Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

La Casa-Museo di Renoir a Cagnes-sur-Mer

A Pierre-Auguste Renoir, uno dei massimi esponenti dell’impressionismo, Torino e la Gam hanno dedicato una grande mostra monografica che apre il 23 ottobre. Mondointasca per l’occasione vi porta in Costa Azzurra nei luoghi dove visse l’artista francese nei suoi ultimi anni di vita

Un ritratto del pittore al Musée Renoir
Un ritratto del pittore al Musée Renoir

Il 23 ottobre si apre a Torino la grande mostra monografica dedicata a Pierre-Auguste Renoir, con 60 quadri provenienti dal Musée d’Orsay e dall’Orangerie di Parigi, per la maggior parte visibili per la prima volta in Italia. L’esposizione ospitata dalla Gam (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) è l’occasione per ritornare agli ultimi anni di vita del pittore francese trascorsi in Costa Azzurra. I colori, la luminosità del Midi francese furono infatti una rivelazione per Renoir, che aveva trascorso gli anni della gioventù bohémienne a Parigi e poi aveva scoperto Essoyes, nella regione della Champagne, il paese di origine dell’amatissima moglie Aline, dove prese l’abitudine di passare le estati per un periodo di circa trent’anni.

Una villa circondata da uliveti centeneri

Veduta della casa-museo dai giardini
Veduta della casa-museo dai giardini

L’aggravarsi della malattia (soffriva di artrite reumatoide) lo costringe a scegliere infine una località dal clima più mite, almeno per trascorrere l’inverno. La scelta cade sul Domaine des Collettes sulle alture di Cagnes-sur-Mer, non lontano da Nizza. La grande proprietà, una villa circondata da uliveti centenari, fu un luogo di serenità per il pittore che continuò strenuamente a dipingere fino alla fine, anche quando fu obbligato a farsi legare il pennello alla mano che non era più in grado di stringere nulla.

Dopo la morte di Renoir, il Domaine des Collettes diviene di proprietà pubblica e viene trasformato in un museo. Nel luglio scorso, dopo alcuni anni di restauro, il Musée Renoir di Cagnes-sur-Mer ha riaperto al pubblico con nuovi spazi dedicati alle opere su tela, ma anche alle sculture che sono state l’ultima passione dell’artista. Ciò che colpisce risalendo i viali che portano alla villa dove Renoir abitava e aveva l’atelier, sono gli splendidi ulivi sparsi sul declivio. I grandi tronchi nodosi, le foglie dal colore cangiante sotto la luce intensa della Côte, furono una delle sfide pittoriche con cui si confrontò Renoir negli anni trascorsi alle Collettes.

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Il villaggio e il Castello di Haut-de-Cagnes

Il Castello Grimaldi a Haut de Cagnes
Il Castello Grimaldi a Haut de Cagnes

A far da sfondo, sulla collina di fronte, c’è il villaggio arroccato di Haut-de-Cagnes, coronato dal grande castello appartenuto ai Conti Grimaldi. Un piccolo gioiello medievale, pieno di stradine e vicoli che si aprono su scorci sempre diversi, dove è bello aggirarsi ad ogni ora del giorno, ma soprattutto sul far della sera. La grande piazza davanti al castello si anima di corse di bambini, di capannelli di persone che chiacchierano, di giocatori di pétanque che iniziano interminabili sfide di fronte alle terrazze dei caffè e dei ristoranti che si riempiono per il rito dell’aperitivo e della cena. Un’atmosfera molto mediterranea e provenzale che sarebbe piaciuta a Renoir.

Il Musée Renoir di Cagnes-sur-Mer

La Casa-Museo di Renoir a Cagnes-sur-Mer
“Coco lisant”, una delle opere esposte nella Casa-Museo

La casa-museo presenta al pubblico, oltre agli ambienti quotidiani dove viveva l’artista con la sua famiglia (cucina, sala da bagno, camere da letto, atelier…) una collezione di opere, la cui eccezionalità sta anche nel fatto di poterle vedere nel luogo dove sono state dipinte. L’insieme delle opere esposte permettono di avere un’idea completa dei temi cari al pittore: i nudi (le Grandes Baigneuses), i ritratti (Coco lisant, Madame Pichon), i paesaggi (in particolare quelli dipinti nel giardino delle Collettes (La Ferme e Paysage aux Collettes).

A chi ama il cinema, bisogna ricordare che il figlio di Pierre-Auguste, il grande regista Jean Renoir, ritornò alle Collettes nel 1959 per girarvi Le déjeuner sur l’herbe, distribuito in Italia con l’orribile titolo di Picnic alla francese. Il film è un esplicito omaggio a Edouard Manet, autore dell’omonimo quadro e al movimento pittorico dell’Espressionismo di cui il padre fu un protagonista. La petite ferme, la casa abitata dai contadini che curavano il domaine e che fa da sfondo al film è ancora oggi al suo posto, poco discosta dalla villa padronale e sarà sottoposta nei prossimi anni a lavori di restauro per inserirla a pieno titolo nel rinnovato Museo Renoir.

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Padre e figlio nel film “Renoir”

Un'immagine del pittore nei suoi ultimi anni di vita con il pennello fissato alla mano
Un’immagine del pittore nei suoi ultimi anni di vita con il pennello fissato alla mano

Al rapporto fra Pierre-Auguste e Jean è dedicato anche “Renoir”, il film che quest’anno rappresenta la Francia agli Oscar. Il regista Gilles Bourdos non ha potuto girare a Cagnes, ormai troppo costruita per ospitare la location di un film ambientato negli anni Dieci del ‘900. Per trovare un luogo adatto la troupe ha dovuto spostarsi molto più a ovest, oltre Saint Tropez, al Domaine de Rayol. Raggiungere Rayol permette di scoprire uno dei luoghi più affascinanti di tutta la Costa Azzurra. Il litorale fra Saint-Tropez e Hyères non ha bisogno di presentazioni: alto e selvaggio, protetto alle spalle dalle ultime propaggini del Massiccio dei Mauri, si apre sovente in piccole calette sabbiose, cui fanno da sfondo le isole di Porquerolles, di Port Cros e l’Ile du Levant. Ma il Domaine du Rayol è ancora qualcosa di diverso: un tratto di costa primigenio, come doveva essere quasi tutta la Côte all’inizio del secolo scorso, dove la macchia mediterranea si confonde con specie esotiche provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’Australia.

In autunno per la fioritura di specie botaniche

Passeggiata marina nel Domaine du Rayol
Passeggiata marina nel Domaine du Rayol

Un paradiso naturalistico, oggi sottoposto alle cure di Gilles Clément, uno dei maître à penser della scuola paesaggistica francese. Per intenderci, Clément è l’ideatore del Parc André Citroën a Parigi, uno spazio verde che ha rivoluzionato l’idea di verde urbano. Visitare il domaine nel periodo autunnale-invernale permette di godere della fioritura di tutte quelle specie botaniche provenienti dagli antipodi che in estate entrano in una specie di letargo vegetale. Per ricostruire l’ambiente delle Collettes, durante la lavorazione del film a Rayol sono stati piantati enormi ulivi ed è stato rifatto l’atelier di Renoir. Passeggiando sui viali e sui sentieri del parco si può immaginare il rapporto simbiotico dell’artista con la natura, fino ad arrivare alla piccola spiaggia che si affaccia su un mare limpidissimo, dalle tonalità opalescenti, protetta da una piccola foresta di pini.

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Ecco, la Costa Azzurra di Renoir si può sintetizzare in queste immagini. Un cielo limpidissimo, verdi profondi, il mare attraversato da qualche vela, il colore delle ombre: lo spirito assoluto della pittura impressionista

Info sul Museo:

Musée Renoir, Cagnes-sur-Mer, chemin des Collettes, www.cagnes-tourisme.com. Orario (da ottobre a marzo): 10-12 e 14-17

Info turistiche:

Ente Nazionale Francese per il Turismo, http://it.rendezvousenfrance.com/it

In Costa Azzurra: www.cotedazur-tourisme.com

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