La maggior parte dei turisti che vanno a Istanbul sono soliti visitare la sponda asiatica solo con tour organizzati sul Bosforo. Tour proposti da operatori (più o meno improvvisati) a prezzi variabili e con partenza dall’affollato imbarco di Eminönü, Kabataş – meglio conosciuto per il vicino bazar delle Spezie -, o da quello di Beşiktaş.
A chi vi si reca consigliamo la Istanbulkart (la card ricaricabile per metro e trasporti pubblici) che consente di accedere, allo stesso prezzo di un normale bus terra, anche ai traghetti sul Bosforo. In circa 15 minuti di piacevolissima traversata, raggiungere … l’Asia!
Al di là del Bosforo: atmosfere rilassate
La visita di Istanbul senza la parte della sponda asiatica è un’imperdonabile mancanza! La differenza si percepisce quasi immediatamente allo sbarco. Si è avvolti da un’atmosfera più calma e rilassata. Pochissimi turisti. Nessun eccesso, né frenesia o rumore e un clima più dolce, perfino d’estate, forse perché meno umido.
Qui, tra l’elegante quartiere di Üsküdar, ricco di belle residenze di legno colorate ed il vivace quartiere di Kadikoy, l’antica Calcedonia, c’è tanta storia e tanta curiosità da soddisfare. Circa 200 moschee, belle ville stile liberty, viali alberati, prati degradanti sul bosforo affollati, fino a sera tardi, da tavolini, sedie e teli da pic nic.
Il pittoresco mercato ortofrutticolo
A 5 minuti dalla stazione dei traghetti, il Kadıköy Balık Pazarı, uno dei più incredibili e pittoreschi mercati ortofrutticoli di tutta la città. Banchi straripanti di frutta, verdura, pesce fresco, salumi, olive, conserve, formaggi, frutta secca e spezie. Prelibatezze tipiche di grande qualità a prezzi assolutamente normali, senza rincari per turisti.
Qui si trovano anche caffetterie, pasticcerie, panetterie, lokantasi (letteralmente ristorante al fuoco) tipici. Una visita equivale a fare un mini-tour gastronomico fra chioschi di frutta fresca, con squisite spremute ultravitaminiche, curiosità gastronomiche e tantissime specialità locali.
Percorso tra i sapori della cucina turca
Al centro del mercato, Çiya non è solo un ristorante. E’ percorso culturale nei sapori e nei piatti della cucina turca in via di estinzione. Menù semplici che variano giornalmente e seguono le stagioni, come il bulgur, un cereale simile al cous cous, alla base di un’insalata molto amata in Turchia, Kisir, che si gusta sia calda che fredda. Preparata con olio evo, curry, cumino, cipolla, menta, prezzemolo, succo di melograno e concentrato di pomodoro si può gustare da sola o come contorno.
Altra specialità sono le köfte, polpette di carne, variamente aromatizzate, con un trito di coriandolo, menta, cumino, cipolla ed un po’ di pangrattato. Ne esistono oltre trecento varianti, servite sempre insieme ad una salsa allo yogurt e #menta, per esaltarne il sapore unico. Una delle specialità che adoro della cucina turca (ma, in verità, è anche nella cucina greca), sono le Kabak Kizartmasi, polpettine di zucchine servite con fresca salsa allo yogurt e menta. Di fronte, lo stesso locale propone kebab preparato in tanti modi diversi, tra cui anche un’inedita versione al pistacchio.
Dolci e prelibatezze della tradizione pasticciera
Proprio nel centro di Kadıköy, affacciata sulla piazzetta con la chiesa greco-ortodossa di Sant’Eufemia (nota per il celebre Concilio di Calcedonia del 451), si trova Şekerci Cafer Erol. E’ una delle migliori pasticcerie di Istanbul. Pluripremiata per i suoi Loukoum, tipiche gelatine di frutta e fiori, specie alle rose.
Una serie di belle teste di moro tiene su vassoi in bellavista in vetrina ed i confetti ripieni di pistacchi, al posto delle mandorle tostate. All’interno scaffali e vetrine straripanti di ogni dolcezza immaginabile. Al centro dell’ampia sala, una piramide scenografica di Bademli, golosissimi pasticcini di una sorta di pasta di mandorle completati da sciroppo e mandorle. Riuscite a resistere?
GALLERIA FOTOGRAFICA: CUCINA TURCA E DOLCI
Leggi anche: