
Creta è senz’altro ricordata per le sue straordinarie bellezze naturali, ma anche per il celebre sito archeologico di Cnosso, custode delle leggendarie vicende del Minotauro, del labirinto, di Teseo e di Arianna.
Tuttavia, percorrendo l’isola al suo interno, si scoprono altri centri di interesse culturale notevoli. Fra questi la Chiesa di Santa Caterina nella quale si trova il Museo d’Arte Religiosa con una prestigiosa raccolta di icone cretesi. È proprio in questo contesto, intriso di spiritualità bizantina e arte sacra che prende forma il percorso artistico di uno dei più grandi pittori cretesi.
Parliamo di Doménikos Theotokópoulos, meglio conosciuto come El Greco a cui è dedicata la singolare mostra “L’oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia”.
L’esposizione è allestita nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale a Venezia visitabile dal 30 Aprile al 29 Settembre 2025.
Il legame tra cultura bizantina e veneziana

La rassegna è curata dalla direttrice dei Musei Civici di Venezia Chiara Squarcina con Andrea Bellieni, conservatore del Museo Correr di Venezia e Katerina Dellaporta, direttrice del Museo Bizantino e Cristiano di Atene.
La mostra guida il visitatore alla scoperta del legame tra la pittura bizantina, con i suoi inconfondibili fondi dorati, e quella veneziana, più attenta alla resa del colore e della luce in un arco temporale compreso tra il XV e il XVII secolo.
Le opere esposte provengono da importanti istituzioni pubbliche e collezioni private, tra cui il Museo Correr e il Museo delle Icone dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia, il Museo del Prado di Madrid.
Il percorso in sette sezioni tematiche

L’allestimento restituisce il fitto intreccio di relazioni tra Venezia, Creta e il mondo greco, raccontando, attraverso le immagini, una storia di scambi, influenze e reciproche ispirazioni.
Tracce di questo dialogo sopravvivono ancora oggi nelle dimore nobiliari veneziane, spesso ornate da preziose icone greche.
Il percorso espositivo si articola in sette sezioni tematiche che, seguendo un ordine cronologico, illustrano l’evoluzione della pittura tra Creta e Venezia e restituiscono al visitatore tutta la ricchezza di un dialogo visivo durato tre secoli.
El Greco nacque a Creta nel 1541 quando l’isola era uno dei possedimenti dello Stato Da Mar della Serenissima Repubblica di Venezia. In questa atmosfera ibrida, nutrita da linguaggi pittorici differenti, l’artista mosse i primi passi.

El Greco è stato pittore, scultore e architetto, vissuto in Italia e in Spagna. Considerato artista universale è tra le figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo, spesso considerato il primo maestro dell’età dell’oro.
Dotato di talento per le arti figurative e mosso da uno sconfinato desiderio di scoprire altri luoghi, altri generi artistici, viaggia alla volta di Venezia, già famosa per gli insegnamenti di artisti talentuosi quali Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, Tiziano Vecellio, Correggio e Jacopo Bassano.
Qui la sua creatività sarà influenzata dalla pittura di questi affermati artisti ma rimarrà pur sempre dotata della sua personale cifra stilistica caratterizzata da forti contrasti di luci e ombre.
Ricerca espressiva

Mosso da ulteriori ricerche espressive, El Greco approda a Roma dove si confronta con l’arte rinascimentale e più tardi arriva a Toledo, in Spagna (dove muore nel 1614). Qui ha modo di sviluppare la sua creatività artistica con la produzione di capolavori quali “L’Assunzione della Vergine” e la “Spoliazione di Cristo”.
È famoso per le sue figure umane sinuosamente allungate, ispirate al Tintoretto, e per l’uso dei colori originali e fantasiosi. Le sue opere sono state anche fonte di ispirazione per poeti e scrittori.
La mostra riporta alla ribalta la complessità e l’eccezionalità di un artista che, partendo da Creta, seppe attraversare Oriente e Occidente, fondendo stili e linguaggi in un’espressione artistica divenuta immortale.
Informazioni: palazzoducale.visitmuve.it/
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