuova mostra temporanea “1949-1975: Ceramica tra design e sperimentazione artistica. Una storia parallela alla Fiera dell’Oro”, a cura del Museo Civico della Ceramica “Giuseppe De Fabris” di Nove (VI) con 27 pezzi pregiati, creazioni uniche della collezione storica di Fiera di Vicenza, oggi Italian Exhibition Group. Questa esposizione è un omaggio a Vicenza nel 70° anniversario delle fiere orafe.

Teatro Olimpico e Palazzo Chiericati
Teatro Olimpico Vicenza opera Andrea Palladio
Teatro Olimpico (ph. © p. ricciardi – mondointasca.it)

Il Teatro Olimpico è sicuramente qualcosa di unico che non ha eguali ancora oggi. Per chi si reca a Vicenza deve essere una tappa obbligata per ammirare la magia che sprigiona. È l’opera tra le più suggestive del genio palladiano. Ispirato ai modelli dell’arte classica, il Palladio lo concepì nel 1580 all’età di 72 anni. Gli sfarzosi interni sono realizzati con materiali poveri in legno, stucco e gesso.

Splendide e suggestive le quinte scenografiche con prospettive che raffigurano le vie di Tebe, opera di Vincenzo Scamozzi, erede spirituale del Palladio. Posto all’interno del Palazzo del Territorio, in Piazza Matteotti, il Teatro Olimpico ospita rassegne di musica classica, eventi del Vicenza Jazz Festival, opere di lirica e un suggestivo spettacolo di luci e suoni, della durata di dieci minuti (per info e orari www.teatrolimpicovicenza.it).

Palazzo Chiericati sede del Museo Civico di Vicenza
Palazzo Chiericati sede del Museo Civico di Vicenza (ph. © p. ricciardi – mondointasca.it)

Sempre affacciato su piazza Matteotti c’è Palazzo Chiericati, altro capolavoro rinascimentale palladiano, sede del Museo Civico. Progettato nel 1550 da Andrea Palladio per Girolamo Chiericati fu completato alla fine del ‘600. Il Museo ospita un allestimento permanente di pittura che va dal tardo tredicesimo secolo sino al diciassettesimo secolo con focus sulla pittura vicentina e veneta.

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Il rinascimento è rappresentato da pregevoli ritratti di nobili vicentini, medaglie e opere dello scultore vicentino classicista Valerio Belli. Nel salone centrale sono esposti mappamondi e dipinti di soggetto allegorico. Al piano terra da notare le cinquecentesche decorazioni ad affresco di Domenico Brusasorzi nella Sala del Firmamento e nella Sala d’Ercole, e di Battista Zelotti nella Sala del Concilio degli Dei, impreziosite dagli stucchi bianchi e dorati di Bartolomeo Ridolfi e dai motivi a grottesche di Eliodoro Forbicini.

Enogastronomia vicentina
Vicenza enogastronomia Bistrot Il Ceppo bigoli all'anatra
Bistrot Il Ceppo bigoli all’anatra (ph. © p. ricciardi – mondointasca.it)

Dopo tanto girovagare tre le meraviglie del rinascimento palladiano una sosta per rifocillarsi e assaporare prodotti della cucina locale è d’obbligo. Continuando ad ammirare i palazzi, musei e monumenti: Palazzo Thiene, Museo Naturalistico Archeologico, Chiesa di Santa Corona o il Museo Diocesano nelle strade semideserte dell’ora di pranzo ci ritroviamo a ‘Il Ceppo’, bistrot del baccalà, in corso Palladio 196.
Ad accoglierci al piano inferiore troviamo taglieri di salumi e formaggi, “bigoli” all’anatra con Asiago di malga, tartare di verdure, fiori di zucca fritti e, naturalmente, sua maestà il bac(c)alà alla vicentina, mantecato classico, con erbette e con pomodoro secco, insieme a polenta o fritto con sarde in saor.
Il pranzo si svolge in un ambiente raccolto con mattoni a vista e circondati da vini pregiati.

PHOTO GALLERY VICENZA

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