Ritorniamo in Piemonte per visitare la Valle Gesso e la Valle Pesio, due brevi percorsi che nascono nelle immediate vicinanze di Cuneo, inseriti tra il Parco naturale delle Alpi Marittime e quello di Marguareis.
Cuneo, la città triangolare
Il nome deriva dal centro storico che termina racchiuso nel vertice formato dalla confluenza del torrente Gesso e del fiume Stura. Ancora una volta visitiamo quest’elegante cittadina piena di vita dove c’è sempre da scoprire qualcosa di nuovo.
Da piazza Galimberti entriamo nel centro storico, caratterizzato dai suoi portici estesi lungo la centrale via Roma, dov’è necessario passeggiare con lo sguardo rivolto in alto per cogliere un pezzo di storia della città. Infatti è un susseguirsi di antichi palazzi che, dopo lavori di restauro iniziati dieci anni fa, hanno mostrato i decori che un tempo abbellivano le loro facciate.
Tra gli ombrosi portici numerose insegne d’epoca di librerie, ristoranti e negozi denunciano la loro anzianità d’esercizio. Tra queste vi è il Caffè Storico Arione, la caffetteria divenuta famosa con i suoi cuneesi al rhum, squisite cialde ricoperte da cioccolato.
Dal caffè alla birra
Mentre la storia di questo caffè risale al secolo scorso, quella della Baladin, la locale birra il cui nome viene spesso letto come se fosse di origine francese, è più recente. Il temerario mastro birraio Teo Musso installò, nel lontano 1996, il suo primo impianto produttivo in un piccolo garage; oggi si contano oltre 30 etichette di birra artigianale vincitrici di numerosi premi.
Viene da pensare che gli oscuri box stimolino la creatività così come era già avvenuto per Steve Jobs e Bill Gates, rispettivi creatori non di birra, ma dei sistemi operativi delle società Apple e Microsoft.
L’offerta, invece, di beni più generalisti è legata ai due appuntamenti degli affollati mercati settimanali di martedì e venerdì che colmano il centro storico di Cuneo con centinaia di colorate bancarelle: merce a prezzi abbordabilissimi che attirano l’attenzione di clienti anche dalla vicina Francia.
Valle Gesso: Borgo San Dalmazzo il Memoriale
Usciamo dalla città in direzione sud-ovest per imboccare la provinciale 22 che ci condurrà lungo la breve Valle Gesso, percorsa dal torrente omonimo. Il rettilineo, lungo il quale si allineano varie strutture dell’area industriale, ci conduce sino al vicino Borgo San Dalmazzo. Uscendo da questa frazione attrae la nostra attenzione la locale stazione ferroviaria.
Sul piazzale, infatti, sono fermi alcuni vecchi vagoni merci circondati da una ragnatela di ferri arrugginiti. Siamo di fronte al Memoriale che non vuole dimenticare le deportazioni naziste subite dai suoi abitanti, costretti a salire su quei carri: vite di persone corrotte come la ruggine che ha deturpato il ferro. Erano 329 persone tra uomini, donne e bambini, stranieri e italiani che furono deportati ad Auschwitz alla fine di novembre 1943.
I loro nomi, intagliati su lunghe strisce di metallo, giacciono sul pavimento per ricordare chi non è più tornato mentre, in posizione eretta, sono incisi i nomi di coloro che ebbero la fortuna di far ritorno.
Valdieri: la necropoli e il museo
Dopo questa triste sosta, proseguiamo verso Valdieri ubicato all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime. In questo comune, durante lavori di scavo, fu casualmente scoperta una necropoli risalente all’Età del Ferro.
Alcune rocce disposte in forma di quadrato delimitano le aeree dove furono trovate le tombe e i corredi funerari composti da fibule, bracciali e anelli.
Nel Parco, inoltre, vi è la ricostruzione di una tipologia di casa quasi certamente realizzata con tronchi di alberi sui quali poggiavano le pareti di rami intrecciati ricoperti d’argilla, mentre il tetto era presumibilmente di paglia.
Il museo archeologico, nel quale sono esposti i reperti trovati nella necropoli, è ubicato in piazza della Resistenza abbellita dall’ottagonale fontana marmorea di San Martino, posta di fronte al palazzo comunale.
Ad appena tre chilometri di distanza ci attende, nella frazione Tetti Rim, il Caseificio Valle Gesso dei coniugi Aime i quali perpetuano l’attività dei lori avi, presenti nella valle fin dal 1300.
Sono infatti produttori di formaggi che ricavano dal latte di capre, vacche e pecore seguendo una precisa filiera controllata.
Assistiamo ad alcune fasi della lavorazione di questi famosi formaggi della valle: Toma e Tomini ottenuti da latte piemontese la cui commercializzazione ha ormai superato i confini regionali.
Valle Gesso: attenti al Lupo
Salutati i coniugi Aime, percorriamo ancora due chilometri fino a località Casermette, una frazione di Entracque, per visitare il Centro Faunistico Uomini e Lupi. Nel caseggiato, un percorso multimediale illustra le modalità per riconoscere le tracce di questo predatore e l’articolata vita che conduce all’interno del branco, oltre a mostrare le sue tecniche di caccia.
Dobbiamo attraversare un tunnel prima di raggiungere le alte torrette di avvistamento che permettono di osservare, se si ha fortuna, alcuni esemplari stabilmente ospitati in un’area recintata di otto ettari, impossibilitati a vivere liberi in natura.
Nel tunnel attraversiamo, porta dopo porta, gli ambienti dove lavorava la fotografa Caterina, personaggio di fantasia, che attraverso le sue immagini documenta la vita di questi animali.
Valle Gesso: la grande Centrale Idroelettrica
Nelle immediate vicinanze abbiamo un’altra visita da effettuare. Percorriamo quindi altri due chilometri verso sud, sulla provinciale S. Giacomo, e raggiungiamo la Centrale Enel Green Power Luigi Einaudi. Per mezzo di un trenino elettrico entriamo in un grande e lungo tunnel scavato nella montagna per un paio di chilometri.
Lasciato il mezzo di trasporto, superiamo un’impressionante e alta porta in metallo: siamo finalmente nel cuore della Centrale. Ci sembra di essere entrati tra le scenografie di un film di fantascienza. Grandi macchine aliene sovrastano le piccole figure umane che ci lavorano intorno mentre dai profondi pozzi che s’aprono sul pavimento giungono assordanti rumori.
Siamo all’interno del più grande impianto idroelettrico d’Italia che produce elettricità attraverso l’acqua prelevata da due bacini formati dalla diga di Chiotas e quella della Piastra.
Un sistema di turbine gestisce i volumi d’acqua dei bacini per rendere stabile la quantità di energia elettrica immessa in rete.
Dopo questa spiegazione tecnica fornitaci dalla giovane guida della Cooperativa Montagne del Mare, che gestisce anche le visite al Parco Archeologico di Valdieri e al Centro Faunistico Uomini e Lupi, ripercorriamo il lungo tunnel e ritorniamo a respirare la pura aria di montagna.
Ora non ci resta che visitare la vicina diga della Piastra la cui parete esterna è attrezzata per l’arrampicata sportiva; vi troviamo, infatti, un gruppo di appassionati che, dopo aver indossato le attrezzature necessarie, si sono cimentati nella scalata della parete fortemente inclinata.
Esperienza gastronomica
Finalmente è ora di pranzo. Siamo vicini al ristorante tipico Vecchio Mulino, posto nei pressi delle piste del Centro Sci Fondo Gelas, dove ci attende un’inaspettata sorpresa. Alcune donne, pronte per dar vita alle tradizionali cujette, i locali gnocchi di patate, ci invitano a partecipare alla loro preparazione.
Ci prestiamo volentieri e mentre schiacciare le patate è un’operazione resa facile dall’apposito attrezzo, la realizzazione delle piccole cujette si rivela più complicata. Comunque col nostro piccolo contributo possiamo degustare gli gnocchi di patate al formaggio e al sugo di carne, oltre ad un assaggio di formaggi e di ottimi dessert.
In questa struttura un’ulteriore offerta di soggiorno è data dalle Stars Box, camere da letto in legno, provviste di ogni confort, dotate di tetto apribile per ammirare le stelle e risvegliarsi guardando il panorama delle Alpi Marittime.
Valle Gesso tra le acque
Raggiungiamo il comune di Entracque, al quale fanno capo le località appena visitate, il cui nome deriva dal trovarsi bagnata dal torrente Gesso e dai corsi d’acqua Bousset e Pramalbert. Questo borgo della Valle Gesso, abitato da circa ottocento anime, in estate è molto frequentato per il refrigerio che dona la sua posizione posta a circa 900 metri d’altitudine, e in inverno per la disponibilità di una piccola stazione sciistica.
Ci soffermiamo in piazza Giustizia e Libertà, ornata centralmente da una fontana datata 1565, dove ha sede il Comune. Non possiamo che ammirare le colorate decorazioni di facciate e insegne, tra le quali spicca una vetrina con le famose patate di Entracque.
Un alto campanile ci guida verso la chiesa di Sant’Antonino martire. Un’imponente scalinata raggiunge il sagrato sovrastato dalla facciata policroma.
Il suo interno suddiviso in tre navate, è impreziosito da altari lignei, ricche sculture e statue; tra queste ultime, posto nella navata sinistra, il grande Crocifisso seicentesco è caratterizzato dalle braccia snodabili che permettevano la deposizione del Cristo.
Trekking alla Cascata del Tancias
Le valli come Valle Gesso sono palestre a cielo aperto dove si pratica ogni tipo di sport. Noi ci siamo limitati a praticare facili percorsi di trekking uno dei quali ci ha portato a cospetto della Cascata del Tancias. Il suono dello scrosciare dell’acqua ci ha invitato ad una rilassante pausa prima di riprendere la strada del definitivo ritorno.
Indirizzi utili
Cuneo: ATL del Cuneese – via Carlo Pascal 7- 0171 690217 – www.visitcuneese.it – info@visitcuneese.it
Entracque
- Società Cooperativa Montagne del Mare – 0171 17 40 052 – info@montagnedelmare.it
- Caseificio Valle Gesso – Tetti Rim 14 – tel. 0171 978575 – caseificiovallegesso@gmail.com
- Centro Faunistico Uomini e Lupi – località Casermette – tel. 0171 976850 (solo Whatsapp) – areafaunistica@centrouominielupi.it
- Centrale Idroelettrica Enel Green Power – tel. 0171 1740052 – prenotazioni@areeprotettealpimarittime.it
- Ristorante Vecchio Mulino – cell. 328 3739079 – apertura giornaliera – www.vecchiomulinoentracque.com – info@vecchiomulinoentracque.com
- Cascata Tancias coordinate: 44°14’05.4″N 7°25’58.6″E
Valdieri: Parco Archeologico – tel. 0171 976850 – sitoarcheologicovaldieri@montagnedelmare.it
PHOTO GALLERY CUNEO E VALLE GESSO
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