Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Pisa e Livorno hanno moltissimo da raccontare. Ma la sola Siena e la sua Val d’Orcia ancora di più. E, di secolo in secolo, chissà quanti cavalieri, armi ed amor cortesi ha visto il castello di Vignoni, di cui si ha notizia già nell’anno Mille, tra i possedimenti dell’Abbazia di Sant’Antimo. Feudo della famiglia Salimbeni, nel 1362 il castello venne distrutto dai senesi. Una volta ricostruito, tornò ai Salimbeni solo nel 1409. Poi passò ai conti Amerighi e infine ai marchesi Chigi, che ne sono tuttora proprietari.
La famiglia Chigi ha accompagnato anche gran parte della storia del vicino borgo di Bagno Vignoni, che si trova a quattro chilometri da San Quirico d’Orcia e a 500 metri dalla statale Cassia. Simbolo di questo piccolo centro termale, noto fin dall’epoca romana per la cura di reumi, eruzioni cutanee e postumi di fratture, è una grande vasca rettangolare che risale al Cinquecento e occupa quasi del tutto Piazza delle Sorgenti.
L’acqua arriva dal sottosuolo al centro della vasca a una temperatura di 50 gradi centigradi, evocando con il suo vapore, soprattutto nelle notti d’inverno, una magica atmosfera. Come il castello, anche Bagno Vignoni è passato dalla famiglia Amerighi ai Chigi nel 1676. Da pochi anni, però, i Chigi hanno perso lo sfruttamento delle acque, passato al Comune di San Quirico d’Orcia. Bagno Vignoni era anche un importante centro molitorio. Quattro mulini scavati nella roccia usavano l’acqua della sorgente termale per far girare le macine e così è stato fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Di recente è stato promosso dal Comune un progetto per il loro recupero, che ha portato alla costituzione del Parco dei Mulini.
Struttura perfetta: riposo e cucina del luogo
È nel contesto di Bagno Vignoni, dove il “ben vivere” non è una moda ma una tradizione bimillenaria, che da varie generazioni opera la famiglia Marcucci, con il suo Hotel Posta, una calda e accogliente struttura, arredata con mobili di famiglia, dove sono ammessi cani e gatti. Le trentasei camere sono dotate di servizi privati, TV, frigobar, aria condizionata e telefono. Si differenziano nelle tipologie Standard, Junior e Superior. Le piacevoli sorprese della tavola partono dalla prima colazione: si sente ancora a casa chi, come noi, inizia la giornata rigorosamente con qualcosa di salato (e non capita in tutti gli alberghi). Ma vanno provati assolutamente anche i dolci e le marmellate, di produzione interna come la pasta fresca. Per il pranzo, a disposizione un buffet, mentre per la cena scelta tra i menu degustazione e “à la carte” (con sezioni per vegetariani e celiaci). Nella carta dei vini, le migliori etichette toscane con una selezione di vini nazionali e internazionali fino a produzioni “biodinamiche”.
Il “ben vivere” continua: per il palato e per il corpo
Spigolando tra le specialità (anche di mare), ci sono il prosciutto di cinta senese, il carpaccio di baccalà marinato su insalata di finocchi e arance, le tagliatelle con sugo bianco di Chianina e zafferano della Val d’Orcia, la guancia di vitello brasata al Brunello di Montalcino con patate schiacciate al rosmarino, il filetto di spigola in crosta di erbette, la selezione di pecorini locali con miele e mostarde.
Il “ben vivere” non si ferma a tavola, ma continua con un bagno tonificante nella piscina esterna, che è alimentata dalla stessa acqua calda naturale delle Terme. C’è poi il meraviglioso mondo delle Stanze dell’Acqua, con una piscina interna, vasca con idromassaggio, sauna e bagno turco. È stato infine aperto all’interno dell’Hotel uno Spazio Benessere dove scegliere la “coccola” più indicata: dai classici massaggi ai trattamenti estetici per viso e corpo con prodotti professionali della linea Sothys di Parigi.
Per informazioni: www.hotelpostamarcucci.it