Lo spopolamento delle zone rurali e montane è un grave realtà non solo per il nostro paese. Per capire il fenomeno e trovare delle soluzioni è stato avviato nel 2009 un progetto a livello europeo, denominato Listen to the Voice of Villages. Ne hanno fatto parte sei stati europei: Slovenia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Austria, coordinati dalla Provincia Autonoma di Trento, e come partner l’Università degli Studi di Trento e la Società Consortile Langhe Monferrato Roero in Provincia di Alessandria. Oggetto dell’indagine sono state le zone rurali con problematiche di spopolamento, bassa competitività, ma con forti attrattive a livello ambientale e culturale, non valorizzate a livello economico-turistico. Il progetto si è concluso nel 2011. I risultati sono stati resi noti nel corso di una conferenza a Trento che ha presentato la metodologia adottata e le strategie che hanno portato a un modello di turismo sostenibile.
Valle dei Mocheni: l’acqua guida i turisti
Dirigendosi verso le montagne più a Est del Trentino si percorre la seconda area pilota del progetto Listen to the Voice of Villages, la valle dei Mocheni, dalla forte identità grazie all’etnia di origine tedesca e dal suggestivo paesaggio boschivo. Si pensa a un turismo non di massa, ma “dolce” che privilegi l’ambiente naturale, che è la principale ricchezza della valle, e lo mantenga quanto più possibile incontaminato. Il gruppo di lavoro locale della Valle è protagonista di “Vision H2O”, l’acqua come filo conduttore delle molteplici attività ludico-sportive. Si tratta di un parco esperienziale che valorizza le risorse territoriali in percorsi sensoriali: il simposio artistico mette a confronto un gruppo di artisti del legno nella creazione degli Albi, i tradizionali abbeveratoi alpini; la guida turistica esperienziale accompagna il visitatore alla scoperta dell’unicità della Valle dei Mocheni a livello naturalistico, culturale, enogastronomico; il catalogo delle microesperienze supporta le visite al Fersina e al lago di Erdemolo; l’installazione della segnaletica in punti strategici promuove le attività e il progetto; con i laboratori nei musei, famiglie e bambini viaggiano nella cultura e nelle tradizioni dei Mocheni.
Tesino-Vanoi: la prima guerra mondiale tra immagini e sentieri
Imponente e centrale, la catena del Lagorai è la protagonista del progetto per il Tesino e il Vanoi. Per il suo ambiente incontaminato e per l’eredità storico-curale della Grande Guerra vissuta nel Tesino e nella Valle di Vanoi è stata creata una specifica guida turistica “La montagna racconta”. Il visitatore può percorrere i dodici itinerari, accompagnato dalle informazioni tecniche e arricchito da diari, fotografie e testimonianze dei soldati che hanno combattuto sulla linea di confine, testimonianza delle vestigia storiche. La rappresentazione teatrale Tempo de la Guera ha dato il via agli itinerari per il versante del Vanoi: storie di donne e bambini costretti ad andarsene a seguito dell’occupazione, le loro paure e l’incertezza sul futuro; per la parte del Tesino l’inaugurazione coincide con la messa in scena di Il sogno di Carzano, che narra di un avvenimento che avrebbe potuto cambiare il corso della Grande Guerra, protagonisti il maggiore Filzi e l’ufficiale bosniaco Pivko. In questi territori il progetto pilota mette in cooperazione Tesino e Vanoi e coniuga il potenziale turistico del paesaggio e dell’ambiente con l’importanza storica del primo conflitto mondiale. Tra percorsi enogastronomici, trekking ed escursioni in montagna, anche in nome della memoria. (22/02/2012)