Sabato 11 aprile 2015, nel corso della conferenza stampa in viaggio sui “binari senza tempo” della storica linea ferroviaria del Val d’Orcia, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, insieme ai vertici di Ferrovie dello Stato, ha presentato l’adesione istituzionale del MiBACT alla Fondazione FSI, istituita nel 2013. Adesione nata per contribuire alla conservazione e valorizzazione del prezioso patrimonio storico delle ferrovie italiane e sviluppare nuove e più strutturate forme di turismo sostenibile, auspicando lo sviluppo di sinergie col mondo imprenditoriale. Accanto al turismo di massa “mordi e fuggi” che conduce i flussi maggiori nelle grandi città d’arte, ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini, si vuole rafforzare e soddisfare la richiesta di un “turismo d’eccellenza, colto ed esigente, valorizzando quel museo diffuso unico al mondo che è l’Italia”. Il progetto di tutela e riqualificazione di alcune linee storiche, avviato dalla Fondazione FSI, permette ai turisti di effettuare itinerari turistici su treni d’epoca da marzo a dicembre.
Gli itinerari di “Binari senza tempo”
Nel progetto “Binari senza tempo” sono al momento quattro gli itinerari previsti, oltre a quello della Ferrovia della Val D’Orcia. La Ferrovia del Lago in Lombardia, che si snoda da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo; la Ferrovia del Parco, la seconda linea ferroviaria più alta della rete FS dopo il Brennero, nota anche come Transiberiana d’Italia, per la varietà di paesaggi che attraversa in Abruzzo. In Sicilia, infine, la Ferrovia della Valle dei Templi, itinerario che si sviluppa da Agrigento Bassa a Porto Empedocle, in prossimità della valle dei Templi, Patrimonio Unesco.
Itinerari ferroviari (è il caso di dire fuori dai soliti binari), che consentono la scoperta del territorio ad un ritmo lento, attraversando centri “minori” su rotabili storici, e possono rappresentare un “viaggio nel tempo” alla scoperta ad esempio delle opere che artisti del passato hanno lasciato a noi in eredità, alla ricerca delle eccellenze enogastronomiche e delle specificità dell’artigianato locale, favorendo il rapporto diretto tra comunità visitate e turisti.
Per rendere concreto questo obiettivo, ha dichiarato il Presidente della Fondazione FSI, M. Moretti, “il turismo deve diventare un’industria vera e non rimanere a livello di impresa artigianale”. Ciò che è possibile solo facendo sistema tra pubblico e privato. In sostanza, per offrire ai turisti un’offerta completa e soddisfacente occorrerà l’intervento dei privati anche se Rete Ferroviaria Italiana, socio fondatore della Fondazione FSI, mette a disposizione la manutenzione, in regime di economia, delle quattro linee ferroviarie turistiche.
È proprio per questo scopo che la Fondazione FSI e il MiBACT si attiveranno per avviare partnership con il mondo dell’impresa, ma anche con enti e associazioni, per la definizione di pacchetti turistici che consentano di scoprire destinazioni poco note del nostro Paese, ma ugualmente ricche di fascino e di attrattive.
I treni storici, tra l’altro, come ha ricordato anche il Direttore della Fondazione, ing. Luigi Cantamessa, potranno anche essere noleggiati per l’organizzazione di indimenticabili gite ed eventi “su misura” da parte di aziende e privati.