Viareggio è da sempre considerata una tra le più famose località balneari tanto da essere chiamata la Perla del Tirreno. Lo stile Art Nouveau contrassegnò molte delle sue architetture che ancora oggi ornano la “Passeggiata”. Il lungo e ampio viale sul quale affacciano bar, ristoranti ed eleganti negozi. Tra questi, accanto al Gran Caffè Margherita frequentato da Puccini, una rara testimonianza ormai storica: lo chalet Martini. Questa è l’unica struttura in legno sopravvissuta ad un vasto incendio nel 1917. Su questo scenografico prospetto affaccia anche il monumentale ingresso dei Bagni Balena. Dall’altro lato della strada, hotel e residenze private raccontano l’evoluzione degli stili architettonici succedutisi negli anni.
Viareggio, pur rimanendo sempre meta ambita per i vacanzieri di tutto il mondo, è divenuto un importante polo industriale. I cantieri del gruppo Overmarine da oltre trent’anni progettano, costruiscono e allestiscono lussuosi yacht. Il cantiere è divenuto punto di riferimento per il mercato mondiale.
Viareggio e il Carnevale
Nel panorama artistico-culturale di questa città manca ancora l’ultimo tassello: il Carnevale di Viareggio. Nato nel 1873 è considerato uno dei carnevali più antichi d’Italia. Sicuramente quello più conosciuto nel mondo per la grandiosità dei carri allegorici che sfilano lungo la Passeggiata.
Un gigantismo che ha reso necessario, alla fine del 2001, la costruzione di appositi ed enormi hangar. Al loro interno le maestranze locali realizzano gli articolati manufatti in cartapesta.
E’ la cosiddetta Cittadella del Carnevale con l’annesso Museo che merita la visita. Nel Museo sono esposti modellini dei carri vincitori ed elementi originali dei carri che hanno sfilato. Inoltre si trovano i laboratori didattici dove apprendere le tecniche di lavorazione della cartapesta.
Viareggio le spiagge e l’elegante tessuto urbano
Le larghissime spiagge, dove sembra di non riuscire mai a raggiungere il mare, continuano fino a Lido di Camaiore, Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi. Il toponimo di quest’ultimo comune sembra far riferimento al piccolo forte, in centro città, dal quale la guarnigione controllava il carico sui velieri dei preziosi marmi provenienti dalle cave di Stazzema e Serravezza.
La storia dell’antica tecnica di trasbordo è oggi raccontata da un grande tableau posto all’inizio del nuovo Pontile Caricatore – non più in legno – ornato dalla scultura “Controvento” dell’artista ceca Anna Chromy.
L’intenso traffico di bici connota lo stile di vita dei suoi cittadini immersi in un elegante tessuto urbano arricchito da opere scultoree, boutique di marchi prestigiosi ed eleganti ville di artisti che da sempre frequentano questa famosa località balneare.
Pietrasanta, arte in città
Prima di visitare il centro, per avere un’idea generale di come veniva (e viene) cavato il marmo, è propedeutica la visita al MuSA, Museo Virtuale di Scultura e Architettura. Qui una videoproiezione multischermo mostra come si svolgevano, in passato, le pericolose fasi di taglio del marmo. Una lavorazione che con le attrezzature e le tecnologie moderne oggi si svolgono in sicurezza.
Pietrasanta, considerata centro mondiale della lavorazione artistica del marmo e del bronzo, è un’altra pietra miliare nel panorama artistico della Versilia. Lo testimoniano ben 36 sculture sparse nel centro cittadino che, come pagine di un libro d’arte da sfogliare, mostrano le opere di grandi artisti come Mitoraj, Folon, Botero, Cascella, Arnaldo Pomodoro.
Museo a cielo aperto
Piazza del Duomo, fulcro della città, è parte di questo museo all’aria aperta nel quale le moderne sculture fanno da quinta alla facciata marmorea del Duomo di San Martino, affiancato dall’incompiuto campanile e all’ex convento di Sant’Agostino. Nel chiostro è ospitato l’originale Museo dei Bozzetti, ovvero i modelli solitamente in gesso, in scala o a grandezza naturale, che sarebbero poi serviti come guida per creare l’opera finale in marmo o in bronzo. A ben considerare da Lucca a Pietrasanta si è circondati dalla bellezza dei luoghi e da tanta creatività: una full immersion che facilmente potrebbe essere causa della sindrome di Stendhal.
Accoglienza e gastronomia nelle terre lucchesi
Affinché il viaggio diventi maggiormente godibile è necessario che accanto alle bellezze storiche e artistiche di una città si possa trovare una variegata ospitalità, un’ottima ristorazione e, non ultimo, un efficiente servizio di guide. Lucca, divenuta anch’essa grande attrattore turistico, ha adeguato l’offerta di tali servizi per fronteggiare le crescenti richieste. La Giunchiglia offre un ottimo servizio di guide in città e provincia. In pieno centro l’elegante hotel Alla Corte degli Angeli, accoglie i propri ospiti in un palazzo del ‘700 nel cui cortile lo chef Leonardo, del ristorante “La Parte degli Angeli”, proporrà una selezione di salumi “home made” e i tradizionali tortelli con ragù.
Per una cena all’aperto, il ristorante Il Mecenate è noto per le sue prelibatezze a km zero. Ma in tutto il territorio circostante non c’è che l’imbarazzo della scelta.
A Ghivizzano, in Garfagnana, non è da mancare l’appuntamento gastronomico con la norcineria Eatvalley da raggiungere dopo aver visitato il Ponte del Diavolo di Borgo a Mezzano.
La Versilia, infine, offre il meglio delle proprie specialità marinare a Viareggio presso il ristorante del Club Nautico e il Bistrot della Cittadella del Carnevale (tel. 328-6554777), e Al Cavalluccio Marino presso il Lido di Camaiore.
GALLERIA FOTOGRAFICA: VERSILIA
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