Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Sulle note di Tiziano Ferro

“L’amore è una cosa semplice” è il titolo dell’ultimo disco del cantante in partenza per il tour. Quattordici tracce registrate per la prima volta negli Stati Uniti, negli Henson Recording Studios a Los Angeles, con musicisti del calibro di Mike Landau, Vinnie Colaiuta e Reggie Hamilton

Sulle note di Tiziano Ferro

Tiziano Ferro comincia il suo tour 2012 e nel suo “peregrinare” toccherà nove città italiane (Firenze, Pesaro, Milano, Treviso, Verona, Perugia, Torino, Genova, Roma) e Zurigo . Comincia il 26 aprile e conclude il 14 luglio con una esibizione allo Stadio Olimpico di Roma. Il titolo della tournée è tratto dal suo ultimo disco: “L’amore è una cosa semplice”. Lo stato d’animo che ha accompagnato l’artista in questo nuovo progetto è una grande serenità. Serenità sia nella vita privata e professionale che si evince già dalla foto scelta per la copertina dell’album (lo scatto risale alla scorsa estate ed è stato catturato durante lo shooting per il nuovo album in una villa padronale semi abbandonata dal sapore decadente e romantico nelle campagne del pavese). Il CD contiene quattordici tracce registrate per la prima volta negli Stati Uniti, negli Henson Recording Studios a Los Angeles, con musicisti del calibro di Mike Landau (chitarra), Vinnie Colaiuta (batteria) e Reggie Hamilton (basso). Una novità che ha influenzato anche i suoni: partito da linguaggi molto strutturati tra elettronica e r’n’b. Per questo album Tiziano è entrato in studio con il fidato Michele Canova e ha lavorato quasi in presa diretta con la band americana.

Un tocco di ricercata internazionalità

Sulle note di Tiziano Ferro

Nell’album ci sono anche canzoni scritte da altri autori, una novità per l’artista. Così accanto alle sue “Hai delle isole negli occhi”, “L’amore una cosa semplice”, “La differenza tra me e te”, “Smeraldo”, “Interludio: 10.000 scuse”, “L’ultima notte al mondo”, “TVM”, “Troppo buono”, “Quiero vivir con vos”, “…Ma so proteggerti” e “Per dirti ciao!” troviamo “Paura non ho” di Irene Grandi e “La Fine”, rilettura di un brano di Nesli. Il disco si chiude con una collaborazione preziosa e inattesa con uno degli artisti più importanti della scena musicale black mondiale: John Legend che contribuisce a rendere “Karma” (versione inglese di “Smeraldo”) luogo di incontro tra lo stile e l’eleganza dei due interpreti. Una vocazione internazionale quella di Tiziano che negli anni ha trovato il suo compimento nella collaborazione con grandi artisti come Kelly Rowland e Mary J. Blige. In tutte le 14 canzoni si avverte un profondo lavoro di ricerca nel significato dei suoni e delle parole, un gioco di riflessi incrociati e un lavoro di introspezione che non è cambiato dai giorni dell’esordio nel 2001. Prima dell’uscita dell’album si è concesso poco alla stampa, ma visto molto, ha viaggiato, composto, cantato, vissuto… Tiziano Ferro è oggi un uomo più adulto e più consapevole, oltre ad essere un artista che non teme di compiere scelte nette per salvaguardare quel nucleo di appassionata sincerità che il pubblico gli riconosce con slancio e affetto. Il suo essere “diverso” si sente ed è destinato a lasciare il segno.

LEGGI ANCHE  Carretto siciliano da museo

(26/04/2012)

 

Info: www.livenation.it

Condividi sui social: