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Torino, nuova ostensione della Sacra Sindone

Sacra Sindone, Torino Trascorsi appena 5 anni dalla sua ultima ostensione, la Sacra Sindone, il velo che la tradizione vuole abbia avvolto il corpo esanime di Gesù Cristo, potrà nuovamente essere visitata, ammirata, osservata. Infatti la reliquia sacra rimarrà in esposizione da domenica scorsa e fino a mercoledì 24 giugno, festa di san Giovanni Battista patrono di Torino e onomastico di don Bosco. Il periodo previsto è più lungo (67 giorni) rispetto a quello di altre esposizioni del Telo; ma si è voluto, in questo modo, mettere a disposizione l’arco temporale il più ampio possibile sia per la visita del … Leggi tutto

Sacra Sindone, Torino
Sacra Sindone, Torino

Trascorsi appena 5 anni dalla sua ultima ostensione, la Sacra Sindone, il velo che la tradizione vuole abbia avvolto il corpo esanime di Gesù Cristo, potrà nuovamente essere visitata, ammirata, osservata. Infatti la reliquia sacra rimarrà in esposizione da domenica scorsa e fino a mercoledì 24 giugno, festa di san Giovanni Battista patrono di Torino e onomastico di don Bosco. Il periodo previsto è più lungo (67 giorni) rispetto a quello di altre esposizioni del Telo; ma si è voluto, in questo modo, mettere a disposizione l’arco temporale il più ampio possibile sia per la visita del Papa sia per il pellegrinaggio alla Sindone dei giovani che parteciperanno alle varie celebrazioni del Giubileo salesiano. L’Ostensione si terrà nella Cattedrale (o Duomo) di Torino, dove la Sindone è custodita da oltre 3 secoli. Per la città di Torino è un’occasione molto importante.

La storia della reliquia è documentata a partire dalla metà del XVI secolo, data dell’apparizione. È stata fatta la datazione radiometrica con la tecnica del Carbonio 14, eseguita nel 1988 ma reputata inadeguata dall’ideatore, chimico americano Willard Frank Libby, che ne ha datato la realizzazione tra il 1260 e il 1390. Altri studiosi ritengono che il lenzuolo sia l’autentico lenzuolo funebre di Gesù e secondo questi la Sindone risalirebbe alla Palestina del I secolo. Si pensa inoltre che essa sia da identificare con il “mandylion” o “Immagine di Edessa”, si tratterebbe di un’immagine molto venerata dai cristiani d’Oriente, scomparsa nel 1204. Sono tantissimi gli studi ai quali la Sindone è stata sottoposta. Nel 1981, l’italiano Baima Bollone e gli studiosi statunitensi Heller e Adler hanno scoperto sui campioni dei fili tracce di sangue umano del gruppo AB. Un altro studioso, lo svizzero Frei Sulzer ha individuato sul lenzuolo pollini di oltre 50 piante, piante presenti non solo in Europa ma anche nelle aree palestinese ed anatolica. Altri ricercatori israeliani hanno trovato tracce di piante particolari che appartengono alla zona di Gerusalemme.

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Ma torniamo al percorso di visita. La Sindone si potrà visitare tutti i giorni, dalle 7.30 alle 19.30. La visita è gratuita e la prenotazione è obbligatoria. Ecco come effettuarla. Si può prenotare sulla pagina “Prenota la tua visita” sul sito www.sindone.org, tramite il Call center al numero 011.5295550 o direttamente a Torino, il 19 aprile, presso il centro prenotazioni di via Palazzo di Città (piazza Castello).

(20/04/2015)

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