Nel quartiere di Rotherhithe a Londra, a pochi passi dalla riva del Tamigi, c’è un piccolo museo dedicato agli ingegneri Brunel. Marc Brunel e suo figlio Isambard Kingdom sono stati due immaginifici progettisti e inventori.
Il museo sorge sul posto che è stato teatro di una delle loro opere più importanti: il primo tunnel al mondo scavato sotto un fiume navigabile.
Un’opera notevole, se si pensa ai suoi numeri (è lungo 396 metri e corre a 23 metri di profondità) e alla storia della sua costruzione.
Il tunnel sotto il Tamigi, un’impresa impossibile
All’inizio dell’Ottocento si era resa necessaria una connessione via terra fra le due rive del Tamigi. Infatti, con lo sviluppo della Docklands, il fiume era intensamente trafficato, quasi come una moderna autostrada. C’erano stati in precedenza alcuni tentativi di costruire un tunnel sotto il Tamigi, ma erano tutti miseramente falliti per la difficoltà di scavare nel terreno fangoso. Così il progetto fu considerato impraticabile e accantonato.
Marc Brunel inventò e brevettò il “tunnelling shield”, una sorta di scudo da utilizzare come supporto temporaneo mentre si scava una galleria. Il concetto di questa invenzione è ancora alla base delle “talpe” che si usano oggi. L’aspetto però è molto diverso, dato che la struttura di Brunel era più simile a un ponteggio a tre piani, ciascuno suddiviso in celle, e con una copertura molto solida. Dalle celle gli operai potevano scavare il suolo e, una volta creato lo spazio, rivestire le pareti di mattoni mettendole al sicuro da crolli.
Così, forte di questa invenzione, Brunel trovò dei finanziatori privati e, creata un’apposita società nel 1824, poté iniziare i lavori.
L’idea del pozzo verticale
La prima cosa da fare era scavare un pozzo verticale da utilizzare per introdurre il suo scudo e gli operai. Per questa realizzazione Marc Brunel ebbe un’altra idea geniale: allestì un anello di ferro del diametro di quindici metri e, sopra di esso, costruì un muro di mattoni di quasi tredici metri. Il peso dei mattoni fece gradualmente annegare l’anello nel suolo fangoso. A mano a mano che la struttura si abbassava, gli operai scavavano via il fango, liberando lo spazio.
L’apertura fu così creata e, dal 1825, si iniziò a lavorare al vero e proprio tunnel. I lavori però si bloccarono nel 1828. C’erano stati due allagamenti e nel secondo persero la vita sei persone. Anche il giovane Isambard Kingdom rischiò molto seriamente di morire. Inoltre, come capitò per altri progetti ambiziosi dei Brunel, i costi si rivelarono molto più alti del previsto.
L’Ottava Meraviglia del Mondo
Brunel riuscì però a trovare nuovi finanziamenti per ricominciare i lavori sette anni dopo. Finalmente, nel 1843, il tunnel aprì al pubblico. Inizialmente doveva servire per veicoli a ruote, ma non ci furono abbastanza soldi per scavare un’apertura adeguata. Così fu un tunnel solo pedonale, cui si accedeva mediante un’ampia scala a chiocciola collocata nell’apertura verticale costruita originariamente. Questo pozzo, da apertura di servizio, diventerà la Grand Entrance Hall. Per renderlo più monumentale, verrà coperto con una volta a cupola.
Più che uno mezzo per alleggerire il traffico sul Tamigi, il tunnel diventò essenzialmente un’attrazione turistica: ogni anno veniva visitato da circa 2 milioni di persone che pagavano ciascuna un penny d’ingresso. Spesso citato come l’Ottava Meraviglia del Mondo dalla stampa dell’epoca, esso offriva l’unica opportunità al mondo di passeggiare sotto un fiume. La vocazione turistica più che funzionale fu rafforzata dalla presenza, su un lato, di arcate con negozi. Lo stesso Brunel utilizzò la galleria per organizzare un banchetto di gala e alcune fiere.
Il tunnel oggi
Il tunnel fu acquistato nel 1865 dalla East London Railway, che lo inserì nel suo collegamento fra Wapping e il Sud di Londra. Dal 2010 fa parte dell’Overground, le cui linee sono una parte integrante dei trasporti pubblici londinesi. Lo si può attraversare percorrendo il tratto fra le stazioni di Rotherhithe e Wapping.
Dirigendosi verso Wapping, se si guarda molto attentamente sul lato destro, è possibile vedere a circa 2 metri di altezza una linea che si interrompe a intervalli regolari. Le interruzioni segnano l’apertura nel muro degli archi dei negozi.
Quando il tunnel diventò parte della ferrovia, la Grand Entrance Hall venne chiusa e la sua cupola venne demolita.
Il museo Brunel
Il Brunel Museum occupa la piccola costruzione della Engine House. Questa conteneva originariamente le pompe a vapore che drenavano le perdite d’acqua presenti nella galleria. Dopo un attento restauro ha riaperto il pozzo di accesso al tunnel, quello dal quale è nato tutto quanto. Viene utilizzato per performance di teatro, musica e danza. La sua copertura, invece, è stata trasformata in un giardino. Nelle sere d’estate diventa la Midnight Apothecary, una delle migliori cocktail experience di Londra.
Raramente, in occasione di lavori programmati sulla linea dell’Overground, quando essi non riguardano direttamente la tratta Rothethithe-Wapping, vengono organizzati dei tour a piedi del tunnel. Inutile dire che il tutto esaurito è sempre garantito.
Le altre invenzioni da record mondiale di Isambard Brunel
Dopo aver realizzato il tunnel sotto il Tamigi, Marc Brunel non accettò altre grandi commesse. Finché fu in vita però, aiutò sempre il figlio Isambard Kingdom, per il quale il tunnel aveva invece rappresentato il primo progetto importante. Fra le sue opere c’è l’iconico Clifton Suspension Bridge a Bristol.
Brunel progettò la Great Western Railway, la linea ferroviaria che collegava la stazione londinese di Paddington (un’altra sua creazione) con Bristol. Fa parte della linea il ponte di Maidenhead, all’epoca il ponte di mattoni con le arcate più ampie al mondo. Lo si vede nel celebre dipinto di Turner “Pioggia, Vapore e Velocità” del 1844.
Isambard Brunel fu anche un grande progettista di transatlantici. Nella sua visione, i passeggeri avrebbero potuto acquistare a Paddington il biglietto Londra-New York e compiere il viaggio attraverso la sua linea ferroviaria fino a Bristol e poi proseguire da lì con una delle sue navi, la Great Western o la Great Britain.
La Great Britain, varata nel 1845, con i suoi 98 metri è stata per nove anni la nave passeggeri più lunga del mondo. Fu un progetto particolarmente ambizioso, con due grandi innovazioni tecnologiche: lo scafo di ferro al posto del tradizionale scafo di legno, e la propulsione ad elica al posto della ruota a pale. Oggi la si può ammirare nel porto di Bristol, nel bacino di carenaggio in cui è stata costruita.