Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Eleganza senza tempo della calzatura italiana

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La storia della calzatura femminile italiana si scopre a Stra in provincia di Venezia. Nella Villa Foscarini Rossi, dove si conservano secoli di storia del costume veneziano e italiano, Rossimoda na ha fatto un Museo della Calzatura italiana

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Salone delle feste di Villa Foscarini Rossi, allegoria della guerra

Come scegliamo la scarpa? Soprattutto bella, di tendenza oppure funzionale alla vita moderna? Ballerine, sneakers, o décolleté col sensuale tacco 12? Le nostre nonne, bisnonne quale calzatura indossavano di preferenza? A svelare tutto ciò ci pensa il Museo della Calzatura allestito presso Villa Foscarini Rossi. Una dimora seicentesca ubicata lungo l’antico alveo del fiume Brenta, in Veneto. La villa fu costruita dal nobile veneziano Jacopo Foscarini per sfuggire, si narra, dalla calura estiva di Venezia senza rinunciare però alla vista dell’acqua.

Nel 1995, Villa Foscarini, venne acquistata dall’imprenditore calzaturiero Luigino Rossi che seppe recuperare lo sfarzo originario trasformando il corpo padronale in Museo. Oggi nel Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi si possono ammirare secoli di storia del costume veneziano e italiano. Sia la dimora padronale che la Foresteria custodiscono tesori d’arte. Prestigiosi affreschi di Pietro Liberi e Domenico De’ Bruni, saloni affrescati con la tecnica del trompe-l’oeil, arredi originali del settecento veneziano.

La tradizione artigianale dei calzaturieri veneziani

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Salone centrale al primo piano di Villa Foscarini

L’abilità calzaturiera di Rossimoda si rifà alla tradizione artigianale dei calzolai veneziani appartenenti alla Scuola dei Calegheri. Una confraternita operante nella città lagunare sin dal 1268.  Tali esperti e raffinati calzolai mettevano la propria arte a disposizione di ricchi patrizi veneziani per produrre scarpe di lusso su commissione.
Nel 1797, a causa della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia per opera di Napoleone Bonaparte, molti di questi abili calzolai dovettero trasferirsi fuori città e scelsero dei luoghi limitrofi come appunto la Riviera del Brenta. Ebbe così inizio, in tutta quest’area, l’attività manifatturiera che si sviluppò nel tempo dando vita a fiorenti fabbriche di scarpe di lusso.

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Singolare collezione di scarpe veneziane

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Sandalo gioiello firmato Emilio Pucci

All’interno del Museo si possono ammirare circa 1500 modelli di calzature femminili. Alcune bizzarre per forma e decorazioni di paillettes e strass. Il tutto frutto della creatività di estrosi stilisti italiani e stranieri, in primis la collaborazione di Ives Saint Laurent.
Singolare la collezione delle preziose scarpe veneziane del periodo 1700 e 1800. Tra le varie sale che documentano la storia della scarpe, troviamo un locale veramente interessante dove il visitatore ha la possibilità di comprendere i vari passaggi di produzione. Qui tutto è stato accuratamente selezionato: il bozzetto del modello, la scelta del pellame, le decorazioni eventuali, gli strumenti e gli attrezzi con cui confezionare il modello di lusso.

L’azienda Rossimoda e i brands esposti

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Decolleté in pizzo firmato Vera Wang

L’obiettivo dell’esposizione, infatti, è quello di narrare il lungo e difficile percorso imprenditoriale dell’azienda Rossimoda. Si tratta di un minuzioso lavoro iniziato nel lontano 1947 da Narciso Rossi e portato avanti dal figlio Luigino che ha implementato la produzione grazie alla collaborazione con lo stilista Yves Saint Laurent.
Nel 2003 la Rossimoda ed il complesso di Villa Foscarini sono stati acquisiti da LVMH, gruppo finanziario che opera su prodotti di lusso. Immergiamoci, quindi, all’interno di questo straordinario quanto insolito Museo per comprendere la nostra storia, l’evoluzione del costume e della moda che, dolenti o nolenti, ripropongono schemi già visti.
Alcuni Brands in esposizione:
Anne Klein, Calvin Klein, Celine, Dior, Pucci, Fendi, Genny, Givenchy, Kenzo, Loewe,J acobs, Porche Design, Ungaro, Richard Tyler, Vera Wang, Yves Saint Laurent, Nucholas Kirkwood.
Info: www.museodellacalzatura.it

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