Le vicende territoriali di Rieti sono state alquanto complesse. Nel 1860 l’antica città sabina fu annessa alla provincia di Perugia, nel 1923 divenne provincia di Roma e solo nel 1927 divenne capoluogo autonomo. Questa nuova realtà nacque inglobando alcuni comuni del Lazio orientale e altri del vicino Abruzzo, ognuno dei quali portò in dote il proprio patrimonio culturale.
Ma dopo oltre un secolo e mezzo saranno ormai irriconoscibili le diverse identità confluite nella comune Anima Reatina. Quest’ultimo è il titolo del progetto di promozione turistica nato da un’idea del Destination Manager Diego Di Paolo col fine di far conoscere un territorio punteggiato da isolati borghi collinari.
Rieti sarà la nostra base logistica dalla quale muoveremo per visitare alcuni dei 40 comuni del territorio: interessanti realtà lontane dalle usuali rotte turistiche.
Il nostro viaggio ha inizio laddove fece sosta San Francesco.
Il Cammino di Francesco e la Fonte Colombo
Il Santuario è circondato da un’oasi verde immersa nel silenzio, rotto solo dal frusciare del vento tra le foglie. Sembra un implicito invito a meditare e proseguire la visita di questi luoghi contemplando la natura che ci circonda.
La piccola chiesa espone le regole dettate dal Santo su entrambe le pareti laterali della navata.
È necessario imboccare una scalinata per raggiungere i luoghi frequentati da San Francesco: umili grotte naturali presenti lungo il costone roccioso.
Dapprima si incontra il romitorio dove Francesco pregò “fratello foco” di evitargli il dolore mentre veniva operato agli occhi con un ferro rovente.
Il percorso prosegue sempre in discesa verso la Cappella della Maddalena e il Sacro Speco, la grotta nella quale, dopo 40 giorni di digiuno, Francesco dettò le regole del suo Ordine a Frate Leone: era l’anno 1223.
Ritorniamo verso il Santuario per percorrere un breve tratto del Cammino di Francesco che attraversa questo luogo passando dinanzi alla Fonte Colombo così chiamata dal Santo che, al suo passaggio, trovò alcune colombe che si abbeveravano.
Anima Reatina: i Borghi sulla Valle Santa
Il Cammino di Francesco tocca ora il centro storico di Contigliano protetto dall’antico accesso di Porta Santa. Qui si erge in tutta la sua imponenza l’abside della Collegiata di San Michele Arcangelo, probabile parte terminale delle mura medievali che proteggevano l’antico nucleo.
La costruzione della chiesa risale al XVII secolo in sostituzione di un precedente edificio religioso.
Da questo punto nevralgico si dipartono le strette stradine, intersecate da continui saliscendi, punteggiate da antichi palazzi d’epoca e da squarci panoramici sulla città nuova che occupa la valle sottostante.
Anima Reatina: Labro, la città di pietra
A circa venti chilometri più a nord tocchiamo Labro, la “città di pietra”. Fu così chiamata in seguito ad un intervento di restauro finalizzato ad evitare l’esodo della popolazione, riportando in vita le abitazioni in pietra del centro storico.
Data la sua configurazione, questo paese Bandiera Arancione del Touring può essere visitato esclusivamente a piedi ma è una piacevole passeggiata che, in prossimità del Torrione nel punto più alto del paese, si affaccia sul lago di Piediluco della vicina Umbria.
L’antico borgo è dominato dal Castello Nobili-Vitelleschi che fin dal X secolo, anno della sua costruzione per il controllo del territorio, è ancora abitato dai discendenti e dall’immancabile fantasma.
La visita del maniero, inserito tra le Dimore Storiche Italiane, avviene sotto la guida dalle cordiali sorelle Giacinta e Francesca Nobili Vitelleschi.
L’ingresso immette all’interno di un tranquillo giardino, ornato da un albero secolare, sul quale si aprono gli accessi agli appartamenti. All’interno gli arredamenti conservano ancora mobili e suppellettili d’epoca insieme a ritratti di famiglia e quadri; non manca un grande camino in marmo del Cinquecento che ha fatto da sfondo per la foto alle nostre preziose guide.
Di particolare interesse è l’archivio nel quale sono conservati antichi documenti, gelosamente custoditi dalle proprietarie, che fanno riferimento alla storia della loro famiglia.
Oggi l’ultimo piano del Castello è adibito a B&B mentre gli altri ambienti possono accogliere cerimonie nuziali o essere utilizzati per conferenze.
Anima Reatina: Leonessa di nome e di fatto
Leonessa è un comune italiano di 2130 abitanti. Un pezzo d’Abruzzo aggregato alla provincia reatina. Ubicata a circa 1000 metri d’altitudine resta un riferimento per gli amanti degli sport invernali che, dalla locale stazione sciistica di Campo Stella, possono contare su 14 chilometri di piste di ogni tipo.
Nonostante questa antica città si stata continuamente colpita da terremoti (1298, 1315, 1454, 1703 e 2016), è sempre tenacemente risorta ricostruendo ciò che la natura ha distrutto.
Testimone di questa volontà è la Chiesa di San Pietro del 1467, preannunciata dal suo alto campanile che emerge dalla Piazza 7 Aprile, uno slargo abbellito da antichi palazzi e ornato dalla Fontana Farnesiana.
L’edificio religioso, danneggiato dall’ultimo evento sismico, da qualche anno è stato riaperto al pubblico dopo lavori di restauro.
Oggi un’ampia scala gotica ci conduce dinanzi al cinquecentesco portale che immette nella navata barocca impreziosita da numerose opere; nella cripta è esposta invece una copia in legno della Pietà di Michelangelo e una Deposizione in terracotta policroma di un figulo abruzzese.
Non molto lontana, con le immancabili cicatrici (ripristinate) del terremoto, è la Chiesa di San Francesco (XV sec.) che presenta nel piano sottostante l’Oratorio della Chiesa di Santa Croce. Per un caso fortuito in questo luogo, adibito negli anni a deposito e perfino a pollaio, furono intravisti degli affreschi.
Intuita l’eccezionalità della scoperta la Confraternita di Santa Croce provvide al recupero dell’intero edificio portando così alla luce il patrimonio artistico e storico che oggi possiamo ammirare.
Ancora una volta il complesso di beni presenti in questa città, già Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e inserita nel Cammino di San Benedetto, costituisce un irrinunciabile meta di visita.
Anima Reatina: Antrodoco la città dei Marroni
Dirigiamo ora verso sud per raggiungere Antrodoco, un paesino di montagna famoso per le sue castagne e per essere stato il luogo dove, il 7 marzo nel 1821, si svolse la prima battaglia del nostro Risorgimento.
Da Porta Sant’Anna si accede al centro storico dove, come già sperimentato altrove, la passeggiata avviene tra continui saliscendi finché non si raggiunge Piazza del Popolo. Su questo slargo, ornato centralmente da una fontana, non passa inosservata la facciata in stile liberty di Palazzo Pallini, edificio appartenuto all’ideatore del famoso liquore Mistrà.
Percorriamo ora via Roma cercando di scoprire alcuni dei tanti murali che avevamo precedentemente intravisto. Queste opere, create da artisti internazionali, fanno parte del progetto R/esistenza-Street Art Gallery del 2021 promosso dal Comune per valorizzare il borgo.
Tra le opere che abbiamo incrociato: Paesaggio (2021) del duo Sten-Lex che fanno rivivere una vecchia porta e Aequilibrium (2022) di Alice Pasquini che abbellisce una rossa cassetta postale.
La passeggiata continua per raggiungere, ai bordi del paese, il complesso monumentale della Chiesa Santa Maria Extra Moenia che, preannunciata dall’alta torre campanaria sulla quale si aprono bifore e trifore, comprende anche il contiguo Battistero.
Anima Reatina: Cittareale, Folclore e Sport
Nel nostro viaggio di scoperta non sono mancate alcune piacevoli sorprese che hanno arricchito la conoscenza di questo territorio. Una delle prime occasioni è stata data dalla visita al birrificio artigianale Alta Quota a Cittareale, altro borgo appartenuto agli Abruzzi.
Qui oltre alla degustazione di prodotti locali e dell’irrinunciabile loro birra, abbiamo avuto un fortuito incontro con i Poeti di Canto a Braccio in Ottava Rima. È stata un’esperienza singolare assistere al confronto tra questi poeti che, su un tema scelto dal pubblico, improvvisavano un botta e risposta tra loro cercando di sopraffarsi anche con rime ironiche.
Anima Reatina: Petrella Salto
Infine, nella nostra ultima tappa al Lago del Salto, il più grande lago artificiale del Lazio, abbiamo assistito all’esibizione della Compagnia degli Zanni di Pescorocchiano. In costume tradizionale, sul viadotto della diga, hanno messo in scena i rituali della cultura popolare legati al matrimonio mentre altre figure ricordavano le loro manifestazioni carnevalesche.
Approdati subito dopo sulle rive del lago, visitiamo il Centro Wakeboard CNVS Wave, già sede dei campionati mondiali di wakeboard. Qui incontriamo Giulia Castelli, la sedicenne reatina campionessa mondiale Junior, che con grande disponibilità ci dà dimostrazione della sua abilità mentre viene trainata da un fuoribordo sulle tranquille acque lacustri.
Info e indirizzi utili
Rieti:
- Anima Reatina – animareatina.it
- Grande Albergo Quattro Stagioni, Piazza Battisti 14 – www.hotelquattrostagioni.it
- Le Tre Porte, Cooperativa Speciale di Comunità, Via della Verdura 21 -www.campagnasabina.it
- Ristorante Dudas, via Crispolti 26
- Santuario Fonte Colombo – apertura giornaliera 09.00/19.00 – santuarivallesanta.com/santuari/fonte-colombo
Labro: Castello Nobili-Vitelleschi, via Santa Maria Maggiore 4;
Ristorante Bistrot Radici, via Garibaldi 6 – www.radicifood.it
Leonessa: Proloco, Piazza 7 Aprile 6 – www.leonessa.org
Cittareale: Birrificio Alta Quota, Località Ricci –birraaltaquota.it
Bacugno (fraz. di Posta): Poeti di Canto a Braccio in Ottava Rima – Pietro De Acutis
Pescorocchiano: Compagnia degli Zanni – http://web.tiscali.it/compagniazanni/
Petrella Salto: Lago del Salto, Centro Wakeboard CNVS Wave – www.cnvswave.com
Rivodutri: Tenuta Due Laghi, Via Campigliano 29 – www.tenutaduelaghi.com;
Ristorante La Trota (stellato Michelin), Via S. Susanna 33 – www.latrota.com
Micigliano: La Corte Abbazia, via Salaria km 113 – lacortecatering.it
PHOTO GALLERY ANIMA REATINA
Leggi anche: